Google celebra il quarto di secolo con un Doodle speciale (e un'animazione nascosta)

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Google celebra il quarto di secolo con un Doodle speciale (e un'animazione nascosta)

Google compie 25 anni: sono arrivati i messaggi di Sundar Pichai e gli sconti sullo Store, ma quale modo migliore per celebrare l'evento di un Doodle (o anche altre piccole sorprese, come vedremo più avanti)? 

Ma sotto c'è molto di più, e il team di Google rivela alcuni divertenti aneddoti che hanno portato all'evoluzione della GrandeG e del suo impatto sulla ricerca (ecco come segnalare un sito ai motori di ricerca per aumentare il traffico).

Cominciamo dal Doodle, un'animazione che ricapitola l'evoluzione del logo Google negli anni, dagli albori a oggi, e che termina con le "o" che si trasformano in un "25".

Fonte: Google

E non è finita. Se poi andate sulla homepage di Google vedrete che in alto è decorata con dei coriandoli, e se inserite nel campo di ricerca la scritta Buon compleanno, vedrete che questi si animeranno e cadranno per festeggiare con voi l'evento.

In caso non succeda, in basso vedrete due pulsanti.

Cliccate su quello a sinistra e potrete avviare l'animazione, mentre quello di destra vi consentirà di condividerla sulle vostre app di messaggistica o pagine social.

A questo punto sarete curiosi di conoscere almeno un divertente aneddoto su Google. Sul post pubblicato sul suo blog, il team rivela la nascita di Google Immagini. Era il 2000 e la query di ricerca più popolare sul motore era la foto dell'abito dei Grammy di Jennifer Lopez

Il problema era che la ricerca riportava solo dei link blu, e non delle immagini con l'agognato abito verde. Ecco perché gli ingegneri dell'azienda si sono messi al lavoro per creare nuovi modi per indicizzare le immagini insieme alle pagine web. L'evoluzione di questi anni è piena di eventi simili che hanno permesso di rendere Google il motore di ricerca più importante al mondo, e oggi che l'intelligenza artificiale è entrata nelle nostre vite è difficile immaginare cosa ci attenda il futuro.

Basti pensare a un aneddoto che riporta spesso Sebastian Thrun, uno dei maggiori collaboratori di Google, professore a Stanford e fondatore della piattaforma di corsi online Udacity. Nei primi anni 2000 se la gente cercava "Chicago Bulls" su Google, otteneva risultati su Chicago e tori, ma non la nota squadra di basket. Ci sono voluti progressi evidenti per ottenere il risultato cercato. 

Come ha scritto Sundar Pichai, "La nostra ricerca di risposte porterà a progressi tecnologici straordinari nei prossimi 25 anni", e se diamo un'occhiata alla home di Google del 1998, non riusciamo neanche a immaginare dove questo ci porterà.

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