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Recensione Ghostbusters: Legacy: uno splendido fanservice

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Recensione Ghostbusters: Legacy: uno splendido fanservice

Provateci pure a non canticchiare Ghostbusters, quando nei titoli di coda di Ghostbusters: Legacy parte la storica colonna sonora della saga: non riuscerete a resistere.

Who you gonna call? Ghostbusters!

Provateci, a non emozionarvi nemmeno un po' quando viene svelata la Ecto-1, o a non provare un un brivido nostalgico nel vedere in funzione le trappole e gli zaini protonici che ci avevano conquistato vent'anni fa.

Nonostante i due film originali siano più vecchi di me, come tutti i non-più-giovanissimi nerd, con i Ghostbusters ci sono cresciuto. È praticamente impossibile non avere ricordi legati agli Acchiappafantasmi per chi è stato giovane negli anni '80 e '90.

E i produttori di Ghostbusters: Legacy questo lo sanno benissimo: l'intero film è un lungo, trito, meraviglioso fanservice. E se la pellicola vi piacerà o meno, dipende in buona parte dall'idea che avete di fanservice: è giusto accontentare i fan, dar loro quello che vogliono anche a costo di risultare melensi, oppure è meglio osare, scardinare gli schermi e rischiare un clamoroso flop?

In questo senso, Ghostbusters: Legacy è un film che non rischia molto: c'è davvero tutto quello che potete ricordare dei vecchi Ghostbusters.

E anche nelle novità, come ad esempio il nuovo cast di giovanissimi, Sony scommette su una certezza come Finn Wolfhard, ossia Mike di Stranger Things, probabilmente la produzione recente che più di tutte urla citazionismo anni '80.

A proposito di cast, menzione d'onore per Mckenna Grace (Phoebe), la cui interpretazione risulta credibile e spicca su tutti. Phoebe è decisa, riflessiva, a tratti quasi austera: una vera Spengler.

C'è di buono che Ghosbusters: Legacy sembra proprio un film fatto col cuore, e si vede. All'inizio della proizione, in un breve spezzone il regista Jason Reitman racconta di aver lavorato tutto il tempo con suo padre, Ivan Reitman, produttore e regista dei due film dell'84 e '89, nonché produttore di ques'ultimo capitolo.

Guardando il film, si percepisce tutto l'onore e l'onere di dover mantenere alta la bandiera dei Ghosbusters, provando a tirar fuori un film che introduca le nuove generazioni al franchise, ma tenendo ben saldi i vecchi appassionati, che probabilmente saranno quelli che accompagneranno le nuove generazioni al cinema.

E quindi viva gli effetti speciali un po' retrò, con quella spettacolare estetica un po' posticcia che ti fa sentire a casa, viva le citazioni e le battute prese pari pari dai vecchi film, viva il cast originale e il buon cuore del progetto, ma sarebbe stato bello anche azzardare un po' di più. Nuovi mostri, nuovi antagonisti, nuove meccaniche, nuove diavolerie non avrebbero snaturato il progetto e avrebbero contribuito a ridurre un po' quel senso di già visto che pervade tutto il film.

Però volete mettere raccontare ai propri figli/nipoti/cugini piccoli le origini della saga, riunendo con loro i puntini? Spiegare che prima di arrivare nelle campagne del midwest, quei fantasmi lì avevano invaso New York nell'84? 

Da sinistra a destra, sul fondo: Ivan Reitman (produttore), Carrie Coon (Callie Spengler), Finn Wolfhard (Trevor Spengler), Jason Reitman (regista). Davanti: Mckenna Grace (Phoebe Spengler)

Nello spezzone iniziale già citato prima, Jason Reitman parla del nuovo Ghosbusters: Legacy come un film famigliare, inteso proprio nel senso di famiglia. Jason e suo padre, con la famiglia dei vecchi Acchiappafantasmi tirano fuori un film che ha per protagonista una famiglia un po' sgangherata, che in una lotta ai fantasmi riscoprirà anche le proprie origini.

E allora questo Ghostbusters: Legacy, guardatelo con la famiglia: portate al cinema figli e cugini piccoli. Se la pellicola non vi sorprenderà, avretre almeno tutto l'onore e l'onere di raccontare ai più piccoli cosa è stato Ghostbusters per la cultura pop.

Ghostbusters: Legacy sarà al cinema a partire da giovedì, 18 novembre.

Grazie ad Alessio De Santa per l'invito alla proiezione.