Un LEGO da sogno: come nasce DREAMZzz, la nuova linea con istruzioni a percorsi multipli

Un LEGO da sogno: come nasce DREAMZzz, la nuova linea con istruzioni a percorsi multipli
Lorenzo Delli
Lorenzo Delli

Si chiama LEGO DREAMZzz ed è la nuova linea da sogno del celebre marchio danese costituita da 10 modelli inediti in arrivo ad agosto. Il loro arrivo sugli scaffali è però preceduto dall'omonima serie TV, già in onda su YouTube, Netflix, Prime Video e Boing (canale 40 del digitale terrestre). In LEGO DREAMZzz seguiremo le avventure dei compagni di scuola Mateo, Izzie, Cooper, Logan e Zoey. Il quintetto entra a far parte di un'agenzia segreta, e imparerà a usare il potere dell'immaginazione per viaggiare nel Mondo dei Sogni. La loro missione? Sconfiggere lo spaventoso Re Nightmare e i suoi sgherri!

Essendo un'ambientazione inedita viene da porsi diverse domande. Come nasce una linea di modelli del genere? È nata prima la serie o i set LEGO? Cosa li rende unici nel loro genere, e magari anche diversi dai set e dalle linee del passato? A questa e ad altre domande ci ha risposto niente meno che Cerim Manovi, Creative Lead del progetto DREAMZzz, che lavora con i mattoncini danesi oramai da 15 anni.

Gioco di squadra

In realtà Cerim per descrivere il suo lavoro all'interno del gruppo LEGO ha usato diversi termini: concept director, creative lead, design director, per poi concludere con una descrizione più semplice, "Guido un gruppo di persone creative". Non c'era quindi l'intenzione di volersi vantare della propria posizione lavorativa, anzi. Sin da subito ha chiarito che il risultato finale, LEGO DREAMZzz, è un qualcosa che scaturisce dal lavoro congiunto di più menti creative, e mentre ne parlava si percepiva quanto fosse speciale questo rapporto tra colleghi e quanto il ruolo di ognuno di essi fosse altrettanto importante.

Cerim, ci ha raccontato, è la classica persona piena di idee creative possibilmente spettacolari e originali, ma che ha appunto bisogno del lavoro di squadra per poterle concretizzare. Ed è per questo che per un progetto come LEGO DREAMZzz si forma un team composto da creativi, designer, ingegneri e persino fan LEGO (i così detti AFOL): una vera e propria "tempesta di cervelli" che lavora in modo affiatato, quasi come fosse una famiglia, un termine che lo stesso Cerim ha tirato in ballo parlando della sua squadra.

E c'è un altro membro di questa squadra che non abbiamo ancora nominato: i bambini!

Qualcuno pensi ai bambini!

LEGO DREAMZzz è una linea pensata palesemente per i più piccoli (ma ci torneremo su questo). Ma come nasce una linea del genere? Qual è il processo creativo che porta a ideare un'ambientazione inedita da popolare poi con veicoli bizzarri, edifici fantasiosi, personaggi carismatici e cattivoni degni di questo nome? Per arrivare a questo risultato, ci ha detto Cerim, è servita tanta passione, una squadra eccezionale (ve l'ho detto che l'ha sottolineato più volte!), tanto tempo e soprattutto tanti, tanti bambini! Ma in che senso?

I lavori su DREAMZzz sono iniziati nel 2019, poco prima dell'avvento del COVID. Il primo passo fu quello di capire quale era il giusto da tono da imprimere alla linea e, soprattutto, cosa potesse interessare ai bambini. L'idea di fondo era quella di realizzare qualcosa di creativo e avventuroso allo stesso tempo, affatto banale insomma.

E non è solo questione di interesse: un bambino deve soprattutto capire il contesto e i concetti che si nascondono dietro alla storia e agli elementi che la costituiscono. Ed è per questo che, armati dei primi bozzetti e concept, il team LEGO ha iniziato a mostrare le proprie idee a gruppi di bambini. D'altronde chi meglio delle persone a cui è indirizzato un prodotto può dire cosa va bene e cosa no? Questo processo è andato avanti a lungo, mostrando ai più piccoli trailer, immagini specifiche e anche primi modelli LEGO assemblati e raccogliendo le loro impressioni e consigli. C'è stato insomma un processo di raffinazione dei progetti andato avanti a lungo e avvenuto anche in remoto, per via del già citato COVID. 

Quindi DREAMZzz non è stato partorito come un'idea geniale sottoposta ai vertici e mandata immediatamente in produzione. Il processo che ha portato alla creazione del Mondo dei sogni, così si chiama l'ambientazione della linea, è stato lungo e avventuroso tanto quanto l'ambientazione stessa, e ha attraversato 3 lunghi anni di miglioramenti e cambiamenti per arrivare a concretizzarsi nella serie animata e nei 10 set che compongono il tutto.

L'uovo e la gallina

Vista la dualità set LEGO / serie TV, sorge spontaneo chiedersi: ma è nato prima l'uovo o la gallina? Il team guidato da Cerim ha creato prima il Mondo dei Sogni e tutto ciò che lo popola con i mattoncini, per poi farlo animare da un team diverso, o l'esatto contrario? Nessuno dei due. Avete presente il team creativo che nominiamo dall'inizio dell'articolo? Ne facevano parte anche gli scrittori e gli animatori della serie TV che tra l'altro, come già accennato, potete già guardare anche su YouTube. Il processo creativo incredibile che ha portato alla creazione dei set DREAMZzz ha portato contemporaneamente alla creazione della serie animata. I team si sono insomma alimentati a vicenda, sfruttando al contempo la creatività di tutti e i consigli dei bambini interpellati nel corso degli anni.

