Anche su LinkedIn appaiono le spunte blu per la verifica dei profili

Antonio Lepore
Antonio Lepore
Anche su LinkedIn appaiono le spunte blu per la verifica dei profili

Anche LinkedIn, così come tutti gli altri social, ha deciso di prevedere le spunte blu sulla sua piattaforma. Tuttavia, al contrario di Facebook oppure di Instagram, non occorrerà pagare per avere il badge. Per quanto riguarda l'uso, invece, la spunta blu richiesta dagli utenti verrà associata al proprio datore di lavoro. Dunque, si tratta di una sorta di attestazione del fatto che il professionista davvero sia dipendente di quell'azienda.

Entrando di più nel vivo della notizia, sono tre le modalità con cui si potrà verificare il profilo. La prima è basata sull'utilizzo di Clear, una piattaforma di autenticazione americana che sfrutta il numero di carta d'identità ed un numero di cellulare registrato negli Usa; la seconda, invece, è tramite un indirizzo email aziendale; la terza, infine, implica l'utilizzo del servizio Entra di Microsoft. LinkedIn, successivamente, evidenzierà le verifiche con un segno di spunta sui profili.

La verifica tramite email aziendale è già disponibile per tutti gli utenti: l'unica condizione è che lavorino presso una delle oltre 4.000 aziende supportate.

La verifica di Microsoft Entra, invece, verrà lanciata alla fine di aprile e, almeno in un primo momento, interesserà 2 milioni di utenti. Infine, sulla novità di LinkedIn si è espresso anche Alex Weinert, vicepresidente della sicurezza delle identità di Microsoft, che a "The Verge" ha dichiarato: "L'autenticità online non è mai stata così importante. Abbiamo assistito a un costante aumento delle presentazioni fraudolente con persone che fingono di essere qualcun'altro. Occorre, quindi, sapere se davvero stiamo interagendo con quel professionista".