Matter ufficiale: il futuro della domotica è (finalmente) qui

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Matter ufficiale: il futuro della domotica è (finalmente) qui

E stato un lungo cammino, ma Matter, il nuovo standard per la domotica che renderà finalmente le nostre case più smart, è arrivato. 

Appena un mese fa la Connectivity Standards Alliance (CSA), il consorzio composto da aziende come Apple, Google, Microsoft, Samsung e molti altri dietro allo standard, ha finalizzato le specifiche di Matter 1.0 e lanciato il programma di certificazione. Ora, dopo innumerevoli ritardi, il presidente della CSA Tobin Richardson ha lanciato la nuova era per le case intelligenti. 

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La storia di Matter, per quanto travagliata, è piuttosto breve. Nato nel 2019 come Project CHIP dall'esigenza di unificare i diversi dispositivi intelligenti all'interno delle case sotto uno standard comune, ha continuato a subire ritardi.

Nondimeno, in tre anni (dall'ideazione alla realizzazione) è riuscito a riunire centinaia di aziende sotto un unico progetto. D'ora in avanti ci sarà un'unica "lingua" parlata all'interno della casa smart e potrete configurare in pochi secondi e controllare tutti i prodotti compatibili con un unico controller, che sia Amazon Alexa, Google Home, Samsung SmartThings o Apple Home.

I dispositivi smart compatibili con Matter spaziano dalle luci intelligenti, a spine e prese, controlli HVAC, tende e altri rivestimenti per finestre, sensori di sicurezza e protezione, serrature e persino i dispositivi multimediali, inclusi i televisori.

I punti di forza di Matter sono diversi:

  • si basa su Wi-Fi e Thread, uno standard di rete mesh che condivide lo stesso protocollo di comunicazioni wireless di Zigbee ma a differenza di questo non ha bisogno di un hub dedicato
  • non è un semplice standard di interoperabilità, in quanto funziona completamente offline, il che consente di controllare i dispositivi anche in assenza di connessione Internet
  • la sua anima open source (questa è la pagina su GitHub), aperta ed esente da royalty, il che consente alle aziende di parteciparvi e aggiornare i dispositivi senza essere gravati da commissioni

Ma tutto questo ha un costo, ovvero la necessità di passare attraverso un processo di certificazione piuttosto lungo e impegnativo, ma ne vale la pena.

Al momento infatti ci sono 190 aziende in coda per il processo di certificazione o che l'hanno già superato e altre 20 si sono appena unite al CSA, senza considerare l'alto interesse tra gli sviluppatori.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti, il CSA ha annunciato che si adopererà per una cadenza di rilascio biennale, portando supporto per nuovi dispositivi, aggiornamenti funzionali e miglioramenti continui in un programma affidabile, con il lavoro su telecamere, elettrodomestici e gestione dell'energia in prima linea. A breve termine, il CSA vuole concentrarsi su stabilità e sicurezza dei prodotti.

Durante l'evento di presentazione, diverse società hanno svelato i loro piani, e tra queste spiccano Philips, che tramite un aggiornamento renderà il suo bridge e le lampadine compatibili, Nanoleaf, con le sue lampadine intelligenti, e ovviamente Amazon, che ha elencato la sua roadmap dei prossimi due anni. 

Il gigante dell'e-commerce ha infatti annunciato che ci sono 30.000 prodotti Words with Alexa (WWA) compatibili con una varietà di protocolli diversi, incluso Matter e quest'anno supporterà Matter tramite Wi-Fi, portando lo standard a 17 dispositivi Echo, nonché alle sue spine, interruttori e lampadine entro la fine dell'anno.

Per il prossimo anno, la società prevede di portare Matter over Thread e aggiungere lo standard a più dispositivi Echo e altri tipi di dispositivi, oltre al supporto per iOS.