Abbiamo quindi chiesto esplicitamente a Cerim come si fa a creare contemporaneamente due cose diverse come una linea di giocattoli e un prodotto per la TV e lo streaming.

Il concetto è simile a quello della creazione di un videogioco. Si immagina qualcosa, lo si mette nero su bianco, lo si mostra a tutto il team (designer, scrittori, animatori, ingegneri) e si concretizza il tutto solo quando la squadra al completo è convinta. Deciso il protagonista ad esempio, in questo caso Mateo, un ragazzino che scopre di poter viaggiare nel mondo dei sogni e sfruttare la sua immaginazione per aiutare gli altri, si procede in parallelo creando la minifigure e animandola su schermo. Per curiosità, visto che parlavamo di processi creativi, abbiamo chiesto a Cerim anche come nasce un nuovo pezzo LEGO. Di tanto in tanto quando arrivano nuovi set sul mercato debuttano anche mattoncini inediti. Il processo che porta alla loro realizzazione non è affatto banale.

Esattamente come per la creazione di una intera linea, quando qualcuno pensa a un nuovo mattoncino come prima cosa lo si disegna. Se ne parla quindi con designer e progettisti, e si butta giù una prima bozza tridimensionale a PC.

A quel punto, quando il design è convincente, si passa la palla agli ingegneri. Ci sono ingegneri strutturisti, che studiano dimensioni, struttura e realizzabilità del pezzo, oltre alla sua resistenza strutturale e alla compatibilità con i tantissimi altri pezzi LEGO esistenti; una volta stabilità la realizzabilità del pezzo ci sono poi i così detti "molding engineer", ovvero quelli che si occupano di creare gli stampi per la creazione dei pezzi. Questi stampi vengono poi mandati alla fabbrica che, prima di cominciare con la produzione di massa, testa lo stampo e la sua resa. Creare un mattoncino sembra semplice, ma non lo è affatto!

Percorsi multipli

Se ci pensate il dualismo di LEGO è davvero particolare. Da una parte si tratta di un prodotto che sprizza creatività da ogni poro. Le possibilità sono letteralmente infinite, e sono spesso proprio i fan a sorprendere come non mai con i modelli che riescono a realizzare. D'altra parte però LEGO realizza modelli ben precisi che arrivano con istruzioni da seguire alla lettera, limitando in qualche modo questa creatività e obbligandoci, si fa per dire, a seguire un percorso predeterminato.

Un concetto quest'ultimo che cozza un po' con ciò che LEGO DREAMZzz voleva offrire. Come renderlo quindi unico nel suo genere? Cambiando il concetto di istruzioni!

Cerim ha tirato in ballo il set forse più bello tra quelli che appartiene alla nuova linea, Nave-squalo Nightmare, citando al contempo anche altri set minori come l'Auto-Coccodrillo o Pegaso, il Cavallo Volante. L'idea era quella di far sì che qualsiasi cosa i bambini vedessero su schermo si potesse realizzare. Ed è per questo che le istruzioni di questi set presentano un bivio. Si monta il modello in modo classico, seguendo una linea di istruzioni lineare e leggendo al contempo una sorta di trama che coinvolge i pezzi che stiamo usando e i personaggi che lo popolano. Arrivati a un certo punto ci si trova davanti a una scelta, quasi come fosse una sorta di Libro Game: il protagonista del set deciderà di prendere parte a un'avventura, costruendo un veicolo per contrastare gli incubi, o magari deciderà di costruire qualcosa di folle per aiutare altri abitanti de Il Mondo dei Sogni? A seconda di quello che si deciderà, le istruzioni permetteranno di costruire modelli diversi.

La stessa Nave-squalo può diventare sia una nave volante che un veicolo super aggressivo con ruote enormi. O l'Auto-Coccodrillo può diventare un furgoncino o un mezzo a quattro zampe. E nulla vieta di sconvolgere ulteriormente il modello, partendo magari dalla stessa base che si costruisce prima della biforcazione. Al solito, l'unico limite è la propria fantasia. Guardando alcuni set ci è però venuto spontaneo chiedere a Cerim se in qualche modo non ci fosse anche interesse ad attirare i fan adulti. Anche perché è da diverso tempo che LEGO rivolge sempre più la sua attenzione ai collezionisti, e un set come la Nave-squalo potrebbe fare gola a chi apprezza le costruzioni grandi e complesse. È venuto fuori che a realizzare il modello è stato proprio uno degli AFOL (Adult Fan of LEGO, fan LEGO adulti) che lavora in LEGO! In ogni caso, lo scopo era anche quello di rendere divertente la costruzione per grandi e piccini.

D'altronde i mattoncini possono unire genitori e figli in un'attività unica nel suo genere.

Nella speranza che questa sorta di dietro le quinte di LEGO DREAMZzz vi sia piaciuto, approfittiamo per ringraziare Cerim che ha risposto con entusiasmo e passione a tutte le nostre domande e LEGO Italia che ci ha offerto questa opportunità. E voi cosa ne pensate di questa nuova linea di set? Ce n'è qualcuno che stuzzica la vostra fantasia?

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