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Gli UFO esistono? Cosa davvero sa il Pentagono

SmartWorld team
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Gli UFO esistono? Cosa davvero sa il Pentagono

Da sempre, rivolgendo lo sguardo verso il cielo, l’essere umano si è chiesto se esistano altre forme di vita in un Universo così ampio. Una questione affascinante, ricca di incognite e spunti di riflessione. Memorabile è stato l’adattamento radiofonico di Orson Welles: in quell’occasione, il regista (allora ventitreenne) spaventò, stupì e meravigliò molti americani, convinti che gli alieni fossero finalmente arrivati sulla Terra. Numerosi sono i film dedicati a ipotetiche forme di vita extraterrestri: da E.T. l'extra-terrestre ad Alien. Nel 2021 non abbiamo ancora una risposta definitiva al fatidico quesito: siamo soli nell’Universo? Durante il mese di giugno del 2021 è arrivato l’atteso rapporto del Pentagono sugli UFO.

Qual è stato il risultato di queste indagini? I funzionari dell'intelligence statunitense non hanno offerto una risposta definitiva: non è possibile stabilire con esattezza la natura di quegli avvistamenti.

Il rapporto del Pentagono sugli UFO: esistono gli alieni?

Il Pentagono (il nome deriva dal quartier generale) è il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America, che controlla le Forze armate statunitensi.

L’articolazione del governo federale degli Stati Uniti d'America ha recentemente diffuso un rapporto sugli UFO (“Unidentified Flying Object”, “oggetto volante non identificato”) o UAP (“unidentified aerial phenomena”, “fenomeni aerei non identificati”). Questa analisi dettagliata è stata curata da:

  • Office of Naval Intelligence;
  • Unidentified Aerial Phenomena Task Force;
  • FBI.

Sono stati esaminati ben 144 episodi dal 2004: gli avvistamenti sono stati presi seriamente in considerazione. 143 di questi sono stati classificati come “fenomeni aerei non identificati”. Il primo episodio, risalente al 2004, vede come testimoni due piloti che, secondo quanto dichiarato, si sarebbero trovati davanti a un misterioso oggetto volante di colore bianco. Le caratteristiche che accomunano molti avvistamenti sono i bruschi cambi di velocità, direzione e la “capacità” di sparire.

Non esistono tuttavia prove che questi fenomeni analizzati riguardino dei possibili incontri con creature extraterrestri. Anche in assenza di prove, questa teoria non può neanche essere del tutto scartata. Scopriamo ora i pareri di due esperti:

  • Luis Elizondo, l’ex direttore dell’Advanced Aerospace Threat Identification Program, ha dichiarato, durante una recente intervista, che quella tecnologia potrebbe essere di origine extraterrestre, essendo “centinaia di anni avanti a noi”.
  • Mick West, un divulgatore scientifico, non è d’accordo con questa ipotesi. Secondo lui, infatti, i video ripresi dagli aerei della Marina rendono questi episodi più interessanti di quanto in realtà non siano. Potrebbero quindi trattarsi, semplicemente, di aerei lontani.

Due punti di vista totalmente agli antipodi.

Questa divisione rende molto interessante la vicenda: esistono decine di ipotesi e teorie, ma per il momento è difficile poterle provare o smentire.

Le altre ipotesi

L’ipotesi aliena è quella che maggiormente affascina: veicoli progettati da altre forme di vita intelligenti nell'Universo. Per il momento, non si può affermare che i 144 episodi analizzati riguardino gli alieni. Esistono tuttavia altre ipotesi che devono necessariamente essere prese in considerazione, per avere un’idea più chiara riguardo a questo rapporto.

Le analisi escluderebbero che gli oggetti “non identificati” siano stati creati dal Governo americano. Potrebbero quindi trattarsi di tecnologie umane top secret, sconosciute perfino alle agenzie governative statunitensi. In questo caso: chi potrebbe possedere le risorse per progettare questi “oggetti”?

Gli “UFO” o “UAP” potrebbero essere delle tecnologie sperimentali. Le superpotenze che potrebbero avere accesso a queste tecnologie sono potenzialmente tre: Stati Uniti d’America, Russia e Cina. Questi ipotetici veicoli dovrebbero raggiungere una velocità molto elevata (nettamente superiore rispetto alla velocità del suono).

I fenomeni sono stati presi così seriamente in considerazione (tanto da organizzare, nel 2017, la “Unidentified, Aerial Phenomena Task Force”) anche perché esiste il rischio che possano trattarsi di tecnologie militari progettate da nemici.

Infine, non si può assolutamente escludere che questi avvistamenti siano esclusivamente dei fenomeni atmosferici che, magari dopo essere stati “catturati” dagli strumenti, creano dei bizzarri abbagli. Questa sarebbe certamente l’ipotesi meno intrigante, ma – anche in questo caso – non può essere esclusa a priori.

Quando sono iniziate le indagini?

Nel 2017 è stata confermata l’esistenza dell’Advanced Aerospace Threat Identification Program (nato nel 2007 e terminato nel 2012). Nel 2020, il “Senate Intelligence Committee” ha annunciato l’esistenza dell’Unidentified Aerial Phenomena Task Force. La squadra ha il compito di rilevare, analizzare e catalogare gli UAP, così da capire se si tratta o meno di possibili minacce per la sicurezza nazionale.

Durante il mese di dicembre del 2020, il Pentagono è stato incaricato di produrre un rapporto dettagliato dedicato interamente a questi strani fenomeni.

Il documento, pur essendo “inconcludente” (non offrendo nessuna risposta definitiva), è stato diffuso durante il mese di giugno del 2021.

Anche se non sono state proposte delle risposte definitive, il governo americano ha ammesso pubblicamente l’esistenza di questi fenomeni (UAP). Non ci resta che attendere e scoprire se questo rapporto sarà seguito da altre indagini.