Google Bard spazzerà via ChatGPT, Bing e anche Midjourney: disponibile in 180 paesi, a breve anche in italiano
Google Bard, ossia il "ChatGPT" di Google, da oggi è disponibile per tutti, al momento solo in inglese. Il chatbot basato su intelligenza artificiale generativa è stato annunciato solo tre mesi fa e finora era limitato solo a una lista ristretta di utenti, che avevano aderito alla waitlist. In occasione del Google I/O, il colosso di Mountain View ha annunciato alcune delle novità più impressionanti di Bard, che potrebbero spazzar via ChatGPT, Bing Chat e perfino Midjourney. Se volete sapere più in dettaglio come funziona Google Bard vi rimandiamo all'articolo dedicato.
Inoltre, Google ha comunicato che il periodo d'attesa è finito: il chatbot di Google è ora aperto a 180 paesi, ma purtroppo l'Italia non è tra questi. In un articolo dedicato però vi spieghiamo come usare Bard in Italia nonostante tutto.
Novità Google Bard
Partendo da cosa c'è di nuovo, adesso Google Bard è molto più visuale: può utilizzare immagini nell'output e anche analizzare foto, grazie all'integrazione di Google Lens.
Ad esempio, chiedendo suggerimento a Bard sui luoghi da visitare a New Orleans, potremo avere una risposta come quella che vedete qui sotto, con immagini dei luoghi che ci vengono suggeriti.
Ma la novità più interessante sotto questo aspetto è sicuramente l'integrazione con Lens, lo strumento di Google in grado di riconoscere le immagini. Grazie a Google Lens, Bard potrà riconoscere il contenuto di una foto e interagire basandosi sul contesto. Potrà perfino "creare meme": durante la presentazione al Google I/O, infatti, a Bard è stato chiesto di generare una didascalia divertente per una foto con due cani, con il risultato che potete vedere nell'immagine qui sotto.
Non mancano ovviamente le novità per l'uso di Bard come assistente per lo sviluppo di software: è stata migliorato la scrittura dei commenti al codice con la creazione di annotazioni che rimandano alle funzioni citate nel commento, c'è ora la possibilità di chiedere spiegazioni sul funzionamento di una funzione e, oltre che su Colab, a breve sarà possibile esportare ed eseguire il codice generato anche su altri IDE, partendo da Replit (solo Phyton in un primo momento).
A proposito di integrazioni, però, la novità più interessante è forse l'integrazione con Adobe Firefly. Grazie all'intelligenza artificiale generativa di Adobe, Bard sarà in grado di generare immagini partendo da un prompt di testo, in maniera anologa a quanto succede con Midjourney.
L'integrazione con Adobe Firefly non è già disponibile, ma arriverà nel prossimo futuro.
Google Bard in italiano?
A differenza di ChatGPT, al momento Bard non capisce l'italiano, ma questo cambierà presto.
Dal palco del Google I/O, infatti, è stato annunciato che l'italiano sarà proprio una delle 40 lingue che saranno presto supportate da Bard. Non c'è una data precisa per il rilascio, ma possiamo aspettarci che Bard in italiano sarà disponibile nei prossimi mesi.