Numeri da capogiro per Hogwarts Legacy: 12 milioni di copie dal lancio

E questo nonostante gli inviti a boicottare il gioco per le posizioni di J.K. Rowling
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Numeri da capogiro per Hogwarts Legacy: 12 milioni di copie dal lancio

Le premesse perché Hogwarts Legacy (qui trovate la nostra recensione, in caso ve la siate persa) diventasse un incredibile successo commerciale c'erano già tutte prima del lancio, ma a quanto pare il nuovo RPG open world ha superato anche le più rosee aspettative. 

Ieri infatti Warner Bros. Games ha diffuso i primi dati sulle vendite, rilevando come siano state vendute ben 12 milioni di copie dal lancio, avvenuto il 10 febbraio, e questo proprio in mezzo a un rinfocolarsi delle polemiche attorno alle posizioni assunte da J.K. Rowling, la scrittrice di Harry Potter, sulle persone transgender. 

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Questo successo mette il gioco allo stesso livello di COD o GTA

Ma andiamo con ordine. Dopo aver svettato nelle vendite su Steam e aver frantumato ogni record di visualizzazione su Twitch al momento del lancio, con ben 1,28 milioni di spettatori sintonizzati, Warner Bros. Games ha rivelato di aver venduto oltre 12 milioni di copie in due settimane, per un incasso di circa 850 milioni di dollari. 

Per dare un paragone, anche Elden Ring, uno dei giochi di ruolo più popolari dello scorso anno, ha venduto 12 milioni di copie in circa due settimane, per arrivare a più di 20 milioni nel primo anno sul mercato, come rivelato dai suoi sviluppatori mercoledì scorso.

Però Hogwarts Legacy è stato lanciato solo su PC, PS5 e Xbox Series X|S, mentre le versioni per PS4 e Xbox One arriveranno il 4 aprile e quella per Nintendo Switch il 25 luglio. Questo significa che una buona fetta dei possessori di console hanno comprato il nuovo titolo ambientato circa un secolo prima della saga di Harry Potter.

Warner Bros. Games, che ha pubblicato anche i giochi delle serie Batman: Arkham e Mortal Kombat, ha affermato che si tratta del suo più grande lancio di videogiochi e il presidente David Haddad si è dichiarato entusiasta del suo team di sviluppo. 

Ma non tutto è andato come previsto, perché di mezzo ci si sono messe anche le polemiche intorno a J.K. Rowling, la pluripremiata scrittrice della saga del maghetto.

Le polemiche intorno a J.K. Rowling avranno influenzato le vendite?

Già, perché nel 2020 Rowling aveva pubblicato una serie di tweet in cui si riferiva alle donne transgender come "uomini vestiti", ribadendo più volte le proprie posizioni, e persino mobilitandosi contro la legislazione scozzese che intendeva rendere più facile il cambio di genere.

Un problema, visto che Harry Potter è visto anche come simbolo di inclusione. 

Rowling ha più volte affermato di non essere contro le persone transgender, ma la polemica si è rinfocolata con il lancio del gioco, nonostante Warner Bros. avesse affermato come la scrittrice non fosse stata coinvolta nel progetto (ma sicuramente avrà ricevuto un lauto compenso).

Diverse persone hanno lanciato campagne per boicottare Hogwarts Legacy, e molti streamer si sono rifiutati di giocarci, mentre altri si sono dichiarati disposti a farlo in caso Rowling avesse effettuato donazioni a gruppi LGBTQ.

Quanto avrà influenzato le vendite tutto questo rumore? Difficile dirlo. Warner Bros. ha evitato accuratamente la questione, dichiarando solo come il loro titolo sia rappresentativo di tutti e alla fine i fan del gioco hanno concluso che uno dei personaggi secondari di Hogwarts Legacy sia transgender, con buona pace di Rowling. 

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