Ufficiale il ddl anti-pirateria: tempi duri per IPTV e pezzotto
Il Senato ha approvato all'unanimità il ddl anti-pirateria. Il provvedimento, che aveva già ottenuto il via libera della Camera, contiene misure che puntano a prevenire ed a reprimere la diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto d'autore.
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In particolare, il disegno di legge introduce una nuova fattispecie penale: "è punita con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 2.582€ a 15.493€ la fissazione - per uso non personale e a fini di lucro - su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un'opera cinematografica, audiovisiva o editoriale, nonché la riproduzione, l'esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita". In pratica, gli autori di riproduzioni illegali rischiano non solo una multa salata, ma anche la reclusione.
Inoltre, questo disegno di legge, oltre ad attribuire all'Agcom il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l'accesso ai contenuti illeciti (dunque oscurare i siti pirata entro mezz'ora), prevede campagne di comunicazione e sensibilizzazione nonché l'introduzione dell'educazione alla cittadinanza digitale.
Non manca, poi, l'adeguamento del regolamento in materia di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica e la convocazione di un tavolo tecnico con gli operatori da parte Agcom e Acn. Infine, è stato previsto un incremento di 10 unità della pianta organica dell'Agcom proprio in vista di questo nuovo ddl anti-pirateria.
Dunque, è stato fatto un ulteriore passo in avanti per contrastare il fenomeno della pirateria che, secondo il deputato Federico Mollicone, primo firmatario del provvedimento e presidente della Commissione cultura ed editoria della Camera, causa in termini di Pil danni per oltre 700 milioni di euro e mancati introiti fiscali per 319 milioni di euro.