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Dungeons & Dragons - L'Oscurità oltre Stregolumen: non è la solita avventura di sempre, il che è un bene!

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Dungeons & Dragons L'Oscurità oltre Stregolumen

Dopo aver dedicato spazio a Dungeons & Dragons: La Maledizione di Strahd, forse una delle migliori avventure per D&D che possiate accaparrarvi al momento, ci dedichiamo oggi a un altro manuale che mira sempre a offrire ai giocatori e al loro Dungeon Master un'esperienza di gioca alquanto particolare. Stiamo parlando di Dungeons & Dragons - L'Oscurità oltre Stregolumen, una delle nuovissime espansioni per i manuali base che vi accompagnerà per mano in un'ambientazione davvero atipica. Prima di lanciarvi nell'approfondimento a essa dedicato, vi ricordo anche di dare un'occhiata ai nostri contenuti relativi rispettivamente al nuovo Set Introduttivo, pensato per chi si avvicina per la prima volta all'universo di D&D, e quello dedicato ai 3 manuali base, necessari per poter affrontare L'Oscurità oltre Stregolumen.

Un po' di storia

L'Oscurità oltre Stregolumen è un'avventura atipica già a partire dall'ambientazione. Il manuale ci proietterà nella Fiera di Stregolumen, un vero e proprio luna park con attrazioni mai viste prima e abitanti provenienti dalla Selva Fatata, anche conosciuto come il Piano delle Fate.

Il bello è che non c'è un setting vero e proprio: la Fiera si sposta per i vari piani materiali, apparendo magicamente ogni 8 anni nelle location e nei piani di esistenza più disparati. Di conseguenza l'avventura può essere ambientata ovunque: sarà sufficiente fornire un aggancio iniziale, che può arrivare anche da avventure precedenti a cui avete preso parte come gruppo o che avete creato nei panni di un Dungeon Master, e far apparire per magia la Fiera di Stregolumen. Potreste anche usare l'avventura del Set Introduttivo, in modo da riutilizzare gli stessi personaggi e continuare a fare pratica insieme ai giocatori.

Ma perché i giocatori dovrebbero avventurarsi in un posto del genere? Il manuale è pensato anche per offrirvi due ottimi spunti per l'inizio dell'avventura. Vista l'ambientazione fiabesca e l'introduzione al tutto ambientata in un luna park sopra le righe abitato da esseri fatati, potrebbe essere difficile immaginarsi come i personaggi di un party D&D si siano ritrovati a doversi recare proprio lì.

Si potrà quindi scegliere due inizi: Oggetti Smarriti, che scava addirittura nell'infanzia dei personaggi per offrire un solido collegamento con gli eventi raccontati nel libro, o La Missione del Warlock, uno spunto di stampo più classico sotto forma di classica missione a cui i nostri avventurieri vorranno prendere parte con la promessa di tesori e altri oggetti preziosi.

Senza spoilerare ulteriormente gli eventi ospitati nel libro, ecco la descrizione ufficiale dell'avventura pubblicata da Wizards of the Coast Italia:

Una volta ogni otto anni, la mirabolante Fiera di Stregolumen atterra nel tuo mondo per donare gioia a un insediamento dopo l'altro. I suoi proprietari, il Signor Strego e il Signor Lumen, conoscono tutti i trucchi per uno spettacolo memorabile. Ma c'è molto altro da scoprire!

La fiera è la porta che conduce a un fantastico dominio della Selva Fatata, ben diverso da qualsiasi altro luogo sul Piano Materiale. Tuttavia, questo regno ha subito i maltrattamenti del tempo e il futuro riserva giorni bui.

L'unica speranza è che qualcuno riesca a sventare i malvagi piani della Congrega della Clessidra.

Perché è diversa dal solito

Fin qui, tralasciando l'ambientazione, si potrebbe pensare di trovarsi di fronte a una classica avventura per D&D. In realtà, a differenza ad esempio della già citata La Maledizione di Strahd, ci troviamo di fronte a un'esperienza molto più riflessiva e, per certi versi, anche più ruolistica. È il manuale stesso a farcelo intuire, dicendoci espressamente che i personaggi potranno raggiungere i propri obiettivi senza fare ricorso alla violenza. Sì, avete capito bene: tutta l'avventura può essere giocata senza menare le mani! Un dettaglio non da poco: combattimenti e mostri sono all'ordine del giorno in Dungeons & Dragons, e l'idea di affrontare qualcosa che richieda di spremere le meningi invece di aver fortuna con i dadi ed esperienza nella costruzione di personaggi pensati per combattere è particolarmente intrigante. Certo, nulla vieta di combattere, e il libro è ricco di riferimenti ai personaggi non giocanti e alle loro caratteristiche, ma non è detto che combattere e vincere si traduca in un vantaggio per i protagonisti.

