Il Wi-Fi 7 è finalmente ufficiale: spingerà l'adozione della realtà aumentata
È da più di un anno che conosciamo il nuovo standard Wi-Fi 7, e se già da qualche mese sono arrivati sul mercato i primi router, telefoni e PC a supportarlo, la Wi-Fi Alliance non lo aveva ancora lanciato ufficialmente.
Ora però l'attesa finita, e il protocollo per le connessioni di prossima generazione è tra noi: scopriamo le specifiche, i casi d'uso e i dispositivi supportati, ma non prima di ricordarvi il nostro approfondimento dedicato, in cui potete scoprire in maniera più dettagliata caratteristiche e differenze con il precedente standard Wi-Fi 6E.
Partiamo dalle funzionalità del Wi-Fi 7, che includono i canali ultra-wide a 320 MHz (almeno nei Paesi che rendono disponibile la banda a 6 GHz), il doppio dei canali attuali e in grado quindi di facilitare velocità multigigabit e throughput migliori.
Un'altra caratteristica è l'inedita tecnologia Multi-Link Operation (MLO), che consente ai dispositivi di trasmettere e ricevere dati contemporaneamente su più collegamenti per aumentare il throughput, ridurre la latenza e migliorare l'affidabilità
Il QAM (Quadrature Amplitude Modulation) aumenta di quattro volte, passando da 1024-QAM del Wi-Fi 6 al QAM 4K (4096-QAM), il che consente di aumentare la velocità di trasmissione del 20% in quanto aumenta la densità dei dati nelle frequenze.
Questa soluzione consente anche di introdurre una tecnica chiamata Multi-User Resource Unit (MRU) a una singola stazione (STA) che evita le interferenze tramite la perforazione selettiva (preamble puncturing) di porzioni sovrapposte dello spettro per consentire ai dati di fluire solo su frequenze prive di interferenze.
Il Wi-Fi 7 include anche un Accesso uplink attivato, che ottimizza l'accesso uplink attivato definito da Wi-Fi 6 per accogliere flussi sensibili alla latenza e soddisfare i requisiti QoS (Quality of Service).
Infine il nuovo standard comprende 512 Block-ack compressi (un meccanismo che consente di trasmettere più frame di dati in successione), il che aumenta l'efficienza del canale e introduce una soluzione per i Servizi di comunicazione per la preparazione alle emergenze (EPCS) che consente di fornire un servizio di sicurezza nazionale e preparazione alle emergenze (NSEP) senza soluzione di continuità mantenendo la priorità e la qualità del servizio nelle reti di accesso Wi-Fi.
La Wi-Fi Alliance dichiara che i casi d'uso più impattati dalla nuova tecnologia saranno le soluzioni dedicate a realtà virtuale (VR), aumentata (AR) e estesa (XR) multiutente, la formazione 3D immersiva, i videogiochi, l'IoT industriale, il settore dell'automotive e, non da ultimo, anche il lavoro ibrido.
Ma quali sono i dispositivi che supportano il Wi-Fi 7 al momento? Negli scorsi mesi abbiamo già visto una serie di prodotti uscire sul mercato, come il nuovo router Eero Max 7 che abbiamo recensito a dicembre, ma la lista è ampissima.
Per quanto riguarda i SoC per dispositivi mobili, MediaTek Dimensity 9200, 9300, Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, Snapdragon 8 Gen 3, Snapdragon XR2+ Gen 2 e altri chip sono Wi-Fi 7-ready, e aziende tra cui Broadcom, CommScope RUCKUS Networks, Intel, MaxLinear, MediaTek e Qualcomm hanno già lanciato prodotti certificati Wi-Fi 7.
Secondo la Wi-Fi Alliance, infatti, smartphone, PC, tablet e punti di accesso (AP) saranno i primi dispositivi ad adottare il Wi-Fi 7, ma in futuro si prevede che i prodotti dedicati alla realtà virtuale e aumentata, grazie alla nuova tecnologia, guadagneranno sempre più importanza nel mercato.