Recensione ASUS ROG Zephyrus M16 (2023): che prezzo ha la (quasi) perfezione?

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Recensione ASUS ROG Zephyrus M16 (2023): che prezzo ha la (quasi) perfezione?

È tra i più costosi della line-up di portatili gaming ASUS ROG, ed è anche tra i più eleganti e potenti tra quelli che potete attualmente acquistare. ASUS ROG Zephyrus M16 2023 promette tanto sulla carta, e visto il prezzo ci si aspetta anche tanto. i9 di tredicesima generazione, RTX 4090, tanta RAM e tanta memoria interna, schermo Mini LED incredibile e AniMe Matrix spettacolare: basta per incuriosirvi? Bando alle ciance allora, vediamo come se la cava all'atto pratico!

PRO

  • Compatto e non troppo pesante
  • Look gaming ma non troppo aggressivo (tranne il coperchio)
  • Hardware (quasi) al top
  • Schermo davvero, davvero bello

CONTRO

  • Prezzo quasi fuori mercato
  • RTX 4090 "depotenziata"
  • No Ethernet
  • Ventole rumorose

Unboxing ASUS ROG Zephyrus M16

Sempre molto aggressive e curate le confezioni dei portatili ROG di ASUS, ma purtroppo, in quanto a contenuto, delude. Portatile, alimentatore da 280W, cavo, manualistica e stop. Visto il prezzo era lecito aspettarsi di più, anche perché ASUS in passato ci ha stupito in positivo. Ci sarebbero 3 mesi di Xbox Game Pass Ultimate inclusi, ma non c'è un coupon: si riscattano aprendo l'app Xbox. Niente quindi che riguardi la confezione o l'esperienza di unboxing.

Qualità Costruttiva

ASUS ROG Zephyrus M16 sfrutta un mix di metallo e plastica. La scocca superiore e il coperchio del monitor sono in metallo con verniciatura opaca gradevole al tatto. Altri dettagli, come le cornici laterali dello schermo e il retro del portatile sono invece in plastica. Non solo non ha particolari debolezze strutturali, ma sembra anche bello piazzato, più di alcuni concorrenti che usano materiali simili. La cerniera del monitor permette di inclinarlo di 180°.

Non che ci sia una vera e propria utilità, ma così è. C'è però un particolare: la cerniera ErgoLift solleva lo chassis dalla superficie su cui è appoggiato favorendo sensibilmente l'accesso dell'aria e l'espulsione di quella calda. A mio avviso è un gran punto a favore di questo ASUS. Lo avevamo già visto in passato su altri prodotti del marchio taiwanese, ma qui è anche più elegante e di minor impatto. Sul retro troviamo due lunghe strisce gommate che fungono da piedini di rialzo per il portatile, oltre a una griglia di aerazione con feritoie posizionate strategicamente. Sempre sul retro si notano anche le feritoie dei due woofer di cui è dotato il laptop di ASUS.

La vera sorpresa arriva guardando il retro. Il coperchio vanta un display AniMe Matrix! Lo avevamo già visto in azione sia su una tastiera (ASUS ROG Strix Flare II) che su un altro laptop (lo Zephyrus G14), ma con questo dispositivo ASUS ha davvero dato tutto.

Pensate che ci sono 18.710 fori, in modo da creare un display a matrice ancora più preciso e stupefacente. I portatili AniMe Matrix originali avevano un rapporto di 1 a 4 tra i LED e i fori; questo M16 del 2023 ha più che raddoppiato il valore, portando il rapporto a 1 su 9. L'effetto è unico nel suo genere, e potete stare certi che stupirà tutti. Nulla vieta comunque di spegnerlo, in modo da donare eleganza e sobrietà al tutto.

Discreta la dotazione di porte. Sul fianco sinistro troviamo alimentazione, HDMI 2.1, una USB-A 3.2, una USB-C 3.2 Gen 2 DP con Power Delivery e un jack audio combo. Sul lato destro abbiamo un, una USB-A 3.2 Gen 2 e una USB-C DP Thunderbolt 4. C'è anche uno slot per le microSD, per la gioia di fotografi e creatori di contenuti. Non c'è un lettore di impronte digitali, ma se non altro troviamo il sensore IR di fianco alla webcam per lo sblocco tramite Windows Hello.

Non ci sono un otturatore fisico o una shortcut da tastiera per oscurare la webcam. Manca anche una porta ethernet, dettaglio non da poco in un portatile gaming. Certo, là fuori è pieno di adattatori, ma dovrete procurarvene uno.

