Usate un pattern per sbloccare il vostro dispositivo? Potrebbe non essere poi così sicuro
Introdotto nel 2008, il "pattern" (o "percorso", o "segno") di sblocco è una caratteristica che per anni ha accompagnato i dispositivi Android. Solo di recente è stato surclassato dai lettori di impronte digitali, più rapidi e sicuri, ma per chi ancora lo utilizza, potrebbe risultare meno sicuro di quanto si immagini, a causa della componente umana che lo caratterizza.
A differenza di un pin a quattro cifre, accessibile dopo 10.000 tentativi, un pattern di sblocco fornisce 389.112 combinazioni possibili, risultando dunque (teoricamente) più sicuro e difficile da "indovinare": tuttavia, la studentessa Marte Løge della Università Norvegese della Scienza e della Tecnologia per la sua tesi specialistica ha analizzato 4.000 percorsi di sblocco, e ha potuto individuare alcuni elementi comuni nella maggior parte di essi.
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Ad esempio, la studentessa ha scoperto che il 44% dei segni inizia nell'angolo in alto a sinistra, e che il 77% di tutti i pattern inizia comunque in qualche angolo.
Inoltre, mediamente un utente sceglie un percorso formato da 4-5 nodi al massimo, rendendo questo sistema di sicurezza meno sicuro del pin a quattro cifre: difatti, il numero di combinazioni possibili scende a 1.642 e 7.142 nel caso di 4 e 5 nodi; 6 nodi aumentano il numero di combinazioni fino a 26.016.
La Løge aggiunge che gli esseri umani sono prevedibili: per aumentare la sicurezza del proprio pattern, consiglia di utilizzare almeno 6 nodi, di includere un "cambio di direzione" nel percorso, e di iniziare da un nodo centrale. Vedremo se con l'arrivo di Android Marshmallow i produttori integreranno lettori di impronte digitali su dispositivi di ogni fascia: nel frattempo, cambiare il vostro pattern per lo sblocco con uno più sicuro potrebbe essere un buon progetto per il weekend.