L'Unione europea vuole introdurre la patente di guida digitale

Vito Laminafra
Vito Laminafra
L'Unione europea vuole introdurre la patente di guida digitale

Si parla già da un po' di documenti digitali: i sistemi operativi mobile più diffusi, ovvero Android e iOS, includono già app che fungono da portafoglio per carte d'imbarco, tessere fedeltà o biglietti dei mezzi pubblici, per cui la digitalizzazione dei classici documenti d'identità sembra essere il naturale passo successivo. LEGGI ANCHE: Processo Penale Telematico: guida al deposito degli atti.

In realtà, sia Google che Apple hanno già provato a fare qualcosa in questo senso: BigG ha annunciato la possibilità di salvare alcuni documenti su Google Wallet con opportune limitazioni (ne abbiamo parlato qui), mentre l'azienda di Cupertino ha introdotto già con iOS 15 la possibilità di salvare la patente di guida e la carta d'identità su Wallet solo in alcuni Stati USA.

Adesso però sembra che anche l'Unione europea voglia muoversi verso la digitalizzazione dei documenti e, in particolare della patente di guida: tra le tante novità proposte dalla Commissione europea circa un aggiornamento delle norme di sicurezza stradale, troviamo proprio un piano per l'introduzione della patente "all digital".

Nei documenti, si legge che la nuova patente digitale sarà ovviamente molto più facile da sostituire o da rinnovare, visto che non sarà necessario attendere la "stampa" di un nuovo documento ma basterà semplicemente aggiornare il documento virtuale, e inoltre sarà molto più semplice aggiornare la patente dopo aver conseguito una nuova categoria.

Grazie alla patente digitale, sarà decisamente più semplice per gli Stati membri dell'Unione verificare il documento e tutte le informazioni in esso contenute durante un controllo di routine. Proprio riguardo ciò, la Commissione ha anche proposto di rendere pubblici per tutti gli Stati membri i registri nazionali delle patenti di guida.

Le altre proposte, non legate esattamente al mondo della tecnologia, includono regole più restrittive per i neopatentati e pene più severe per chi guida in stato d'ebbrezza, possibilità di sostenere l'esame già a 17 anni (con la possibilità di guidare soli ovviamente solo dopo aver compiuto 18 anni) e una valutazione medica più accurata.