Test sulle emissioni SAR degli smartphone in Francia e USA: quali sono risultati oltre i limiti di legge (foto)

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Test sulle emissioni SAR degli smartphone in Francia e USA: quali sono risultati oltre i limiti di legge (foto)

I nostri smartphone sono dispositivi che per funzionare si basano anche sull'azione di campi elettromagnetici e noi umani, che siamo gli attori principali che interagiscono con questi dispositivi, assorbiamo una parte dell'energia di questi campi. Ancora non sono chiari gli effetti dell'assorbimento di questo tipo di energia sul nostro corpo e per questo tutti i paesi hanno imposto dei limiti che tutti i dispositivi elettromagnetici devono rispettare.

Saprete che l'unità di misura usata per quantificare l'energia dei campi elettromagnetici assorbita dal nostro corpo è il SAR. Nelle ultime ore sono stati diffusi i risultati di alcuni test svolti in Francia e negli Stati Uniti su diversi smartphone commercializzati. Nel mercato transalpino il limite di legge per gli smartphone fiss ail SAR massimo a 2 W/Kg, limite che alcuni smartphone testati hanno superato: parliamo degli smartphone Leagoo S8 e Allview X4 Soul Mini S, per i quali è stato ordinato il ritiro temporaneo dal mercato.

Inoltre dal 2018 allo scorso luglio, l'ente francese preposto a questo tipo di controlli ha rilevato irregolarità per i seguenti smartphone:

  • Alcatel Pixi 4, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 01005 o superiore)
  • Allview X4 Soul Mini S, ritirato dal mercato (SAR pari a 4,6 W/Kg).
  • Archos Access 50, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 20181011 dell’ottobre 2018 o superiore)
  • Echo Star Plus, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione V02_20180307 o superiore)
  • Hisense F23: emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione L1360.6.10.01.ZA00 o superiore)
  • Huawei Honor 8, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione B389 o superiore)
  • Leagoo S8, ritirato dal mercato
  • Logicom M Bot 60, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione B18V01.01B12 o superiore)
  • Neffos X1 TP902, modello ritirato volontariamente dal produttore
  • Nokia 3 (TA-1032DS), emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 00WW_4_43E o superiore)
  • Nokia 5, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 00WW_6_12E o superiore)
  • Nokia 6.1 (TA-1043), emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 00WW_3_51F o superiore)
  • Orange Hapi 30, emettendo l'modello ritirato dal mercato da Orange
  • Wiko Tommy 2 (Bouygues Telecom), emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione V02.17.BYT.20 o superiore)
  • Wiko View, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione V01.27.OPE.20 o superiore)
  • Xiaomi Mi Mix 2S, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 10.2.1 o superiore)
  • Xiaomi Redmi Note 5, emettendo l'obbligo di aggiornamento software (versione 10.0.6.0 o superiore).

Anche negli Stati Uniti, dove il limite per l'assorbimento elettromagnetico da parte degli smartphone è fissato a 1,6 W/Kg, sono stati condotti test simili con risultati altrettanto simili.

In particolare sono stati testati iPhone 7, iPhone X e iPhone 8, Samsung Galaxy S9, S8 e J3, tutti a distanze di 2 mm, 5 mm e 10 mm dal corpo. Come potete vedere dai risultati riportati nei grafici in galleria, nessuno smartphone ha emesso un SAR inferiore 1,6 W/Kg durante i test, eccetto i casi in cui era posto ad almeno 10 mm di distanza dal corpo.

Precisiamo che la normativa statunitense prevede di calcolare l'assorbimento di energia elettromagnetica ad una distanza pari a 10 mm tra corpo e dispositivo. Dunque, sebbene il test sia interessante perché considera anche la distanza di 2 mm tra corpo e smartphone che in alcuni casi è più realistica, è relativamente "normale" che i risultati eccedano il limite di legge quando il device è posto a meno di 10 mm dal corpo.

Infine, precisiamo anche che la normativa europea in vigore in Francia fissa il SAR massimo mediandolo su 10 grammi di tessuto umano, mentre quella statunitense fa riferimento ad 1 grammo di tessuto umano.

Dunque, i risultati osservati in Francia ed USA non sono confrontabili e la normativa statunitense risulta essere più stringente rispetto a quella europea.