Vodafone e TIM uniscono le antenne per il 5G

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Vodafone e TIM uniscono le antenne per il 5G

Come anticipato nelle scorse settimane è diventato ufficiale l'accordo fra TIM, INWIT e Vodafone per unire le antenne e tutte l'infrastruttura di rete in tutta Italia, velocizzando lo sviluppo del 5G. L'accordo prevede la condivisione delle strutture passive (i tralicci) e delle strutture attive (le antenne vere e proprie) in tutta Italia.

Per la precisione saranno INWIT (l'azienda controllata da TIM per le antenne) e la nuova Vodafone Towers a lavorare in modo congiunto. La divisione sarà fatta per regioni: 10 regioni saranno gestite da Vodafone e 10 da TIM, in modo da concentrare gli sforzi e creando così la seconda azienda più grande d'Europa per gestione delle antenne. L'esempio fatto è stato quello del controllo delle antenne in Piemonte da parte di TIM e in Lombardia da parte di Vodafone. Gli utenti TIM e Vodafone non noteranno però differenze, non trattandosi quindi di roaming, ma semplicemente di gestione dell'infrastruttura.

Questa unione delle antenne è ovviamente a vantaggio di entrambe le aziende che dovranno quindi così gestire solo il 50% della propria rete e che potranno reinvestire quanto risparmiato nella creazione di servizi per il 5G. Ora è il turno degli enti regolatori e dell'antitrust per approvare questa unione.

Alcuni dettagli interessanti: anche la gestione della fibra fino all'antenna sarà divisa fra i due operatori. Per ogni regione verranno liberate alcune antenne che diventano inutili al fine ultimo dell'operazione. Tutti i clienti godranno di questa unione, visto che verranno mantenute le antenne migliori, come posizionamento e come potenza.

TIM E VODAFONE FIRMANO GLI ACCORDI  PER LA CONDIVISIONE DELLA RETE MOBILE

NASCE LA PIU’ GRANDE TOWER COMPANY IN ITALIA

TIM e Vodafone annunciano la firma degli accordi relativi alla condivisione della componente attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi della rete 4G e all’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive

Le due società coopereranno per adeguare le rispettive reti di trasmissione in fibra per il backhauling mobile

Gli accordi siglati renderanno possibile una più efficiente implementazione del 5G in Italia con una copertura geografica più ampia e una sensibile riduzione dei costi con sinergie attese per Vodafone e TIM pari a oltre 800 milioni ciascuno nei prossimi 10 anni, a cui si aggiunge un beneficio atteso in termini di Ebitda per la nuova INWIT di oltre 200 milioni di euro al 2026, grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità

TIM e Vodafone integreranno le rispettive infrastrutture passive di rete in INWIT, dando vita alla più grande Towerco italiana e la seconda in Europa con oltre 22.000 torri

TIM e Vodafone controlleranno congiuntamente la nuova INWIT con una partecipazione paritetica nel suo capitale pari al 37,5% ciascuna, con la possibilità di ridurla nel tempo fino al 25%

Vodafone utilizzerà i proventi generati dalla transazione per ridurre il debito

Grazie a questa operazione il debito di TIM è atteso si riduca nel tempo di oltre 1,4 miliardi di euro

L’operazione sarà perfezionata una volta ottenute le autorizzazioni necessarie

Roma, 26 luglio 2019

Facendo seguito a quanto comunicato lo scorso 21 febbraio 2019, TIM e Vodafone hanno firmato oggi gli accordi relativi all’estensione del vigente accordo di condivisione delle infrastrutture passive con INWIT e per la condivisione della componente attiva della rete mobile.

In merito al progetto di condivisione delle componenti attive della rete, TIM e Vodafone svilupperanno congiuntamente l’infrastruttura 5G per una più efficiente implementazione della nuova tecnologia su un’area geografica più ampia e ad un costo inferiore.

Per Vodafone l’accordo comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti derivanti dalle sinergie di INWIT. Vodafone riceverà altresì un corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per ridurre il debito.