Il libro prevede vari premi in punti esperienza, o addirittura direttamente passaggi di livello immediati, in caso di raggiungimento di traguardi specifici, alleviando anche l'ansia da punti esperienza che potrebbe caratterizzare esperienze diverse da questa.

Otto e tre sono i numeri ricorrenti di questa avventura. Il libro vi sfida a trovare tutti i riferimenti, e anche a inventarne di nuovi da proporre ai giocatori. Chissà che qualcuno al tavolo non ne realizzi l'importanza strada facendo!

Se volete quindi proporre qualcosa di nuovo al gruppo, o se volete giocare un'avventura diversa dal solito adatta anche a chi non mastica troppo combattimenti, iniziative, schieramenti in battaglia e altri rudimenti delle battaglie, proprio L'Oscurità oltre Stregolumen potrebbe essere il punto di partenza adatto. Il fatto che ci sia tanto da raccontare e soprattutto personaggi da interpretare in modo diverso dal solito (non i soliti cattivoni crudeli e mostruosi) può anche servire come avventura formativa per i Dungeon Master, che si troveranno costretti a recitare, sperimentare e improvvisare. E per calarvi e far calare i giocatori ancora di più nel contesto, il libro introduce anche due nuove razze, le Fate e i Leporidion, e delle storie di origine per personaggi nuovi di zecca, tutte legate a doppio filo alla Fiera stessa e al Piano delle Fate.

Per donargli ulteriore caratterizzazione, ci sono anche delle tabelle casuali che permettono di assegnare ai personaggi tratti caratteriali, ideali, legami e difetti.

A chi è dedicato

Dungeons & Dragons: L'Oscurità oltre Stregolumen è un manuale dedicato ai Dungeon Master. I giocatori possono senza dubbio trarre ispirazione dal manuale per i loro personaggi e il loro background, ma tralasciando questa sezione presente nel capitolo introduttivo, nelle loro mani il resto è completamente inutile. Il Master invece potrà sfruttare il manuale per strutturare anche ben più di un'avventura, vista la mole di materiale ospitata nelle 250 pagine che compongono il libro. A differenza de La Maledizione di Strahd, questa nuova avventura non indica espressamente il numero di giocatori che dovrebbero partecipare. Ovvio che se riuscite a riunire 4 o più giocatori il divertimento si fa potenzialmente maggiore, ma nulla vieta di goderselo in 3, un Dungeon Master e 2 giocatori. E a riconferma del fatto che manuali del genere possono rappresentare un ottimo punto di partenza per le prime esperienze dei Master, il livello dei giocatori può partire proprio dal primo.

Al termine del tutto, i giocatori potranno arrivare al livello 8. Anche in questo caso nulla vieta di riadattare l'avventura per livelli più alti e rendere il tutto più difficile.

Come già accennato, ricordatevi che sono assolutamente necessari i manuali base. Ad esempio mostri e creature che appariranno nell'avventura, tranne rare eccezioni, sono descritti e regolamentati all'interno del Manuale dei Mostri.

Consigliato quindi? Sì, sia a chi cerca qualcosa di diverso dal solito, sia ai Dungeon Master che sono alla ricerca di ispirazione. Come vi dissi parlandovi dei manuali base, è possibilissimo che un Master sia bravissimo nel raccontare, nell'interpretare, nel gestire i giocatori e nel ricordarsi le regole, ma che sia alquanto negato per la creazione di storie originali e ben strutturate. Ed è qui che entrano in gioco manuali come questo.

Come è strutturato

Anche in questo caso è bene non aspettarsi un libro game interattivo. L'Oscurità oltre Stregolumen, così come il precedente libro di cui vi ho parlato, richiederà un bel po' di lavoro da parte del Dungeon Master.

Se non altro questo manuale richiede un certo ordine nell'approccio agli eventi, nel senso che i giocatori saranno costretti ad affrontare la Fiera nella sua interezza (o quasi) prima di poter scovare il passaggio che li porterà nel così detto dominio di Prismeer nella Selva Fatata. Tutto il primo capitolo è dedicato proprio alla Fiera di Stregolumen. I capitoli successivi, il 2, il 3 e il 4, sono invece dedicati alle tre parti che compongono il dominio di Prismeer: Quivi, Ivi e Altrove. Si arriverà infine al Palazzo dei Desideri reconditi, la destinazione finale del gruppo di avventurieri.

