Android Auto, la nostra prova (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Android Auto è in circolazione già da un po' e finalmente un numero sempre più ampio di auto integrano a bordo questo sistema di infotainment. Si tratta in sostanza della possibilità di avere Android sullo schermo della nostra auto e utilizzare quindi le molte possibilità del robottino verde per gestire ogni aspetto della multimedialità (e non solo) in auto.

Noi abbiamo avuto modo di provare Android Auto grazie a Opel che integra Android Auto (assieme anche a Apple CarPlay) sulla nuova Mokka X. La versione da noi provata è quella completamente accessoriata con motore 1.4 benzina/GPL.

PRO

  • Funziona bene (su Mokka X)
  • Maps sempre aggiornato in auto
  • Ottima integrazione
  • Il telefono bloccato vi leverà varie distrazioni

CONTRO

  • Poche app compatibili
  • Il telefono deve sempre essere connesso via cavo
  • I comandi vocali non sono moltissimi
  • Anche da fermo dovrete scollegare il telefono per usarlo

Per utilizzare Android Auto è necessario possedere uno smartphone almeno Android 5.0 e collegarlo all'auto utilizzando un cavo USB. Il motivo per cui questa tecnologia non funziona in modalità wireless è che in realtà a fare buona parte del lavoro è proprio il vostro smartphone e quello che vedete sullo schermo dell'auto è in sostanza poco più di un mirror del sistema generato dal telefono e trasmesso all'auto via cavo. Questo farà sì che avrete sempre bisogno di avere un cavo collegato ma allo stesso tempo è anche un gran vantaggio: Android Auto si aggiornerà con l'aggiornarsi dei servizi Google, delle app e del sistema operativo dello smartphone.

Durante l'utilizzo lo smartphone sarà perfettamente "ricettivo" ma non potrete utilizzarlo. Questo garantisce un alto livello di sicurezza visto che non avrete più l'istinto di utilizzare lo smartphone alla guida. Sullo schermo dell'auto si aprirà una dashboard che raccoglie in sostanza le informazioni sul traffico/navigazione, il meteo, il brano in riproduzione e eventuali notifiche di app compatibili.

Le app compatibili più famose sono Whatsapp, Telegram, Hangout e Allo. Tutte supportano la risposta vocale e la lettura dei messaggi.

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Sarà infine possibile fare telefonate, utilizzare Google Maps e ascoltare la musica. Andiamo con ordine: Maps è in sostanza una versione adattata del software per telefono e questo da solo è un ottimo motivo per utilizzare Android Auto. Potrete così usufruire di mappe sempre aggiornate, con indicazioni del traffico, orario di apertura dei negozi e tutto quello per cui già apprezzate Maps. I software musicali supportati al momento sono abbastanza ma non tantissimi. Play Music e Spotify funzionano alla perfezione.

Come si può interagire con Android Auto? Con il pannello touch, con i comandi vocali attivabili dal volante o semplicemente pronunciando la frase "Ok Google". Potrete anche fare domande al sistema. "Quanto è alta la Torre Eiffel?", "Quanti anni ha Scarlett Johansson?" sono solo degli esempi. I comandi vocali possono essere utilizzati anche per fare chiamate, inviare messaggi (anche tramite le app compatibili) o avere indicazioni stradali.

Il tutto è perfettamente integrato con i sistemi di bordo (come volume, tasti per cambiare brano) e non ha mai mostrato rallentamenti importanti. Su un Galaxy S7 edge il sistema è fluido, ma si prende sempre circa un 1 secondo prima di fare operazioni importanti (come aprire un'app).

Giudizio Finale

Android Auto

Android Auto funziona bene. È il prototipo di prodotto Google ben fatto: pronto, completo, senza bug e che aspetta solo che gli sviluppatori creino app compatibili e i produttori di auto lo implementino. Opel dobbiamo ammettere essere stata sul pezzo. Non vi aspettate però di trovare in futuro tutte le app sul vostro cruscotto. Android Auto deve essere comodo e mai una fonte di distrazione.

Voto finale

Android Auto

Pro

  • Funziona bene (su Mokka X)
  • Maps sempre aggiornato in auto
  • Ottima integrazione
  • Il telefono bloccato vi leverà varie distrazioni

Contro

  • Poche app compatibili
  • Il telefono deve sempre essere connesso via cavo
  • I comandi vocali non sono moltissimi
  • Anche da fermo dovrete scollegare il telefono per usarlo

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Ho fondato AndroidWorld nel 2008 durante il mio periodo di studi di ingegneria a Firenze. Ho continuato a gestire AndroidWorld e poi SmartWorld, espandendo quindi l'ambito di competenza, all'interno prima di Banzai Media e poi di Mondadori. A oggi svolgo principalmente il lavoro di gestione del mio team e di rapporto con i marchi, ma non per questo sono meno operativo. Sono conosciuto principalmente per le mie video recensioni di smartphone su YouTube, ma la mia specializzazione riguarda anche wearable (come smartwatch e smart ring), dispositivi di domotica e altri gadget tecnologici sfiziosi. Dal 2011 al 2014 ho lavorato sulla rivista Android Magazine disponibile in edicola e in versione digitale. Sono autore di tre guide riguardanti Android edite da LSWR. Molti di questi trovano spazio sul canale TikTok di SmartWorld. Tre le mie passioni principali la musica elettronica (in quasi qualsiasi declinazione) e le costruzioni LEGO, che sono il principale nemico del mio conto in banca.
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