La Gigafactory di Shanghai riapre, rifornendo di Tesla anche l'Europa

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
La Gigafactory di Shanghai riapre, rifornendo di Tesla anche l'Europa

I mesi scorsi le restrizioni per il COVID hanno colpito duro la Cina, costringendo molte aziende a chiudere. Tra queste, la Gigafactory di Tesla a Shanghai (la più grande dell'azienda), che è riuscita a riaprire il 19 aprile grazie all'introduzione del protocollo "closed loop" (circuito chiuso), già usato da Foxconn e che crea una sorta di bolla per i lavoratori. Il problema è che Tesla non ha dormitori come il gigante di Taiwan e quindi per far dormire gli oltre 8.000 dipendenti ha distribuito materassi e sacchi a pelo.

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Ora che la fabbrica è tornata al lavoro, il Ministero dell'Industria e dell'Information Technology cinese ha pubblicato sul suo account ufficiale WeChat che 26.000 veicoli (Model 3 e Model Y) sono usciti dalla linea di produzione durante questo primo mese. Questa è solo una parte della capacità produttiva dell'impianto, che si assesta intorno a una media di 53.000 veicoli al mese (con punte di 71.000), ma dà comunque un segnale per la ripresa delle attività.

Una parte di questi veicoli è stata imbarcata su due navi mercantili verso per l'Europa. Secondo i rapporti, 4.767 sono state spedite in Slovenia e 4.027 in Belgio.

Per questo primo mese la produzione si è assestata su circa 1.000 auto al giorno, ma dal 24 maggio raddoppierà per arrivare a produrre 2.600 veicoli giornalieri, in modo da raggiungere l'obiettivo di 16.000 unità alla settimana.

Via: Gizchina
Fonte: ITHome