Il sito ministeriale per la copertura della fibra non viene aggiornato da 2 anni

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Il sito ministeriale per la copertura della fibra non viene aggiornato da 2 anni

Su questo sito vi aggiorniamo costantemente sull'avanzamento dei lavori del Piano Nazionale Banda Ultralarga, che si pone come obiettivo la copertura di tutto il territorio nazionale in fibra (FTTH o FWA) per superare il divario digitale tra le diverse aree del Paese (ecco come verificare la copertura).

Il progetto, affidato dalla società pubblica Infratel a Open Fiber attraverso i bandi finanziati con i fondi del Pnrr, aveva portato alla creazione di un sito, bandaultralarga.italia.it, che nel 2020 era stato aggiornato per consentire a chiunque di controllare in tempo reale lo stato dei lavori inserendo il proprio indirizzo (sapete come controllare la copertura Iliad?). Ma c'è un problema: i dati sul sito non solo sono aggiornati al 2021, ma in alcuni casi non sono neppure esatti. 

Come riportato infatti da DDay, andando sulla pagina principale del sito, nonostante si legga che i dati sono aggiornati a luglio 2023, se poi si va a controllare gli indirizzi si notano una serie di discrepanze, una su tutte il fatto che ci si riferisca ai dati del 2021:

Il civico ricade in un'area grigia/nera e sarà coperto da un operatore Privato nel corso del 2021 con una rete in fibra ottica (FTTH/FTTB) ed una connessione ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload.

In altri contesti, riguardanti indirizzi già coperti dalla fibra FTTH a 2,5 gigabit/s, viene indicato che non "verranno coperti fino al 2025". Ma non solo, sempre a riguardo di alcuni indirizzi, ne vengono indicati alcuni non solo inesistenti, ma che secondo il sito al 2021 sarebbero stati coperti dalla fibra. È il caso per esempio di un vicolo a Milano che ha solo tre numeri civici, di cui due legati allo stesso palazzo: 1, 3 e 5, in più non coperti dalla fibra (pur essendo in centro a Milano), ma solo da FWA o DSL. Invece il sito BUL indica la copertura in FTTH al civico 8, che non esiste. 

Sempre nella stessa pagina, potrete inoltre vedere che vengono indicati gli operatori disponibili al 2021, mentre il link in fondo che rimanda alla mappa dell'AGCOM è già più utile in quanto offre i dati, al momento in cui scriviamo, aggiornati al 3 luglio 2023 e pubblicati il 19 luglio. Qui potete cliccare su Fisso in alto e inserire il vostro indirizzo, ottenendo in effetti una rappresentazione più consistente con la situazione reale.

In rosso vengono indicate le connessioni tra 2 e 10 Mbit/s, in arancione quelle tra 10 e 30, in giallo quelle tra 30 e 100, in verde chiaro tra 100 e 150, poi un verde un po' più intenso tra 150 e 300 e infine in verde quelle tra 300 Mbit e 2,5 gigabit/s.

Ma torniamo al sito bandaultralarga.italia.it. Nella homepage, scorrendo verso il basso e arrivando all'Avanzamento dei lavori in Italia, si può vedere il grafico delle Tecnologie offerte dagli operatori sia aggiornato al 2022, mentre lo Stato attuale dei lavori nei comuni non indica una data, quindi non sappiamo se si riferisca al 2021 o al 2023. Quello che è più preoccupante, però, è che la Diffusione dei servizi a banda ultra larga a livello nazionale è indicata al 2019. Il che non è molto utile. 

Insomma, sembra che per verificare la copertura della fibra il modo migliore sia affidarsi ai dati dell'AGCOM o di Open Fiber.

O chiedendo agli operai mentre lavorano.

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