
Tutto quello che dovete sapere su Snapdragon Satellite, la tecnologia che potrebbe salvarvi la vita
La connessione satellitare arriva anche sugli smartphone Android grazie a Qualcomm e IridiumSnapdragon Satellite è una delle tecnologie più interessanti in assoluto tra quelle lanciate da Qualcomm durante il MWC 2023. Così come già visto su iPhone, anche gli smartphone Android saranno presto capaci di comunicare via satellite ovunque nel mondo, anche nelle zone non coperte dal segnale delle reti mobili terrestri. Una piccola rivoluzione per il mondo della comunicazione mobile, che però inizierà a piccoli passi nel corso di quest'anno.
Abbiamo assistito ad una presentazione riservata, durante la quale Francesco Grilli (vice president of product management di Qualcomm Technologies) e Greg Pelton (CTO di Iridium) ci hanno spiegato in dettaglio come funzionerà Snapdragon Satellite e quando potremo provarla sui nostri dispositivi.
Cos'è Snapdragon Satellite
La tecnologia Snapdragon Satellite è frutto della collaborazione tra Qualcomm e Iridium, che ha messo a disposizione la sua costellazione di satelliti low-Earth orbiting (LEO) che sfruttano lo spettro L-band. L'infrastruttura promette di essere affidabile, a basso consumo e a bassa latenza, in modo da ottimizzare la connettività satellitare per qualunque tipo di dispositivo.
Ovviamente il focus di Qualcomm sono gli smartphone, che grazie all'infrastruttura Snapdragon Satellite potranno inviare e ricevere messaggi di testo via satellite. Per i primi tempi la funzione sarà riservata solo agli smartphone di fascia premium, quelli dotati di SoC Snapdragon 8 Gen 2 e Gen 3 oppure del nuovo modem Snapdragon X75, ma l'azienda ha già anticipato che il supporto si estenderà a tutte le fasce nel corso degli anni. Non dovrebbe passare troppo tempo prima che la tecnologia Satellite arrivi anche sui dispositivi entry-level, in modo da ampliare al massimo la sua diffusione.
La cosa più importante è che non servirà avere hardware aggiuntivo rispetto a quello già in uso attualmente. Gli smartphone con chip Qualcomm sfrutteranno il modem integrato e le antenne del dispositivo per connettersi alla rete satellitare di Iridium. Insomma, non vi aspettate di vedere prodotti dalle dimensioni più ampie o con strane antenne che spuntano da tutte le parti.
Attenzione però, perché sarà necessario puntare fisicamente lo smartphone verso uno dei satelliti di Iridium per poter stabilire la connessione e ricevere o inviare messaggi. La procedura sarà molto semplice e intuitiva: l'interfaccia sullo schermo dello smartphone guiderà l'utente verso il corretto orientamento, mostrando la posizione del satellite più vicino.
Il sistema funzionerà direttamente col proprio numero di cellulare, dunque anche in questo caso non sarà necessario iscriversi ad altri servizi o usare SIM specifiche. La collaborazione tra Qualcomm, Iridium e gli operatori terrestri permetterà di istradare i messaggi satellitari in modo assolutamente trasparente per l'utente, semplificando di molto l'utilizzo della tecnologia Snapdragon Satellite.
Come funziona
Al momento, Qualcomm ha confermato che per le comunicazioni satellitari si potranno utilizzare solo messaggi di testo. Niente foto e niente video, e ovviamente neanche le chiamate vocali. Ai messaggi di testo sarà legata anche la localizzazione dell'utente, in modo da individuare con precisione la sua posizione sul pianeta.
Grazie al supporto dei principali sistemi di localizzazione satellitare (GPS, Galileo, GLONASS, ecc.) la posizione sarà molto precisa, con un'approssimazione di circa tre metri.
Nella pratica, il sistema dovrebbe funzionare in questo modo. L'utente che vuole inviare un messaggio via satellite dovrà attivare la localizzazione sul proprio smartphone, avviare la connessione al satellite, orientare lo smartphone verso il satellite più vicino e poi inviare il messaggio di testo. Per l'invio saranno necessari uno o due secondi, quindi tempi molto veloci.