Il peso ammonta a 2,1 kg. Considerato che si tratta di un 16" con una dotazione hardware a dir poco al top non c'è di che lamentarsi. A questo ci dovete aggiungere 650 grammi di alimentatore, portando il totale a quasi 2,8 kg. Non pochi, ma la portabilità è comunque buona, soprattutto considerato quanto pesavano i laptop gaming qualche anno fa. Le dimensioni sono pari a 355 x 246 x 20 mm. Buono lo spessore complessivo, non troppo esagerato. In definitiva, il nuovo Zephyrus M16 è solido, ben costruito, curato nei minimi dettagli e non troppo grande, il che non guasta mai.

Tastiera e touchpad

La tastiera non è affatto male, anche se non dovete aspettarvi miracoli. Buona corsa dei tasti (1,7 mm), rumore piacevole (sotto i 30 dB), contenuto e uniforme, buona retro-illuminazione (seppur solo a zone): si lascia usare senza grossi problemi, il che è già di per sé buona cosa.

I tasti sono garantiti per 20 milioni di pressioni. Il formato è particolare: non c'è il tastierino numerico, in modo da dare spazio ai tweeter laterali, e il layout è uno strano mix tra ISO e ANSI, lo stesso che troviamo spesso anche sui portatili MSI. L'Invio è stretto e lungo, come nelle tastiere ANSI, e il tasto ù è subito sopra di lui. Ci sono comunque i tasti accentati, maggiore e minore a sinistra accanto allo SHIFT e tutte le altre comodità delle tastiere italiane. Anzi, c'è addirittura una fila di tasti in più in alto a destra. Di base servono ad aumentare e diminuire il volume (molto comodi), silenziare il microfono e richiamare ARMOURY, ma volendo potete programmarli come più vi aggrada. Il font è quello tipico di ASUS. Non ci sono flessioni o altri difetti da segnalare nella tastiera. Niente male anche il touchpad: grande, ma non troppo, fluido da utilizzare e preciso nei movimenti.

Il click è delicato e con una corsa non troppo elevata.

In definitiva c'è di meglio, ma c'è anche di molto peggio. Visto il super display di cui è dotato questo Zephyrus, è in parte un peccato collegarlo a un monitor esterno e giocarci con mouse e tastiera separati. Certo, un mouse vi servirà, ma la tastiera si lascia usare in gioco senza grossi drammi. E se vi trovate in viaggio con poco spazio, il touchpad saprà venirvi incontro senza farvi sentire troppo la mancanza di una periferica dedicata.

Scheda Tecnica

Ci sono due SKU dello Zephyrus M16 in Italia: GU604VZ-NM029W dotata di RTX 4080 e un unico modulo RAM da 32 GB e la GU604VY-NM005W dotata invece di RTX 4090 e 2 moduli da 16 GB di RAM. Il modello testato è il secondo, il più potente (e costoso, ovviamente). Ecco la scheda tecnica:

  • Schermo principale: 16" ROG Nebula HDR Mini LED QHD (2.560 x 1.600 pixel), 240 Hz, tempo di risposta 3 ms, 16:10, DisplayHDR 1000, Dolby Vision, 92% rapporto schermo/corpo, Adaptive-Sync, NVIDIA G-Sync, 100% DCI-P3, Pantone Validated, rapporto di contrasto 100.000:1, 1.100 nit di picco in HDR
  • CPU: Intel Core i9-13900H, 2,6 GHz, 14-core
  • GPU: NVIDIA GeForce RTX 4090, GDDR6 16GB
  • RAM: 2x 16 GB DDR5-4800
  • Archiviazione: 2 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0
  • Webcam: 1080p@30fps con IR Camera per Windows Hello
  • Porte: 1 x HDMI 2.1 FRL, 1 x USB-C 3.2 Gen 2 DP e Power Delivery, 2 x USB-A 3.2 Gen 2, 1 x USB-C DP Thunderbolt 4, 1 x jack audio combo
  • Connettività: Wi-Fi 6E Triple-band, Bluetooth 5.3
  • Audio: 2 tweeter da 2W e 2 woofer da 2W con Smart Amp Technology, Hi-Res Certification, array 3-microfoni, Dolby Atmos
  • Batteria: 90 Wh 4 celle con alimentatore da 280 Watt
  • Peso: 2,1 Kg
  • Dimensioni: 355 x 246 x 19,9 mm
  • OS: Windows 11 Home

Una macchina quasi senza compromessi.

