La prossima stagione di Overwatch 2 promette molto, molto bene

L'11 aprile prossimo inizierà la Season 4 di Overwatch 2. Sono già passate 4 stagioni di gioco dal ri-lancio del titolo di casa Blizzard, uno sparatutto ancora al centro dell'attenzione anche se più che mai soggetto di critiche e di lamentele da parte dei fan. O almeno, da parte di una fetta di fan, forse troppo ancorati al passato e mai soddisfatti dei tentativi di rinnovamento. Chissà che prima o poi Blizzard non li accontenti con una modalità di gioco classica (alla stregua di WoW Classic), ma sto divagando. La verità è che trovare giocatori per una partita è questione di poco, segno che la community è ancora bella attiva, e nuovi contenuti su cui mettere le mani non mancano. Ma torniamo a noi.

La Stagione 4 sulla carta promette molto bene. Per rispondere subito alla domanda che forse sta balenando in testa ad alcuni di voi: no, ancora non c'è traccia del PvE.

Una mancanza sicuramente grave, lo ammetto, su cui Blizzard sta facendo fin troppo la vaga. Fu presentata in pompa magna come una delle maggiori novità di questo secondo capitolo, ma per ora le modalità di gioco e le dinamiche, seppur con qualche novità di rilievo di cui ho già discusso in passato, sono ancorate ad alcuni stilemi del primo capitolo che per il momento rimangono il cuore pulsante dell'esperienza. Quindi perché questa nuova stagione dovrebbe promettere bene? Lo avrete forse intuito dalla copertina. Il fustacchione floreale si chiama Lifeweaver, ed è il nuovo eroe support in procinto di debuttare in gioco a partire dall'11 aprile prossimo.

Sì, un altro support. Dopo Kirito (che personalmente adoro), anche Lifeweaver si unirà al gruppo dei curatori, e se mi è permesso dirlo, va più che bene così. Il roster è palesemente sbilanciato, e la scelta di tank e dps è ben più vasta e capace di adattarsi alle situazioni di quella degli healer.

Quindi ben venga un altro curatore dopo Kirito, soprattutto se dotato di abilità così peculiari. Prima di discuterne, vediamolo in azione!

Ma che figata! Ma l'avete vista quella Orisa che spreca malamente la sua ultra per colpa della piattaforma? E l'albero che para a mo di ombrello la ulti di Pharah? Come dite? Sono fin troppo entusiasta? Possibile, ma si tratta di abilità che agiscono in modo così drastico sul campo di battaglia da cambiare radicalmente l'approccio alle partite. Già con l'arrivo di Ramattra le cose sono cambiate. Oramai sono settimane che è nel roster di eroi, e ci sono ancora giocatori che si lamentano della sua ultimate (già nerfata, tra l'altro). La verità è che spesso è sufficiente non farsi prendere dal panico e scaricargli addosso tutto quello che si ha (compreso un bel dardo di Ana), ma non sempre i gruppi lo affrontano in quest'ottica.

Un momento, sto divagando di nuovo! Torniamo a Lifeweaver. Il nuovo eroe riesce letteralmente a sconvolgere i combattimenti agendo sul terreno stesso. La prima delle due abilità che vi ho nominato si chiama Piattaforma di Petali: il personaggio lancia un bocciolo che, all'impatto, si trasforma in una piattaforma floreale. Non è chiaro sapere quanto duri, ma dal video si intuisce che si tratta di un range di secondi forse superiore ai 5. Nel filmato viene mostrato un utilizzo prettamente difensivo, ma nulla vieta di usarlo in modo offensivo. Immaginate di rialzare un Cassidy mentre carica un Mezzogiorno di fuoco, o ancora un Bastion in modalità torretta per permettergli di raggiungere punti più alti (o semplicemente scaricare il fuoco da una posizione elevata). E chissà quali altre applicazioni troveranno i giocatori!

E non ho ancora fatto cenno a Presa Vitale, una di quelle abilità che potrebbe penalizzare ulteriormente il povero Roadhog.

