I rincari telefonici con l'inflazione sono legittimati

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
I rincari telefonici con l'inflazione sono legittimati

Al giorno d'oggi stiamo vivendo un periodo particolare a livello economico, con l'inflazione che sta salendo in maniera generalizzata in Europa. Questo si fa sentire anche sul mercato tech, così come su quello della telefonia.

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Nelle ultime settimane abbiamo assistito all'introduzione di nuovi piani di aumenti tariffari da parte degli operatori. Tra questi troviamo TIM e WindTre. Questi piani di aumenti prevedono infatti degli incrementi delle tariffe telefoniche automatici in base all'andamento dell'inflazione.

Questo chiaramente non si rivela positivo per gli utenti finali, i quali si ritrovano a dover affrontare degli aumenti non previsti al momento della sottoscrizione dell'offerta telefonica. E a supporto proprio dei clienti è arrivata un'interrogazione al Parlamento Europeo, presentata da Denis Nesci.

Al centro dell'interrogazione troviamo le perplessità in merito alla mancanza di informazioni sugli aumenti tariffari, le quali sarebbero lacunose e insufficienti. Inoltre, secondo le obiezioni presentate nell'interrogazione gli adeguamenti non sarebbero bilanciati dalle possibilità di recesso gratuito.

La Commissione però ha risposto che gli adeguamenti sono in realtà legittimi, in quanto i contratti redatti dagli operatori sono sufficientemente equi e informativi, anche in merito ad eventuali modifiche del prezzo inizialmente concordato.

Insomma, anche per l'UE gli adeguamenti basati sull'andamento dell'inflazione apportati dagli operatori sono legittimi. Questo vale per i contratti finora stipulati. Allora acquisisce ulteriore importanza la presa visione dei contratti telefonici che stipulerete d'ora in poi, tenendo a mente la probabilità di incorrere in questo inedito meccanismo di adeguamento tariffario.