Quasi, e capiamo subito a cosa si fa riferimento. Il processore è un i9-13900H, quasi il migliore sulla piazza visto che ci sarebbe anche il 13900HK; la scheda video è la NVIDIA GeForce RTX 4090, teoricamente la migliore sulla piazza, se non fosse che ASUS ha optato per limitarla a 145W. In cosa si traduce lo vediamo a breve. La RAM è a 4800 MHz, ottimo, ma c'è chi equipaggia quelle a 5.200 MHz.

Sia chiaro, mi sto lamentando di piccolezze, perché di fatto lo Zephyrus M16 in questione è una delle macchine più potenti in circolazione. E a tutto questo ci dovete aggiungere il fantastico display Mini LED a 240 Hz, i 2 TB di SSD PCIe 4, la webcam 1080p con IR e tanto altro.

Schermo

Sulla carta siamo di fronte a uno dei migliori schermi in circolazione. Si tratta di un Mini LED QHD+ con rapporto di forma 16:10 (2.560 x 1.600 pixel) da 16".

La frequenza di aggiornamento arriva a 240 Hz, e il tempo di risposta è di soli 3 ms. Il refresh rate si adatta bene alla scheda video che troviamo sotto il cofano (la GeForce RTX 4090), anche se con i giochi più attuali bisogna scendere un po' a compromessi per riuscire a sfruttarlo appieno. E a migliorare ulteriormente la cosa ci sono anche NVIDIA G-Sync e Adaptive-Sync, in modo da ridurre al minimo stuttering e tearing. Così come altri laptop con questo valore di refresh rate, si può optare per usare il laptop a 60 Hz o 240 Hz, senza valori intermedi. Il primo valore è comodo se ci dovete lavorare senza l'ausilio di fonti di corrente.

Non finisce certo qui: certificazione DisplayHDR1000 e 1.100 nit di picco con HDR attivo, tecnologia Dolby Vision, certificazione Pantone Validated, rapporto di contrasto 100.000:1 e una copertura del 100% dello spazio DCI-P3. C'è anche il Nebula HDR Engine. Cito la descrizione di ASUS che permette meglio di capire di cosa si tratti:

Il motore Nebula HDR è un algoritmo di local dimming appositamente costruito che produce luci straordinarie con una profondità senza precedenti.

Addestrato su un set di istruzioni di oltre 150 video e più di 2000 foto, l'algoritmo è in grado di regolare dinamicamente l'illuminazione HDR necessaria per ridurre al minimo il blooming intorno alle singole zone di oscuramento del 25%.

Non solo insomma è ottimo per i videogiochi, ma anche per i contenuti multimediali e per lavorare su foto e video. All'atto pratico è davvero fantastico da usare. I colori sono bellissimi, tant'è che con immagini statiche molto colorate si ha quasi la sensazione di guardare una stampa. Siamo d'altronde nello stesso campo dei display che usa Apple, anche se sui MacBook Pro raggiungiamo risoluzioni e nit ancora più alti. E anche il fatto che sia un 16" è decisamente un punto a favore.

Da ARMOURY, il software di ASUS per i suoi ROG, ci sono anche vari profili di colore da selezionare, alcuni pensati per spazi di colore specifici come l'sRGB, Display P3 e il già citato DCI-P3 dove lo schermo garantisce una copertura del cento per cento.

Di base lo schermo è sulla modalità "Nativo", pensata per esaltare i colori e renderli più vivaci. Volendo ci sono anche tanti altri preset pensati per generi di videogiochi specifici, cinema o per salvaguardare gli occhi durante il lavoro. A rendere il tutto ancora più professionale c'è persino la sezione Calibrazione Colore, anche se supporta solo Xrite i1 Display.

Benchmark e Temperature

  Razer Blade 16 Erazer Beast X40 ASUS ROG Zephyrus M16
3DMark (Port Royal) 13000 13550 11300
3DMark (Speed Way) 5650 5620 4720
PCMark 10 / 12150 10800
GeekBench 5 single-core 2010 2000 2620
GeekBench 5 multi-core 20100 20500 14210
GeekBench 5 GPU (RTX) 210000 222000 180200
Procyon 8600 (video) 8200 (video) 7900 (video)
Cinbench R23 2000 (single) / 28700 (multi) 2000 (single) / 29300 (multi) 1920 (single) / 18500 (multi)
CrystalDisk lettura / 7000 MB/s  7000 MB/s
CrystalDisk scrittura / 5000 MB/s  5200 MB/s

Dando un rapido sguardo alla tabella si rimane abbastanza sbalorditi di come il laptop di ASUS ottenga risultati più bassi, talvolta anche di tanto, rispetto agli altri due dispositivi dotati sempre di scheda GeForce RTX 4090 di NVIDIA. C'è una spiegazione, che tra l'altro ci permette di aprire una parentesi sulla scelta della versione giusta da comprare di questo portatile. ASUS ha optato per limitare il consumo massimo della RTX 4090 a 145W. Anzi, a dirla tutta il limite sarebbe a 120W con un boost opzionale di 25W.

