Non c'è solo Tesla Bot: salutate Phoenix, il robot a "uso generico"
Niente cattura maggiormente l'immaginazione delle persone (e degli investitori) di un robot umanoide, e dai tempi del primo ASIMO di Honda sono stati fatti incredibili passi avanti. Ora, anche grazie ai miglioramenti nel campo dell'intelligenza artificiale, i robot sono in grado di compiere movimenti complessi e fluidi (pensiamo ai modelli di Boston Dynamics o all'italiano iCurb), di imparare e rapportarsi con il mondo esterno. Leggi anche: cos'è l'IA generativa.
E se Tesla Bot è in grado di monopolizzare l'attenzione grazie alla carica mediatica di Elon Musk, diverse aziende si stanno facendo spazio in questo settore. Una di queste è Sanctuary Cognitive Systems Corporate (Sanctuary AI), che ha appena presentato Phoenix, il suo robot di sesta generazione.
Il robot, alto circa 170 cm e pesante 70 chili, è definito general purpose, ovvero in grado di svolgere il lavoro fisico proprio come una persona.
Per questo, sebbene le sue caratteristiche fisiche non siano particolarmente impressionanti, con una velocità massima di 5 km/h e una capacità di carico fino a 25 kg, è la sua versatilità il punto importante.
Grazie infatti a mani robotiche "leader del settore" con 20 gradi di libertà che rivaleggiano con la destrezza della mano umana e la manipolazione fine con tecnologia aptica proprietaria che imita il senso del tatto, Phoenix può compiere una serie di operazioni complesse.
Un altro punto di forza è il cervello. Grazie alla collaborazione con Carbon, Sanctuary AI afferma la volontà di creare la prima intelligenza al mondo simile a quella umana nei robot a uso generico.
Carbon infatti offre un'architettura cognitiva e una piattaforma software per robot generici umanoidi in grado di integrare le moderne tecnologie di intelligenza artificiale per tradurre il linguaggio naturale e consentire a Phoenix di pensare e completare compiti "come una persona". Il "ragionamento simbolico e logico" è abbinato a moderni LLM (large language models), e grazie al deep learning continua ad apprendere (ovviamente sotto supervisione umana).
Sanctuary a marzo aveva già introdotto in fase sperimentale il predecessore di Phoenix (quinta generazione) in un negozio al dettaglio fuori Vancouver, dove si trova la sede dell'azienda.
Il progetto è riuscito a compiere 110 compiti come vendita al dettaglio, attività di raccolta e imballaggio della merce, pulizia, etichettatura, piegatura e molto altro.
Pur senza il peso economico di Tesla, Sanctuary AI ha raccolto una serie di finanziamenti in grado di garantire lo sviluppo del suo robot. A marzo 2022 ha ricevuto un pacchetto di investimenti di 60 milioni di dollari, e a fine anno anche il governo canadese ha contribuito con un assegno da 30 milioni di dollari. Al momento Phoenix è solo un gradino verso un robot con intelligenza "simile" a quella umana, ma la società canadese è molto ambiziosa, e sa dove vuole arrivare.