La centralizzazione su YouTube Music uccide Google Podcasts
Google l'ha fatto di nuovo: sembra proprio che un ulteriore servizio si aggiungerà ''presto'' alla lista del cimitero di Big G. Stiamo parlando di Google Podcasts, tra le applicazioni che da giugno 2018 hanno raccolto i contenuti di podcaster da tutto il mondo, ma che nel corso del 2024 verrà rimpiazzata definitivamente da YouTube Music. Secondo a quanto riportato sul proprio blog Google prevede di ''rendere i podcast su YouTube Music disponibili a livello globale entro la fine dell'anno'', dopo aver già introdotto e testato questa funzionalità ad inizio anno negli Stati Uniti, dove per gli utenti è stato possibile avere l'accesso ai download e la riproduzione in background.
L'intenzione dell'azienda di Mountain View nel voler puntare fortemente su YouTube Music era chiara fin da quando quest'ultima prese il posto di Google Play Music ed ora, complice anche il ''contenuto'' utilizzo della sola app di podcast (secondo i dati per gli Stati Uniti), Google vorrebbe far confluire tutta l'utenza in un'unica app (fornendo inoltre appositi tool sia agli utenti che ai podcaster).
Vogliamo assicurarci di farlo bene e daremo ai fan e ai podcaster tutto il tempo per effettuare la transizione. Per gli utenti, significa un semplice strumento di migrazione e la possibilità di aggiungere feed RSS di podcast alla propria libreria YouTube Music, inclusi programmi attualmente non ospitati da YouTube. Per coloro che preferiscono una piattaforma di ascolto diversa, gli strumenti includeranno anche un'opzione per scaricare un file OPML dei propri abbonamenti ai programmi, che potranno caricare su un'app che ne supporti l'importazione. Per i podcaster, ciò significa fornire robusti strumenti di creazione e analisi, nonché caricamenti RSS, oltre a rendere i tuoi podcast disponibili ovunque gli ascoltatori di YouTube Music stiano già consumando i loro contenuti preferiti: in background, in macchina, offline e altro ancora.
La transizione fra le due app richiederà tempo e sarà graduale, nel mentre Google dichiara di voler raccogliere feedback per rendere il processo di migrazione il più semplice e facile possibile.
Nel frattempo l'accesso e l'utilizzo alle app resta invariato.
Ci impegniamo a essere trasparenti nel comunicare i cambiamenti futuri con i nostri utenti e podcaster e avremo molto altro da condividere su questo processo nei prossimi mesi.