C'è insomma una discreta differenza rispetto ai 175W raggiunti dall'Erazer Beast X40 e dal Razer Blade 16, e questo divario si traduce appunto in risultati più scarsi nel solito ciclo di benchmark che facciamo durante le nostre prove di portatili.

Perché questa scelta? Per ridurre i consumi, e di conseguenza ridurre la dimensione e il wattaggio dell'alimentatore, e per ridurre un po' stress e conseguenti temperature massime della GPU. O almeno questa è la spiegazione che ci siamo dati noi. Se nei benchmark questo si traduce in risultati inferiori, nei giochi fortunatamente si percepisce meno lo scarto di prestazioni. E i risultati inferiori nei test relativi alla CPU sono semplicemente dovuti al modello diverso di i9 a cui vi ho già fatto cenno poco fa (H invece di HX).

Il consiglio che mi sento di darvi è quello di valutare la variante del ROG Zephyrus M16 dotata di RTX 4080.

Anche quella ha un cap di potenza a 145W (125 + 20W), ma la 4080 è meno energivora della 4090, e di conseguenza la sfruttate maggiormente. Certo, ha meno memoria video, ma se ci dovete giocare 12 GB dovrebbero bastarvi in praticamente tutti i titoli più attuali.

Vediamo nel dettaglio i consumi. Durante una sessione di gioco al nuovo Forza Motorsport siamo arrivati a sfruttare appieno i 125W messi a disposizione della GeForce RTX 4090. Con lo stress test FurMark siamo invece riusciti a raggiungere un picco di 136W. L'i9 di tredicesima generazione durante la stessa sessione di Forza Motorsport si attestava sui 44W massimi, mentre con lo stress test Prime95 si è raggiunto un picco di 104W. Sommandoci i consumi di tutti gli altri componenti si arriva insomma ai 280W (di picco) previsti dall'alimentatore.

E per quanto riguarda le temperature? Su Forza Motorsport l'i9 di Intel si è mantenuto su una media di 75° (con un picco di 90°), mentre la GPU di NVIDIA si è mantenuta sui 76° di media, valori non male quindi.

Con uno stress test intenso (Prime95 + FurMark) abbiamo raggiunto i 97° di picco sul processore e 79° massimi sulla GPU. C'è chi fa di peggio. Questo è anche merito del particolare sistema di raffreddamento di ASUS a tripla ventola Arc FLow con 84 lame ricurve coadiuvato da 7 heatpipe. Queste ultime si occuipano non solo di CPU, GPU e VRAM, ma anche dei circuiti VRM che le alimentano. Non solo: al posto della classica pasta termica sulla CPU c'è il Liquid Metal di Thermal Grizzly.

Peccato che le temperature, alte ma migliori di altri modelli gaming, si ripercuotano un po' troppo sulla scocca. Dopo un'ora di Forza Motorsport al massimo dei dettagli e della risoluzione si registrano 34° di temperature superficiale nella zona dove si poggiano i polsi, 38° sull'isola WASD e alla sua destra, dove solitamente si preme poco durante il gaming, anche più di 40°.

Esperienza d'uso

Ve lo dico in modo molto trasparente: questo ASUS ROG Zephyrus M16 è uno dei portatili che mi è piaciuto di più dell'ultimo periodo.

Come vi ho già detto, può aver senso valutare il modello con RTX 4080 sia per risparmiare (un bel po'), sia per far sì che la GPU presente a bordo sia davvero usata al massimo delle sue possibilità. Tralasciando questo aspetto, la versione 2023 dell'M16 ha un bellissimo display da 16" incastonato in un corpo che non è né troppo pesante né troppo ingombrante. E lo schermo non è solo bellissimo, ma anche utilizzabile in ambiti professionali. Il nero e i pochi fronzoli della parte frontale lo rendono anche elegante, ma il retro con il suo display AniMe Matrix aggiunge quella vena di "tamarraggine" che su un laptop gaming non ci sta mai male. E c'è da dire che a livello di dotazione non gli manca quasi niente: slot microSD, discreta dotazione di porte (tranne l'ethernet), tanta RAM e tanta memoria interna, tastiera e touchpad che si lasciano usare senza grossi problemi.

