Google avrebbe pagato i produttori per impedire la diffusione di store di terze parti alternativi al Play Store

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Google avrebbe pagato i produttori per impedire la diffusione di store di terze parti alternativi al Play Store

La causa antitrust intentata da Epic Games contro Apple e Google continua a portare alla luce aspetti inediti del mondo digitale. Oggi alcune porzioni non censurate dell'atto di accusa permettono di scoprire una pratica portata avanti da Mountain View a partire dal 2019. Si tratta del programma "Premier Device" mirato a convincere i produttori di smartphone a non inserire nei loro dispositivi applicazioni in grado di installare APK da fonti non approvate da Google. In cambio veniva riconosciuto un sostanzioso aumento delle percentuali (da 8% a 12%) di incassi derivati dalle ricerche online.

Con alcuni produttori - LG e Motorola - BigG si è spinto anche oltre, arrivando a offrire una parte (tra il 3% e il 6%) di quanto speso dai loro utenti sul Play Store. Il programma non era stato pubblicizzato in alcuna maniera e, anzi, Google ha cercato di nasconderne l'esistenza inserendo clausole per impedire ai firmatari dell'accordo di parlarne. I documenti che riportano queste informazioni sono emersi come parte del materiale prodotto da Mountain View durante il dibattito e sono visibili (in inglese) a questo link.

Da quanto si legge, alcuni produttori hanno abbracciato pienamente l'accordo, iscrivendo al programma quasi tutti i modelli lanciati (il 98% di tutti i Motorola, 95% di LG), altri sono stati più cauti (i diversi marchi del gruppo BBK sono attorno al 70%), mentre aziende come Sony e Xiaomi sono rimaste più fredde - eppure partecipavano rispettivamente con il 50% e il 40% dei loro dispositivi. Tra le carte dell'accusa viene riportata anche la dichiarazione di un dipendente non identificato di Google, il quale ammette che negli Stati Uniti nel 2017 le app Android installate tramite canali diversi dal Play Store rappresentavano solamente il 4,4% del totale.

Via: The Verge
Tips, tricks e news!
Tutto il meglio della tecnologia in video brevi!
Seguici