Questi ricercatori hanno creato una batteria da 200.000 cicli di ricarica

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Questi ricercatori hanno creato una batteria da 200.000 cicli di ricarica

Con la tendenza dei produttori, soprattutto negli smartphone ma sempre più anche nei notebook, di ricorrere alla batteria non rimovibile, il problema dei cicli di ricarica è certamente un aspetto centrale. A cambiare le cose potrebbe esserci la scoperta casuale fatta da degli scienziati californiani.

Il gruppo di ricercatori della University of California, Irvine hanno infatti scoperto, tra l'altro per caso visto che l'obiettivo dello studio non era la durevolezza, una batteria che sembra soffrire molto meno del degradamento dato dai cicli di ricarica.

Impiegando nanoparticelle ricoperte di oro gli studiosi hanno ottenuto batterie capaci di sopportare ben 200.000 cicli di scarica e ricarica completa, rispetto ai 7.000 mediamente garantiti dalle normali celle al litio.

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Non è la prima volta che si ricorre a queste nanoparticelle (nanofili) per le batterie, ma la chiave di queste batterie più durature sarebbe proprio il rivestimento in oro: durante i tre mesi di test e 200.000 cicli di ricarica gli studiosi non hanno osservato riduzioni della capacità di ricarica della batteria o danni alla sua struttura interna.

Potremo presto dire addio agli interventi in assistenza per la sostituzione della batteria? Come sempre quando si parla di ricerche è presto per sperare; il tutto rimane dentro il laboratorio ed è davvero difficile dire se e quando questa scoperta si tradurrà in un processo industriale.