Inizia la discesa per ChatGpt: cala il traffico, ma è ancora sopra Bing

Lorenzo Musichini
Lorenzo Musichini
Inizia la discesa per ChatGpt: cala il traffico, ma è ancora sopra Bing

Spesso quello che succede dopo un grande interesse iniziale è il seguente calo di interesse: un po' perché ci si abitua, un po' perché non è più una novità. Quindi l'interesse si affievolisce, il tutto rientra nella normalità, nella vita di tutti i giorni. Succede in tantissimi ambiti, ma questa volta è successo a un'intelligenza artificiale: ChatGPT.

ChatGPT, lanciato a fine 2022, è conosciuto da tutti, sia da chi lo utilizza sia da chi non l'ha mai utilizzato, perché se n'è parlato molto. E forse proprio perché se n'è parlato molto che ha raggiunto il suo picco e adesso è destinato a scendere.

Come riportato da Similarweb, per la prima volta ChatGPT ha registrato un calo del traffico in tutto il mondo a giugno rispetto a maggio del 9,7% e un calo di visitatori del 5,7%, che hanno trascorso anche meno tempo sul sito con una riduzione del 8,5%.

Sebbene le percentuali non siano così alte, bisogna ricordare che ChatGPT ha avuto una partenza fulminante, dato che in soli due mesi dopo il lancio aveva raggiunto i 100 milioni di utenti attivi, quindi anche un piccolo calo implica milioni di persone che ne fanno a meno. Infatti, si tratta di uno dei siti web più visitati al mondo con 1,5 miliardi di visite ogni mese. E nonostante il calo, ChatGPT rimane comunque superiore a Bing in quanto a traffico a livello mondiale, il che è quasi ironico visti gli sforzi di Microsoft per includere le tecnologie di OpenAI.

Per questo motivo è molto importante interrogarsi su quali siano i motivi di questo calo. Si pensa che una parte delle visite possa essere stata assorbita dall'app ufficiale di ChatGPT per iOS, lanciata a maggio e che ha registrato oltre 17 milioni di download. C'è chi pensa che questo calo è dovuto all'inizio della pausa estiva per le scuole, che quindi ha implicato un minore ricorso a questo strumento da parte degli studenti: vi ricordiamo che è possibile scrivere una tesi con l'intelligenza artificiale.

Questa potrebbe essere la giusta occasione per OpenAI di fare un controllo sui costi necessari per mantenere operativa ChatGPT, perché l'amministratore delegato stesso, Sam Altman, li ha definiti "eye-watering", un termine con doppio significato: sia sorprendenti per l'elevato ammontare sia perché provocano le lacrime (evidentemente sono molto alti).

Il modello di business di ChatGPT si basa su due modalità: una è quella rivolta verso gli utenti, che possono usare l'intelligenza artificiale gratuitamente o pagare la versione Plus 20$ al mese; l'altra è quella rivolta alle altre società, alle quali vende l'accesso alle API dell'intelligenza artificiale. 

Perciò, un calo nell'utenza può portare a minori entrate su entrambi i fronti e ciò potrebbe condizionare il valore del chatbot e soprattutto l'investimento che a inizio anno Microsoft ha fatto con i suoi 10 miliardi di dollari in OpenAI. 

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