Guanto di sfida ad Apple Watch: i nuovi chip Qualcomm promettono una rivoluzione nei wearable

Si chiama Snapdragon W5+ Gen 1, Oppo e Mobvoi saranno le prime aziende a lanciare uno smartwatch basato su questo chip
Guanto di sfida ad Apple Watch: i nuovi chip Qualcomm promettono una rivoluzione nei wearable
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi

Negli ultimi anni il mercato smartwatch è cresciuto tantissimo ma, nonostante tutti gli sforzi delle aziende coinvolte, fino ad oggi gli orologi con Android Wear non avevano ancora raggiunto la maturità sperata. Le cose potrebbero cambiare a breve grazie alla nuova piattaforma annunciata oggi da Qualcomm: parliamo di Snapdragon W5+ Gen 1 (e W5, non destinato a uso consumer). Si tratta di un chip completamente nuovo, profondamente diverso dal passato, che potrebbe finalmente diventare il processore di cui tutta l'industria aveva disperatamente bisogno.

Da anni Qualcomm stava sviluppando chip appositamente dedicati al mercato dei wearable: parliamo della serie Wear, di cui l'ultimo modello, Snapdragon Wear 4100+, è stato lanciato due anni fa.

Ma fino ad ora i chip della serie Wear erano stati caratterizzati da piccole migliorie incrementali e nascevano come una derivazione dei processori mobile: al contrario, lo Snapdragon W5+ è tutto nuovo, dall'archiettura al processo produttivo.

Le parti in verde indicano le novità dei chip Snapdragon Wear rispetto la generazione precedente: Snapdragon W5+ è tutto nuovo

Il salto generazionale è gigantesco: Snapdragon Wear 4100+ era realizzato con processo a 12 nm, mentre il processore principale di W5+ è realizzato con un processo produttivo a 4 nm.

Già questo passaggio potrebbe bastare per generare un discreto entusiasmo, poiché da solo potrebbe garantirebbe un notevole incremento delle prestazioni e una migliore efficienza energetica, ma le novità non finiscono qui.

In Snapdragon W5+, infatti, il SoC principale realizzato con processo a 4 nm (che ha una CPU quad core con 4 Cortex-A53) viene affiancato da un nuovo co-processore low power (basato su Cortex-M55), che gestisce tutte le funzioni a basso consumo.

La particolarità è che i due chip si interfacciano anche con sistemi operativi diversi: mentre il SoC principale "comunica" come sempre con WearOS (o eventuali altri sistemi operativi), il co-processore funziona con FreeRTOS, ossia un sistema operativo real-time, di quelli solitamente utilizzati per dispositivi embedded.

Quindi mentre il chip principale si occupa di tutte le operazioni più impegnative (messaggistica, app, interazioni con fotocamera, connettività 4G e GPS...), il co-processore low power gestisce invece tutti i processi in background (display, sensori, audio, notifiche e altro ancora).

Il tutto, ovviamente, sarà invisibile all'utente, che percepirà solo i benefici di questa integrazione: tra le varie novità, rispetto la generazione precedente il nuovo Snapragon W5+ garantirà un risparmio energetico di oltre il 50%, performance due volte più veloci e tante nuove funzioni possibili.

Ci sono poi altre novità hardware come il Bluetooth 5.3, microprocessore per il machine learning, nuovo modem e tanto altro, con dimensioni ridotte del 30%.

Per la nuova piattaforma Snapdragon W5+, Qualcomm ha lavorato a stretto contatto con Google, ma le prime aziende a lanciare degli smartwatch con il nuovo chip saranno Oppo e Mobvoi.

I primi dispositivi indossabili con W5+ arriveranno prima del previsto: Oppo lancerà la serie Oppo Watch 3 ad agosto, mentre i primi TicWatch con Snapdragon W5+ arriveranno in autunno.

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