Il segnale Wi-Fi è meglio dei raggi X: può vedere oltre i muri

Una ricerca universitaria mostra come sia possibile l'imaging di alta qualità di oggetti con segnali WiFi
Il segnale Wi-Fi è meglio dei raggi X: può vedere oltre i muri
Antonio Lepore
Antonio Lepore

Interessante scoperta quella effettuata dal laboratorio dell'Università della California Santa Barbara, diretto dalla professoressa Yasamin Mostofi. I ricercatori, infatti, hanno avanzato una soluzione che permette di creare immagini ad alta qualità di oggetti statici tramite segnali WiFi. La tecnica utilizzata si basa sulla teoria geometrica della diffrazione e sui coni di Keller al fine di tracciare i contorni degli oggetti. In particolare, questa metodologia ha consentito di riconoscere perfettamente oggetti disposti oltre i muri nonché di leggere le parole dell'alfabeto.

Entrando un po' di più nei dettagli della notizia, Mostofi ed il suo team hanno utilizzato la teoria geometrica della diffrazione e coni di Keller per definire i contorni degli oggetti e creare, così, delle immagini dettagliate utilizzando i segnali WiFi. Il tutto, quindi, è basato su come le onde radio si propagano e si riflettono appena incontrano gli oggetti. Difatti, quando si incontrano i punti di bordo, le informazioni vengono inviate agli altri punti sfruttando la teoria bayesiana delle probabilità.

Quest'ultimo è passaggio importante visto che può contribuire a migliorare ulteriormente l'immagine. Infine, dopo aver creato l'immagine, è possibile definirla maggiormente utilizzando specifici strumenti di elaborazione e ottimizzazione.

Infine, sempre i ricercatori dell'Università di Santa Barbara hanno dimostrato come il segnale WiFi possa risultare utile anche a riconoscere le lettere dell'alfabeto, anche attraverso i muri. Nello specifico, gli studiosi hanno dimostrato come il loro approccio consenta al WiFi di immaginare e leggere attraverso i muri immaginando i dettagli e leggendo ulteriormente le lettere della parola "BELIEVE" attraverso i muri. 

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