Una base per ricaricare e fare il backup: la nostra prova di Sandisk iXpand Wireless Charger (foto)

Un'idea davvero ottima, ma con troppi problemi
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Una base per ricaricare e fare il backup: la nostra prova di Sandisk iXpand Wireless Charger (foto)

Se bazzicate il nostro sito da abbastanza tempo, il marchio iXpand potrebbe suonarvi familiare: non è la prima volta che SanDisk prova a semplificare il backup da smartphone, ma credo che questo iXpand Wireless Charger sia un accessorio particolarmente azzeccato, almeno idealmente. Niente a che vedere con la procedura vecchia e macchinosa delle vecchie iXpand: nessuno vuole perdere tempo per fare un backup. Nessuno vuole collegare una chiavetta e avviare un'applicazione che dovrà restare in primo piano mentre copia le foto.

Il backup è un'operazione che, idealmente, non dovrebbe richiedere nessuno sforzo da parte dell'utente, qualcosa che avviene in background, silenziosamente. Ad esempio, un ottimo momento in cui eseguire il backup è quando lo smartphone è in carica, magari durante la notte o a lavoro: proprio per questo, iXpand Wireless Charger è un'ottima idea.

Lo avrete già capito: questo nuovo prodotto della serie iXpand è un caricabatteria wireless che esegue il backup di foto, video e contatti mentre lo smartphone è in carica.

Un'idea tanto semplice quanto funzionale.

Com'è fatto

Il SanDisk iXpand Wireless Charger somiglia molto ad una normale basetta di ricarica, sebbene sia un po' più alta del solito (circa 2 cm): questo perché al suo interno si trova un disco su cui vengono eseguiti i backup. Nel nostro caso la memoria è da 256 GB, ma è in vendita anche un variante da 128 GB.

La base è ricoperta da una gomma morbita e piacevole al tatto; frontalmente si trova un piccolo LED di stato, mentre sul retro il connettore per l'alimentatore e l'ingresso microUSB (purtroppo niente USB-C) per collegarlo al computer e visualizzare i file archiviati.

Il caricatore wireless utilizza lo standard Qi (supportato da tutti i dispositivi di ultima generazione) ed eroga una potenza di 10W. Ovviamente, la ricarica wireless funziona anhce utilizzando un case (fino a 3 mm di spessore).

Per eseguire il backup di foto, video e contatti è necessario scaricare l'apposita applicazione, disponibile per Android e iOS: iXpand Wireless Charger è compatibile con tutti gli smartphone Android e iPhone che supportano la ricarica wireless (iPhone 8 e superiori).

Una volta scaricata l'app, è necessario eseguire una breve configurazione, in cui specifichiamo la password della rete WiFi: iXpand Wireless Charger si accoppia allo smartphone via Bluetooth, ma il trasferimento delle foto viene eseguito via WiFi. Una soluzione molto comoda per massimizzare la velocità di trasmissione, che tuttavia ne penalizza l'utilizzo fuori casa: nonostante immagino potrebbe esser comodo portare questo dispositivo sempre con sé, magari anche in vacanza in posti dove non c'è una rete wireless affidabile, credo che la scelta di usare il WiFI sia la più sensata. D'altra parte è evidente che si tratta di un prodotto da tenere fisso in casa o in ufficio, su cui poggiare lo smartphone senza pensarci troppo.

Criptazione sì, criptazione no

Una nota non da poco: durante la fase di configurazione, l'app vi proporrà di creare un account PrivateAccess, specialmente se si prevede di condividere il caricabatteria con un'altra persona (sì,  iXpand permette di eseguire backup di più dispositivi, purché abbiano l'app).

Configurando l'account PrivateAccess, i file vengono crittografati, rendendo impossibile la lettura ad eventuali malintenzionati o ad altri utenti.

L'account PrivateAccess è una gran funzione per chi tiene molto alla prorpria privacy e non vuole rischiare di lasciare foto visibili sul disco, ma porta con sé maggiori complicazioni nell'accesso ai file via computer. iXpand Wireless Charger può infatti essere collegato a PC e Mac ed essere utilizzato come disco esterno: in questo modo, è possibile vedere foto e video che sono conservati sul dispositivo.