La skill in questione avvolge un alleato con una "bioluce protettiva", che non solo lo rende invulnerabile a tutti i danni, ma lo porta anche a sé salvandolo da morti ambientali certe. Nel video si vede come Lifeweaver salva la vita a una Symmetra spedita (giustamente) al di fuori del livello. Certo, ci vorrà una buona dose di riflessi, ma d'altronde Overwatch si basa anche su quello. Cosa molto importante: il team di sviluppo assicura che Presa Vitale non andrà a interrompere le ultimate degli alleati. Probabilmente però l'invulnerabilità funzionerà, e sarà di conseguenza interessante vedere come sarà sfruttata. Nel frattempo fioccano già i primi meme di Lifeweaver che "trolla" i suoi compagni di squadra trascinandoli nel pozzo di Ilio, ma dubito che nel mezzo di una partita competitiva qualcuno si metta a fare una roba del genere.

Albero della vita è la sua Ultra.

Lifeweaver piazza un vero e proprio albero di bioluce che cura e che offre riparo alla squadra. Il team di sviluppo lo ha descritto come "un B.O.B. guaritore che incontra il Muro di Ghiaccio di Mei". Può essere usato come ostacolo, come fonte di cura, come scudo dalle ultra avversarie, come esca o diversivo: anche qui insomma gli utilizzi sono molteplici, e non vedo l'ora di scoprire cosa si inventeranno i giocatori.

Tralasciando Ultra e abilità secondarie, come cura Lifeweaver? Con boccioli curativi che agganciano i loro bersagli sulla falsa riga dei moduli lanciati da Brigitte. Il bello di questi boccioli è che possono essere caricati: più tempo si mantiene la carica prima del lancio, più il bocciolo curerà i compagni. Da non sottovalutare anche il fuoco secondario, che lancia una scarica di spine di luce a ventaglio. Probabile che, a differenza di Kirito e dei suoi kunai da cecchino, si tratti di un fuoco pensato per difendersi a corto raggio.

Ci sono altre due abilità: il dash, che gli permette di muoversi velocemente verso una direzione applicando una cura su sé stesso e un'abilità passiva che, in caso di morte, lascia cadere una sorta di medpack che cura la prima persona che lo raccoglie, alleato o nemico che sia. Su quest'ultima ci sarà da ridere. Insomma, sulla carta Lifeweaver non solo rischia di cambiare pesantemente i bilanciamenti e alcune meccaniche di gioco, ma potrebbe rivelarsi anche più forte di quanto appare.

Come di consueto ci vorrà il Battle Pass per sbloccare Lifeweaver. Gli utenti free-to-play dovranno sudarselo un po' di più, e in ogni caso Lifeweaver sarà escluso dalle competitive almeno per tutta la stagione. Torno a ribadire che i 10€ richiesti per portarsi a casa il Battle Pass base sono tra gli investimenti più ragionevoli da fare in Overwatch 2. Con una spesa sufficientemente esigua vi assicurate il nuovo eroe e tutta la serie di oggetti cosmetici collegati, compresa la skin mitica della nuova stagione che non è ancora stata rivelata.

Salendo a 20€ si macinano anche un po' di livelli del Battle Pass, ma se giocate con una certa frequenza non ce n'è assolutamente bisogno. Considerate poi che non a ogni stagione vengono introdotti nuovi eroi. Di conseguenza nel corso dell'anno si può anche pensare di acquistare solo i Battle Pass dotati di eroi, saltando gli altri se proprio non si ha grande interesse nei confronti dei cosmetici.

Oltre a quelle incluse nel Battle Pass, ci sono altre skin che vengono pubblicate progressivamente da Blizzard nello store in gioco. I prezzi però sono alti, molto alti. Basti pensare alla recente collaborazione con One Punch Man: per sbloccare tutti gli aspetti serve un investimento di circa 40€. Qui si potrebbe aprire un lungo dibattito. Per certi versi Blizzard si è vista obbligata a cambiare il suo modello di "business" con l'arrivo del secondo capitolo. Le Loot Box di Overwatch stavano diventando un fardello pesante, tant'è che alcuni paesi le avevano addirittura rese illegali, e di conseguenza gli acquisti sullo store dovevano diventare diretti e, di conseguenza, anche più costosi.

Quindi ci si può lamentare quanto ci pare dei prezzi, della disponibilità limitata e di tutto ciò che ne consegue, ma stiamo pur sempre parlando di modifiche estetiche completamente opzionali di un gioco che offre tutte le sue esperienze di gioco in modo gratuito.