Ogni capitolo e ogni sezione che lo compone è arricchito da testi già pronti che il Dungeon Master può leggere ai suoi giocatori. Si tratta di storie relative ad esempio alle attrazioni della fiera, alle stranezze che incontrerete nella Selva Fatata, e anche dialoghi con i principali personaggi non giocanti che si incontreranno.

Oltre ai box pronti da leggere e alle tante illustrazioni di personaggi e attrazioni, anche questo libro di avventure offre diverse mappe. In fondo al libro c'è una bella super mappa ripiegata da strappare tirandola delicatamente a sé. A tal proposito, vi consiglio di equipaggiarvi con un paio di forbici e seguire la parte tratteggiata in modo da facilitarne il distacco. Se non fate così rischiate di rovinare i bordi della cartina. La parte frontale di questa mappa rappresenta proprio la Fiera di Stregolumen, mentre il retro rappresenta il Dominio di Prismeer e le sue tre regioni. La mappa di Prismeer però non è l'unico materiale su cui fare riferimento: le location principali qui rappresentate vantano altri approfondimenti dedicati lungo il libro.

Per farvi capire le dimensioni delle regioni di cui vi sto parlando, se guardate la mappa di Prismeer nella gallery qui sopra e cercate la voce Declino, verrebbe da pensare che si tratti di una piccola location magari anche insignificante.

Sfogliando il libro però si trova la mappa di Declino, e si scopre che la realtà dei fatti è ben diversa:

Ora, sull'uso delle mappe non concordo del tutto da quanto suggerito dai manuali. Anche L'Oscurità oltre Stregolumen consiglia ai Dungeon Master di non mostrare le mappe direttamente ai giocatori. Anzi, il suggerimento è quello di replicare solo piccole parti di queste mappe e solo in casi particolari. La scelta comunque spetta al Master: come vi suggerii nell'articolo dedicato all'avventura di Strahd, la mappa può essere il premio di una missione secondaria specifica, o anche un fortuito ritrovamento nel caso i giocatori si mettano a curiosare in forzieri e mobili. Secondo me le mappe, vista anche la cura con cui sono realizzate, possono essere utili per aumentare il grado di immersione dei giocatori. Potreste ad esempio pensare di fare fotocopie da utilizzare via via, e magari anche di realizzare copie delle stesse mappe con sezioni coperte da svelare solo via via che i giocatori procedono con l'esplorazione.

Occhio anche alle Appendici in fondo al libro, più preziose che mai. Ce ne sono cinque:

  • Oggetti magici: un elenco di oggetti magici che i giocatori potranno scovare (se il Master glielo permetterà) durante le loro scorribande. Tornano utili anche per organizzare nuove avventure non per forza riconducibili a Stregolumen.
  • Le fazioni: descrive tre fazioni che incontriamo in questo setting. Oltre a descriverle, propone le principali schede personaggio di mostri e PNG che incontriamo nell'avventura.
  • Creature: un'altra sezione molto utile anche al di fuori del contesto di Stregolumen, con mostri inediti quali le bambole viventi, i campestri e il jabberwock.
  • Carte per l'interpretazione: delle carte con dettagli extra sui personaggi che dovrà interpretare il Dungeon Master. Ci sono gli allineamenti, i tratti caratteriali, gli ideali, i legami e i difetti, tutte caratteristiche di cui il Master può fare tesoro per organizzare al meglio l'avventura.
  • Battute di Angoscenico: una serie di battute da utilizzare in un punto specifico dell'avventura.

Prezzo e acquisto

Anche il prezzo di listino di questo manuale ammonta a 39,99€.

C'è un solo problema: al momento la versione italiana su Amazon non si trova facilmente (il link è rotto), ma se non altro c'è la versione in inglese disponibile anche a prezzo scontato. La versione in lingua originale è disponibile già da diverso tempo, mentre quella italiana è sbarcata sugli store solo a fine febbraio. Comunque, nel caso voleste risparmiare optando per la versione in inglese, questo è il commento di un vecchio acquirente: "Sarebbe spettacolare in italiano, ma è organizzato talmente bene che è facile capirlo anche in inglese".

Altrimenti potete dare un'occhiata anche a eBay o altri store affidabili di vostra conoscenza specializzati in questo genere di prodotti.

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