Tuttavia, attivando l'account PrivateAccess e la relativa crittografia AES-128, per accedere ai propri file anche da computer è necessario scaricare il software PrivateAccess ed installarlo: sarà quindi necessario utilizzare questo programma ed eseguire il login con mail e password per visualizzare e copiare i file. Non è un dramma (anzi, è giusto che sia così), ma questo vuol dire rinunciare al proprio file manager e a tutte le relative funzioni, incluso le anteprime delle immagini come icone: di conseguenza, non potrete selezionare a colpo d'occhio eventuali foto da copiare e altre da lasciare sul disco.

Infine, è doveroso precisare che PrivateAccess non può essere installato su dischi con file system APFS, ossia quello utilizzato dalle ultime versioni di macOS: pertanto, se utilizzate un mac, dovrete eseguire l'installazione direttamente sul disco di iXpand.

Non utilizzando un profilo PrivateAccess, foto, video e contatti vengono salvati in chiaro e sono accessibili semplicemente collegando il disco al computer, come un normalissimo hard disk portatile.

Interfaccia di PrivateAccess

Come funziona

Una volta configurato tutto, il funzionamento di iXpand Wireless Charger è decisamente elementare: è sufficiente poggiare lo smartphone sulla base di ricarica e, dopo alcuni secondi, una notifica vi avviserà che il backup è iniziato. È interessante precisare che non è necessario avere l'app aperta, neanche su iPhone e che per verificare che il dispositivo si trovi sulla basetta, non viene usato l'NFC ma la geolocalizzazione.

Dalla home dell'app è possibile cliccare il tasto Libera spazio, che andrà ad eliminare dallo smartphone le foto e i video che sono già stati salvati su iXpand Wireless Charger.

Dal tab Foto è possibile visualizzare i contentui che sono già stati copiati su iXpand e riprisintarli sullo smartphone; infine, dall'ultimo tab, Contatti, possiamo accedere al backup della nostra rubrica.

Tutto bello, ma anche no

Se fin qui iXpand Wireless Charger sembra un gran prodotto, nella pratica l'esperienza d'uso è meno rosea del previsto.

In primo luogo, manca una ventola: considerando che durante la ricarica il dispositivo copia file via WiFi, spesso lo smartphone si surriscalda un po', specialmente nelle sessioni di backup particolarmente lunghe (come le prime, in cui l'intera libreria viene copiata sul disco di iXpand Wireless Charger).

Ma, soprattutto, l'app ha ampi margini di miglioramento. Oltre ad essere piuttosto spartana, crasha sistematicamente quando prova ad eseguire i backup di contenuti di grandi dimensioni: mi è successo con video da 100 MB, ma anche con GIF da 20 MB.

Il grosso problema è che quando l'app crasha, entra in un circolo vizioso: iXpand crasha provando a caricare un video; poi, trovandosi sulla base di ricarica, prova a riprendere il backup ma, ripartendo dallo stesso contenuto, crasha nuovamente.

E così via: non c'è modo di far ricominciare il backup, se non eliminando la foto o il video che non riesce a copiare. Pertanto, finché non verrà risolto il problema, vi suggeriamo di disattivare il backup di video da Impostazioni > Backup automatico. In ogni caso, il problema non si verifica solo con i filmati, quindi non è detto che disattivarne il backup basti a risolvere.

È un problema che può sicuramente essere risolto con con un aggiornamento software, ma è un difetto che non vorremmo vedere su un prodotto da oltre cento euro che dovrebbe sollevarci dalla preoccupazione dei backup.

Prezzo e considerazioni

La versione da 256 GB di iXpand Wireless Charger costa 139,11€ su Amazon, mentre la variante da 128 GB viene 97,25€.

Non sono prezzi economici, ma trovo che sarebbero accettabili per un dispositivo del genere, davvero unico nel suo genere. Ad oggi, però, lo consiglio con riserva: un'ottima idea per chi cerca un sistema comodo per eseguire backup in locale, ma da acquistare solo quando verranno risolti i problemi dell'applicazione.

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