Huawei sempre più made in China: il P70 potrebbe dire addio a Sony

Lorenzo Musichini
Lorenzo Musichini
Huawei sempre più made in China: il P70 potrebbe dire addio a Sony

Nel mercato occidentale Huawei è sempre meno presente con gli smartphone, o meglio, l'azienda cinese li produce, ma sembra ritirarsi dall'Occidente per concentrarsi sul mercato interno e facendo affidamento sulle proprie capacità.

Ed è quello che è successo con l'uscita del Mate 60 Pro, che è rimasto un'esclusiva della Cina e che è il simbolo della "nuova" Huawei: lo smartphone ha come sistema operativo HarmonyOS, ha come processore il Kirin 9000S con il 5G, utilizza come memoria espandibile la Nano Memory, ha come vetro protettivo il Huawei Kunlun.

Insomma, ha portato la produzione di una serie di componenti dello smartphone all'interno delle proprie fabbriche, affidandosi meno all'esterno, e il prossimo passo sembra riguardare i sensori delle fotocamere.

Huawei per molto tempo si è affidata a Sony per i sensori delle fotocamere dei suoi smartphone, ma pare che le due aziende non abbiano rinnovato il contratto di fornitura che le legava.

Perciò, le voci che girano raccontano di una Huawei pronta a far uscire il prossimo P70 con dei sensori progettati dall'azienda stessa per rimpiazzare i sensori giapponesi.

Tutto ciò è alimentato dal fatto che, dopo una lunga collaborazione, Huawei non ha rinnovato la partnership con Leica nel 2022 per introdurre la nuova piattaforma XMAGE con una NPU dedicata. Ovviamente, l'azienda cinese non ha confermato ufficialmente tutto questo, ma è possibile che ciò verrà fatto in sede di presentazione ufficiale della serie P70 a inizio 2024 per rimarcare la potenza e l'indipendenza della Cina dall'estero e non solo per abbattere i costi.

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