Per TIM l’effetto finanziario delle sinergie attese sarà dell’ordine di oltre 800 milioni di euro che si aggiungono alle sinergie stimate per la nuova INWIT in termini di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità mentre l’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.
Questa operazione consentirà di ridurre sensibilmente il gap di sviluppo tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese e permetterà di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative per le imprese.

Le due società individueranno le migliori modalità tecniche e commerciali per l’installazione congiunta dei propri apparati attivi 5G con esclusione delle grandi città, assicurando una più ampia e capillare diffusione della nuova tecnologia sul territorio nazionale. Entrambe le società manterranno una gestione separata della propria dotazione di frequenze e il controllo della qualità e funzionalità della propria rete, garantendo la flessibilità necessaria per innovare e competere sul mercato per soddisfare i bisogni dei rispettivi clienti.

TIM e Vodafone condivideranno anche gli apparati attivi delle rispettive reti 4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G. Inoltre, Vodafone e TIM adegueranno le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità ("Fiber-to-the-Site" o “backhauling”), per trarre pieno vantaggio dalle caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa latenza, consentendo maggiori economie di scala.

In parallelo le due società estenderanno l’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture passive di rete, dagli attuali 10.000 siti a una copertura su base nazionale, con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo della tecnologia 5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali.

L’accordo prevede altresì un’operazione societaria articolata in più fasi, finalizzata al consolidamento delle infrastrutture passive di rete di Vodafone in INWIT che diventerà così la più grande Towerco italiana con un portafoglio di oltre 22.000 torri distribuite sull’intero territorio nazionale, e la seconda a livello europeo.

Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società che successivamente sarà incorporata in INWIT. Prima della fusione, INWIT acquisterà una quota della nuova società in modo che le azioni che Vodafone riceverà con la fusione portino Vodafone e TIM ad avere la stessa partecipazione del 37,5% nel capitale di INWIT e pari diritti di governance, controllando congiuntamente INWIT mediante la stipula di un patto parasociale.

Le parti sottoscriveranno un accordo di lock-up triennale delle rispettive partecipazioni e valuteranno una riduzione della loro partecipazione sino al 25% ciascuna.

Attualmente INWIT è soggetta a direzione e coordinamento di TIM. Dopo la fusione, Vodafone e TIM non eserciteranno alcuna direzione e coordinamento su INWIT e controlleranno congiuntamente la società.

L’operazione è soggetta all’approvazione in assemblea da parte degli azionisti di minoranza di INWIT (c.d. procedura di “white wash”) e dunque non prevede offerta pubblica di acquisto sulle azioni di INWIT. Inoltre, l’operazione non comporta il recesso per gli azionisti della società.

L’operazione complessiva sarà perfezionata una volta ottenute le autorizzazioni necessarie.

Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, ha commentato: “La conclusione di questa operazione è fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale e tecnologico del Paese e permetterà di accelerare ulteriormente l’introduzione del 5G, che già vede l’Italia tra gli Stati più avanzati nella sperimentazione di questa nuova tecnologia. Grazie a quella che da oggi diventa la prima Tower Company italiana, saremo in grado di offrire alle famiglie e alle imprese un accesso privilegiato alla rivoluzione tecnologica appena iniziata. INWIT supporterà così lo sviluppo economico e industriale del Paese che sarà in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla nuova economia digitale”.

Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia, ha commentato: ‘”Questo accordo consente di accelerare la strategia di sviluppo del 5G a beneficio dei nostri clienti e dell’intera comunità. Il 5G rappresenta una infrastruttura chiave per la modernizzazione del Paese. Una piattaforma tecnologica che apre la strada a una nuova era di servizi che renderanno più efficienti i modelli di business e miglioreranno la produttività di tutte le filiere, creando i presupposti per una economia digitale più competitiva. Il modello di condivisione valorizza i vantaggi del 5G e allo stesso tempo riduce l'impatto sull'ambiente e i costi di implementazione, consentendo maggiori investimenti in servizi per i clienti”.

Advisor dell’operazione sono stati Banca IMI, Bank of America Merrill Lynch e Goldman Sachs in qualità di consulenti finanziari di TIM; Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in qualità di consulente legale di TIM; UBS in qualità di consulente finanziario di Vodafone e NCTM di consulente legale di Vodafone.