
Ha senso passare ad eSIM? Cosa c’è da sapere, pro e contro
Il 2023 sarà sicuramente l'anno delle eSIM in Italia: i nuovi iPhone 15 spingeranno molte persone ad adottare le nuove SIM virtuali, e anche chi resterà con la cara, vecchia, SIM fisica non potrà fare a meno di sentir parlare di questa nuova tecnologia. Ma cosa sono le eSIM, come funzionano e quali sono i pro e i contro rispetto le schede tradizionali? In questo articolo proviamo a rispondere a domande come queste, e a tutte le curiosità che potreste avere sulle eSIM, ma vi suggeriamo di leggere anche la guida su come funziona l'eSIM in Italia e come attivare una eSIM.
Indice:
Cosa sono le eSIM e come funzionano?
eSIM sta per embedded SIM, ossia SIM incorporata, e partire dal nome è il modo più semplice per capire come funziona questa tecnologia. Quando pensiamo alle schede SIM, pensiamo infatti a quei pezzettini di plastica con un circuito integrato sopra: con le eSIM, quel circuito si trova all'interno dello smartphone, invisibile all'utente.

Gli smartphone che supportano la tecnologia eSIM hanno all'interno un circuito analogo a quello che si trova sulle SIM fisiche
Avendo già il circuito – e la tecnologia necessaria – all'interno del dispositivo, l'operatore deve quindi fornire le istruzioni per far connettere quel circuito alle proprie antenne: queste istruzioni vengono fornite all'utente sotto forma di un codice QR, che permette di scaricare un profilo che include tutto il necessario per consentire alla SIM integrata di funzionare correttamente.
In questo profilo si trovano tutte le informazioni che solitamente sarebbero associate a una SIM fisica: non solo i parametri necessari per connettersi alla rete, ma anche i codici univoci che identificano l'utente e gli permettono quindi di usare le proprie offerte telefoniche.
Insomma, con le eSIM non è necessario inserire nulla nello smartphone per farlo funzionare: scegliendo un'offerta con eSIM, l'operatore fornisce quindi solo un codice QR che, una volta scansionato, permette al dispositivo di collegarsi alla rete e operare come farebbe con una normale SIM fisica. Se volete farvi un'idea di come si configura una eSIM (in questo caso la eSIM Iliad), date un'occhiata al video qui sotto.
Perché se ne parla ora?
Le eSIM non sono una novità, né come tecnologia né nello specifico sul mercato italiano. Il primo dispositivo in assoluto con eSIM è stato il Samsung Gear S2 Classic 3G, lanciato nel 2016, che arrivò anche in Italia in esclusiva con TIM.
C'è da precisare però che le offerte eSIM dedicate agli smartwatch (come la famosa Vodafone One Number) non sono la norma: nella maggior parte di queste promozioni, infatti, il profilo e il numero dell'utente vengono "sdoppiati", per collegare allo stesso account sia smartphone che smartwatch.
Questa è una possibilità dedicata agli smartwatch che alcuni operatori offrono ma, nella maggior parte dei casi, le eSIM sostituiscono la SIM fisica.
Ma se la tecnologia esiste da così tanto tempo, perché se ne parla proprio adesso?
Le ragioni sono principalmente due: la prima è il debutto di Iliad nel mercato delle eSIM. Con Iliad, finalmente tutti gli operatori con infrastruttura di rete (TIM, Vodafone, WindTre e Iliad) supportano le eSIM e, col tempo, anche gli operatori virtuali si attrezzeranno per fornirle ai propri clienti.
Questo perché è estremamente probabile che i nuovi iPhone 15 supporteranno solo le eSIM (e questa è ovviamente la seconda ragione per cui se ne parla molto in questo periodo).

Diverse fonti hanno confermato che Apple ha deciso di terminare definitivamente il supporto alle SIM fisiche: la società della mela è stata una delle primissime aziende a integrare le eSIM nei suoi smartphone (con iPhone XR e iPhone XS, nel 2018) e, negli USA, ha già eliminato il supporto alle SIM tradizionali. Negli Stati Uniti, infatti, gli iPhone 14 non hanno il carrellino per la SIM.
Lo scorso anno Apple aveva scelto di mantenere il carrellino per le SIM fisiche per il mercato europeo (e non solo), ma i nuovi iPhone saranno solo eSIM. Questo ha portato tutti gli operatori europei (tra cui Iliad) ad accelerare, per non rischiare che i propri utenti non potranno utilizzare i prossimi iPhone 15, che arriveranno in autunno.
Cosa cambia nell'esperienza d'uso quotidiana?
Assolutamente nulla: le eSIM richiedono un breve processo di configurazione tramite codice QR e download del profilo ma, una volta configurate, non c'è alcuna differenza nell'uso quotidiano tra uno smartphone con eSIM e uno con SIM fisica.
Vale la pena precisare che non ci sono variazioni in termini di potenza del segnale o autonomia dello smartphone: le eSIM integrate nel dispositivo funzionano esattamente come quelle esterne su supporti di plastica, quindi non c'è alcuna differenza in termini di connettività o consumi di batteria.
Pro e Contro
Pro
Uno dei principali vantaggi delle eSIM è la facilità con cui si cambia operatore: a differenza delle SIM normali, per le quali è necessario attendere la spedizione della SIM, attendere l'attivazione e sostituire fisicamente la scheda, con le eSIM basta scannerizzare un codice QR, che può essere ricevuto anche esclusivamente in forma digitale.
Alle tempistiche, si aggiunge anche una gestione più semplice da un punto di vista fisico: le eSIM manderanno in pensione i piccoli pin per rimuovere il carrellino, oltre a tutti i possibili difetti legati a SIM che si smagnetizzano o si rompono.
Questa semplicità significa anche maggiore comodità quando si viaggia: quando ci si trova all'estero e si vuole acquistare una SIM nazionale per risparmiare, sarà più semplice attivarla (senza rischiare di perdere la vecchia SIM).
Questo perché le eSIM integrate negli smartphone possono salvare più profili (e quindi più operatori), permettendo all'utente di scegliere quale utilizzare, passando semplicemente da uno all'altro.

Conftonto dimensioni dei circuiti per tipologia di SIM
Le eSIM sono anche migliori per i produttori di smartphone: il componente integrato nel dispositivo è infatti più piccolo rispetto a una nanoSIM; se a questo aggiungiamo la possibilità di eliminare completamente il carrellino per la scheda, questo si traduce in spazio risparmiato all'interno dello smartphone (che può essere utilizzato per altro).
Inifne, le eSIM sono più ecologiche: gli operatori non solo possono fare a meno di usare le schede di plastica ma, non dovendo più consegnare un oggetto fisico, possono anche eliminare del tutto la spedizione e passare completamente al digitale, limitando quindi anche il consumo di carta e l'impatto ambientale delle consegne.
Contro
Non ci sono molti contro nell'adozione delle eSIM, ma uno dei principali svantaggi è il cambio di smartphone, specialmente in caso di rottura del dispositivo: mentre con le SIM normali basta sfilare la scheda da uno smartphone e metterla nell'altro, con le eSIM è necessario annullare l'associazione a un dispositivo prima di poter scaricare il profilo sul nuovo smartphone.
Inoltre, un altro potenziale svantaggio (che però dipende esclusivamente dagli operatori) è che le eSIM possono costare di più all'utente: nonostante non ci siano delle motivazioni concrete dietro, negli scorsi anni alcuni operatori richiedevano agli utenti di pagare nuovamente il costo di attivazione per spostare la eSIM da uno smartphone all'altro (come se ci venisse chiesto di pagare nuovamente la SIM ogni volta che cambiamo telefono).