Ottimo che la webcam sia a 1080p, peccato che la resa sia degna di una 720p: l'immagine è piena di rumore, e questo a prescindere da eventuali fonti luminose puntate verso il volto.

Il rumore emesso dalle ventole non è tra i più contenuti. D'altronde raffreddare tutto questo ben di Dio non è cosa banale, e a "peggiorare" l'acustica ci sono 3 ventole invece di 2. A massimo regime si registrano sui 45 dB all'altezza delle orecchie, 48/49 avvicinandosi di più al portatile e ben oltre i 50 dB andando verso gli sfiati delle ventole.

L'audio è buono, anche grazie ai 2 tweeter superiori e ai 2 woofer inferiori che offrono contemporaneamente alti e bassi di qualità. Il suono non distorce mai, ed è piacevole sia nell'ascolto di musica (più spinta a livello di ritmo e strumenti e anche con quella più melodica) che nella riproduzione di contenuti multimediali e videogiochi. C'è un solo problema: il volume massimo non è così alto.

Può bastare per superare quello emesso dalle ventole, ma, soprattutto negli sparatutto o dove comunque è importante sentire al massimo, non è sufficiente, proprio perché il sistema di raffreddamento ne disturba molto la resa. Il consiglio è il solito: dotarsi di un buon paio di cuffie, che siano con jack audio o con ricevitori USB.

ROG ARMOURY, l'utility di gestione hardware e software di ASUS, ha letteralmente una valanga di roba al suo interno. C'è da rimanere disorientati, nonostante la suddivisione in categorie e i tutorial che vi accolgono all'ingresso. Dalla schermata di partenza potete tenere sotto controllo tutti i parametri del PC (frequenza, temperature, memoria occupata e così via) e anche optare per la modalità grafica discreta che usa solo e soltanto la GPU di NVIDIA scavalcando del tutto quella integrata nel processore. Occhio solo che alcune impostazioni vanno un po' in conflitto con quelle di Windows.

Tanto vale usare direttamente ARMOURY e non le impostazioni di Microsoft, questo per evitare continui pop-up da parte proprio di ARMOURY riguardanti impostazioni sovrapposte.

Sempre da ARMOURY si mette mano anche a tutte le impostazioni dell'AniMe Matrix display posteriore. Potete creare loop di effetti, impostare effetti singoli, aggiungere testo, immagini personalizzate e anche decidere il comportamento del display stesso alla chiusura del coperchio o in caso di assenza di alimentazione.

Lato gaming, che poi è uno degli aspetti che ci interessa su una macchina del genere, ecco i risultati di alcuni videogiochi, tra cui il sempre pesantissimo Cyberpunk 2077:

  • Cyberpunk 2077:
    • QHD+, dettagli al massimo, Path Tracing (Full Ray Tracing), Frame Generation ON, Ray Reconstruction ON, DLSS Qualità - 62 fps di media
    • QHD+, dettagli al massimo, Ray Tracing Ultra, Frame Generation ON, DLSS Qualità - 94 fps di media
    • QHD+, dettagli al massimo, Ray Tracing Ultra, Frame Generation - 31 fps
  • Overwatch 2: 182 fps di media in QHD+ con dettagli massimi (misurati con FrameView)
  • Baldur's Gate 3 - 88 fps di media in QHD+ con dettagli al massimo e DLSS OFF (misurati con FrameView)
  • F1 2023:
    • QHD+, dettagli al massimo, DLSS OFF - 68 fps di media
    • QHD+, dettagli al massimo, DLSS Qualità - 94 fps di media
    • QHD+, dettagli al massimo, DLSS Performance - 113 fps di media
  • Starfield:
    • Al chiuso - QHD+, dettagli al massimo, senza upscaling: 80 fps
    • Nello spazio (in combattimento) - QHD+, dettagli al massimo, senza upscaling: 75 fps
    • Akila City - QHD+, dettagli al massimo, senza upscaling: 52 fps
  • A Plague Tale: Requiem: dettagli al massimo, DLSS OFF, Frame Generation ON: 75 fps

Ai nostri test, che già potevano contare su giochi non certo leggeri come Cyberpunk e Baldur's Gate 3, ci abbiamo aggiunto un altro peso massimo, Starfield, su cui ancora latita il DLSS.

