
Partono i cantieri per "Italia a 1 Giga" di Open Fiber, per l'alta velocità nelle aree grigie
A Mugnano, Napoli, è stato avviato il cantiere nazionale di Open Fiber per le aree grigie nell'ambito delle gare Infrantel del "Piano Italia" a 1 Giga. Si tratta del primo di una lunga serie di interventi, che prossimamente vedranno coinvolti comuni come Isola delle Femmine, Verona e Pordenone. Successivamente toccherà anche a Belmonte Mezzagno, Villabate e Gravina di Catania, Giovinazzo in Puglia, Arese e Rozzano in Lombardia, Treviso e Spinea in Veneto, Tavagnacco in Friuli-Venezia Giulia, Santa Marinella in provincia di Roma e Camaiore in Toscana.
Complessivamente Open Fiber si è aggiudicata 8 lotti in gara, ovvero 3.881 comuni in 9 regioni (Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto). Il piano, ricordiamo, prevede la realizzazione di reti ad alta velocità con una copertura di 3,3 milioni di unità immobiliari. L'obiettivo dell'operatore, infatti, è quello di coprire circa 25 milioni di unità immobiliari, ovvero il 94% dei comuni italiani. Ad oggi, la connettività ultraveloce di Open Fiber è presente in 220 città ed in oltre 4.100 piccoli comuni.
E a proposito delle reti in fibra di Open Fiber, il Direttore Relazioni esterne della wholesole company Andrea Falessi ha evidenziato l'importanza della fibra nell'ambito dell'ecosostenibilità: "Grazie alle reti in fibra Open Fiber può fornire un contributo concreto agli obiettivi di sostenibilità traguardando numerosi SDGs (Sustainable Development Goals), i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite". Difatti, c'è uno studio di "Carbon Smart" che segnala che un'estrazione di 2 kg di rame può generare circa 1000 kg di CO2, mentre la produzione di un cavo in fibra emette soltanto 0,06 kg di CO2.