Basta raccomandate: nasce Send, il nuovo sistema di notifiche digitali degli enti pubblici
PagoPA annuncia una nuova piattaforma che consente alla pubblica amministrazione di inviare notifiche digitali con valore legaleDa oggi c'è un nuovo servizio a disposizione della pubblica amministrazione: Send (Servizio Notifiche Digitali). Presentato da PagoPA (ecco come effettuare i pagamenti sulla piattaforma senza commissioni) e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Send è uno strumento di notifiche digitali che consente di scegliere di gestire interamente in digitale - dalla ricezione al pagamento dei relativi importi, se previsto - le notifiche inviate da Comuni ed enti centrali. E a proposito di piattaforme della pubblica amministrazione, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento su IT Wallet.
La piattaforma, annunciata dal Sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica, Alessio Butti, è una tappa fondamentale per realizzare la cosiddetta cittadinanza digitale, e si integra con i sistemi di identità digitale SPID e CIE (sapete come usare la CIE al posto dello SPID?), con la piattaforma dei pagamenti PagoPA e app IO, nonché con la piattaforma Pdnd Interoperabilità e con l'indice nazionale dei domicili digitali Inad.
Ma cosa significa esattamente? In pratica gli enti pubblici che aderiscono alla piattaforma saranno sollevati da tutti gli adempimenti legati al processo di notificazione e garantisce la certezza della reperibilità del destinatario: è la piattaforma stessa, infatti, ad avere l'onere di esperire tutte le attività per il perfezionamento della notifica sin dal momento del deposito dell'atto in digitale.
Il che comporta un notevole risparmio di tempi e costi di gestione. Inoltre, poiché Send è integrata nativamente con l'indice nazionale dei domicili digitali Inad, la sua adozione risparmia agli enti un'ulteriore attività di integrazione dedicata.
Per quanto riguarda i cittadini, dovranno essere solo in possesso di un domicilio digitale, cioè di un indirizzo PEC e averlo registrato nei registri pubblici come Inad (l'indice nazionale dei domicili digitali) o indicato dal destinatario direttamente accedendo a Send con SPID o CIE.
Dal messaggio ricevuto, i cittadino possono accedere online alla piattaforma per leggere la notifica e scaricare i relativi documenti allegati.
Se a il servizio su IO, puoi visualizzare il contenuto direttamente in app: questo equivale alla firma della ricevuta di ritorno di una raccomandata tradizionale e al perfezionamento immediato della notifica.
In alternativa, si può attivare il servizio su App IO che consente non solo di ricevere la notifica ma di visualizzare il contenuto direttamente in app: questo equivale alla firma della ricevuta di ritorno di una raccomandata tradizionale e al perfezionamento immediato della notifica.
A questo punto, si possono pagare contestualmente eventuali importi dovuti grazie all'integrazione con PagoPA. Inoltre gli utenti possono indicare anche un recapito email o un numero di cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a Send, o delegare altre persone, fisiche o giuridiche, a ricevere le notifiche online accedendo a Send con SPID o CIE e inserendo nella sezione Deleghe i dati della persona da delegare.
La nuova piattaforma inoltre assicura piena inclusività anche per chi non è "digitalizzato", in quanto in una prima fare questi cittadini continueranno a ricevere le notifiche dell'intero atto in formato cartaceo, mentre in una seconda fase riceveranno un avviso e potranno ritirare l'atto in migliaia di punti fisici dislocati sull'intero territorio nazionale, comprese le zone più remote.
Oggetto di uno specifico programma del Pnrr, che ha permesso di stanziare 200 milioni di euro per le amministrazioni comunali che intendono adottarlo, al momento sono 4 i Comuni che hanno iniziato a inviare le prime notifiche digitali: Gattinara, Misano Adriatica, Mortara e Verona. Ma la diffusione del servizio sta prendendo piede. Entro fine luglio sono previsti altri 100 enti e l'obiettivo dettato dal Pnrr per il 2023 è arrivare entro fine anno a 800 amministrazioni, tra Comuni ed enti centrali.