Discorso leggermente diverso per la ricezione di un messaggio satellitare. In questo caso, se l'utente non ha una connessione già stabilita col satellite più vicino, riceverà prima un avviso che indicherà che ha un nuovo messaggio satellitare da leggere. A questo punto sarà necessario fare la stessa procedura già spiegata (avviare la connessione, puntare il satellite giusto e attendere la ricezione) per poter leggere il messaggio.
Per fare un paragone, possiamo dire che il meccanismo sarà simile a quello della segreteria telefonica, ch ci avvisa che abbiamo ricevuto un nuovo messaggio e poi tocca a noi accedere alla segreteria per poterlo ascoltare.
Cosa si può fare
La connettività satellitare è particolarmente utile per i casi si emergenza. Grazie a Snapdragon Satellite, sarà possibile inviare messaggi di emergenza in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo ci si trovi. Il messaggio avrà al suo interno la posizione precisa dell'utente, che potrà dunque essere soccorso al più presto in caso di pericolo.
La costellazione di Iridium conta già 66 satelliti in orbita e altri saranno presto lanciati per aumentare ancora la copertura. Inoltre, l'azienda ha già le licenze per operare nella maggior parte dei Paesi del mondo, dunque il sistema è già pronto per essere utilizzato. Al momento ci sono già oltre 2 milioni di utenti che sfruttano la connettività satellitare di Iridium, che potrebbero facilmente diventare centinaia di milioni con l'avvio della tecnologia Snapdragon Satellite.
Stando ai test effettuati sinora, l'affidabilità del collegamento tra smartphone e satelliti Iridium è molto buona, anche meglio delle aspettative. Ciò permetterà sicuramente di aiutare tantissimi utenti Android nelle situazioni di emergenza, che potranno contare su un nuovo metodo di comunicazione per ricevere assistenza.
Da sottolineare anche il lato autonomia, che per le connessioni satellitari non sarà un problema. Quando non si usa la funzione satellitare, non c'è alcun impatto sulla batteria. Il sistema consuma energia solo quando in uso, ed è comunque un consumo molto limitato.
Quando arriverà e quanto costerà
Snapdragon Satellite sarà disponibile a livello commerciale e arriverà su alcuni smartphone selezionati nella seconda parte dell'anno. Francesco Grilli di Qualcomm ha parlato di una data molto vicina, probabilmente settembre 2023.
Il supporto alla connettività satellitare sarà attivato grazie ad un semplice aggiornamento software sugli smartphone compatibili, non bisognerà fare altre modifiche hardware. Come detto all'inizio, i primi a ricevere il supporto saranno gli smartphone premium.
Sono già in corso alcune sperimentazioni con Honor, Motorola, Nothing, OPPO, vivo e Xiaomi, dunque possiamo aspettarci che alcuni dei prodotti di fascia alta di questi marchi saranno pronti per Snapdragon Satellite entro la fine dell'anno.
Per quanto riguarda il prezzo, non ci sono informazioni precise. Qualcomm ha dichiarato che le funzioni relative ai messaggi di emergenza saranno gratuite, con i costi a carico degli operatori o degli OEM. Ma le potenzialità della piattaforma sono molto alte, quindi possiamo aspettarci anche servizi a pagamento nel prossimo futuro.
Quando la tecnologia satellitare sarà abbastanza diffusa, saranno attivate anche altre funzionalità, come le chiamate vocali o l'invio di foto e video. Probabilmente saranno proprio queste le funzioni a pagamento, che potranno essere usate solo con un particolare abbonamento.
Inoltre, Qualcomm stessa potrebbe ampliare ancora di più l'utilizzo delle funzioni satellitari affidandosi ad altri operatori oltre che a Iridium.
Nei progetti dell'azienda esiste già la volontà di supportare le reti 5G Non-Terrestrial Networks (NTN), dunque ci aspettiamo una rapida evoluzione del sistema Snapdragon Satellite nel corso dei prossimi anni.