Il gioco di CD Projekt rimane uno dei più completi per questo genere di test, vista la presenza di Path Tracing (Full RTX), Frame Generation (DLSS 3), Ray Reconstruction (DLSS 3.5) e upscaling di NVIDIA (DLSS 2). E i risultati non sono affatto male, se pensate che è possibile giocare con il Path Tracing sperimentale attivo a 62 fps di media, con l'ausilio ovviamente di DLSS 2, 3 e 3.5. Il risultato ottenuto in Overwatch 2 è molto, molto simile a quello ottenuto con l'Erazer Beast X40, che ha la RTX 4090 a 175W invece che a 125.

Insomma, lo Zephyrus M16 2023 regge più che degnamente tutti i pesi massimi attuali, e con un po' di accortezza nei settaggi grafici è facile ottenere anche risultati migliori di questi (che sono appunto agli estremi). Ovviamente per sfruttare appieno i 240 Hz dello schermo si deve optare per titoli competitivi o per risoluzioni più basse.

Autonomia

La batteria è  da 90 Wh, molto vicina al massimo consentito dai laptop (99) e l'alimentatore è da 280W. Da segnalare che quest'ultimo ricarica il 50% della batteria del laptop in 30 minuti. Vediamo i valori ottenuti con i benchmark batteria di PCMark 10:

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità, 60 Hz): 8 ore
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità, 240 Hz): 1 ora
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - luminosità a 25, modalità auto, 60 Hz): circa 5 ore

Sono valori che possiamo quasi definire standard nell'ambito dei portatili gaming come questo. Anzi, considerato quanto possa essere energivoro un i9, si comporta quasi meglio di altri portatili simili con batterie da 99 Wh. Insomma, non aspettatevi miracoli, ma un viaggio in treno senza caricarlo potreste riuscire a farlo.

Prezzo

Già ve lo immaginate no? Il prezzo non vi piacerà affatto. Lo SKU protagonista di questa recensione viene a costare di listino 4.499€, una enormità.

Intendiamoci: non che gli altri laptop con RTX 4090 siano da meno! L'MSI Titan GT77HX viene venduto addirittura a 5800€, e anche il Beast X40 viene venduto a un prezzo superiore, circa 4800€. Anzi, a dirla tutta il modello di ASUS è anche scontato a 3.999€.

Gira che ti rigira, si parla comunque di cifre fuori mercato. Chi non ha problemi di budget e vuole solo il meglio del meglio anche in mobilità può prenderlo in considerazione. Come vi ho detto nella recensione poi, può valere la pena prendere in considerazione la variante con RTX 4080, che in questi giorni viene a costarvi 3.199€.

Canale Telegram Offerte

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

ASUS ROG Zephyrus M16

ASUS ROG Zephyrus M16 (2023) è un gioiello leggermente imperfetto. La scheda tecnica è al top, ma la scelta (ampiamente giustificata) di ridurre la potenza di picco della RTX 4090 fa sì che si sia portati a scegliere la variante meno costosa. Il che non è un male, sia inteso, ma è anche un peccato che l'M16 non possa giocarsela ad armi pari con alcuni concorrenti. Se non altro la soglia massima di potenza della GPU fa sì che si abbia un alimentatore più piccolo e temperature più basse della concorrenza. Tralasciato questo fattore, l'esperienza d'uso di una macchina del genere è ottima. Si strizza senza dubbio l'occhio ai creatori di contenuti, visto il display incredibile, lo slot per le microSD e il form factor compatto e non troppo pesante. Forse insomma non è un portatile per "comuni mortali", ma chiunque non abbia problemi di budget dovrebbe prenderlo seriamente in considerazione, specialmente se non si vedono di buon occhio i prodotti Apple.

Sommario

Unboxing ASUS ROG Zephyrus M16 5.5

Qualità Costruttiva 9

Tastiera e touchpad 7.5

Scheda Tecnica 10

Schermo 10

Benchmark e Temperature 9

Esperienza d'uso 9

Autonomia 6.5

Prezzo 5

Voto finale

ASUS ROG Zephyrus M16

Pro

  • Compatto e non troppo pesante
  • Look gaming ma non troppo aggressivo (tranne il coperchio)
  • Hardware (quasi) al top
  • Schermo davvero, davvero bello

Contro

  • Prezzo quasi fuori mercato
  • RTX 4090 "depotenziata"
  • No Ethernet
  • Ventole rumorose

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.

Tips, tricks e news!
Tutto il meglio della tecnologia in video brevi!
Seguici