iPhone 15: il controverso rapporto fra dimensioni e temperature
Le ultime analisi mostrano che il telefono scalda molto sotto stress, ma la colpa non è del processo a 3 nmAlla presentazione dei nuovi iPhone 15 Pro è stata data grande enfasi alle capacità videoludiche del dispositivo, in grado di supportare titoli AAA da console come Resident Evil Village e Death Stranding.
Ora che gli utenti hanno iniziato a riceverlo, e grazie alla nuova porta USB-C lo hanno connesso a un TV come se fosse una PS5 in miniatura, sono iniziati i problemi: il telefono diventa bollente e va in throttling. I primi analisti hanno dato la colpa al nuovo chip A17 Pro con processo a 3 nm, ma Ming-Chi Kuo tranquillizza tutti: il chip non c'entra niente, e la colpa è di Apple che per risolvere un'aporia insolubile tra leggerezza e prestazioni ha scelto la strada della leggerezza.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa sta succedendo. L'annuncio di Apple che i nuovi iPhone 15 Pro potessero supportare giochi AAA aveva destato grande entusiasmo, al che sono iniziati i primi test per capire quanto in là potesse spingersi questa affermazione.
Il recensore cinese Geekerwan ha messo sotto torchio il suo iPhone 15 Pro Max, rivelando che può raggiungere i 48°C mentre si gioca a Genshin Impact con dettagli molto alti, a 25°C di temperatura ambiente con 300 nit di luminosità. Dopo 30 minuti, il chip A17 Pro riusciva a produrre 59,1 FPS con un consumo energetico di 4,13 W, contro i 56,5 FPS con un consumo di 4,32 W dell'A16 Bionic nello stesso scenario.
Quindi l'iPhone 15 Pro Max è in grado di generare solo circa il 4,4% in più di FPS medio con un consumo inferiore del 4% in meno di energia, il che potrebbe essere spiegato da un throttling molto aggressivo o dal fatto che l'A17 Pro sia un A16 Bionic leggermente modificato.
Ma non è finita, perché Geekerwan ha voluto provare proprio Resident Evil Village. Testando il gioco a 1.560x720p, si è visto che il frame rate passa velocemente da circa 45 FPS a 30, e che addirittura le prestazioni sono inferiori rispetto a quelle su iPhone 14 Pro Max (A16 Bionic).
A questo punto nella vicenda è intervenuto Ming-Chi Kuo. L'analista ha rivelato che il processo a 3 nm di TSMC non c'entra nulla e che Apple, nella progettazione di iPhone 15 Pro Max, ha dovuto fare dei compromessi nel dissipatore di calore per riuscire a ridurre il peso. E se a questo aggiungiamo il nuovo telaio in titanio, ecco spiegati i problemi di surriscaldamento (e throttling).
Secondo Kuo, Apple potrebbe intervenire in qualche modo a livello software, ma in sostanza non c'è molto da fare a meno di non ridurre le prestazioni del telefono, e questo potrebbe avere un impatto sulle vendite a lungo termine dei telefoni.
Per rassicurare i potenziali acquirenti, c'è da dire che questi test sono stati fatti in condizioni estreme, ma nondimeno Apple aveva promesso di far girare titoli AAA sul suo telefono, e a questo punto siamo tutti curiosi di sapere con che prestazioni.