Crash Team Rumble recensione: il marsupiale veste multiplayer

Gli elementi tipici di Crash in un'esperienza totalmente multigiocatore: è una scelta vincente?
Crash Team Rumble recensione: il marsupiale veste multiplayer
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Crash Team Rumble è un videogioco difficile da spiegare se non lo si prova con mano. È anche un videogioco difficile da consigliare. Non che non abbia delle qualità, altroché, ma è uno di quegli esperimenti riusciti a cui, tuttavia, mancano i contenuti, con il rischio che vi annoi nel giro di qualche ora. Ecco la nostra recensione della versione PS5.

PRO

  • L'indiscutibile fascino dell'universo di Crash
  • Formula originale e solidissima
  • Tanto potenziale nelle meccaniche...

CONTRO

  • ... ancora inespresso per i pochi contenuti
  • Caricamenti un pelino lunghi
  • Sblocco lento dei cosmetici

Scheda videogioco

  • Publisher Activision
  • Sviluppatore Toys for Bob
  • Genere MOBA
  • Numero giocatori 1 (Locale) 8 (Online)
  • Lingua Italiano
  • Disponibile su

Giocabilità

Crash Team Rumble è un videogioco esclusivamente multigiocatore nel quale due squadre composte da quattro elementi ciascuna si affrontano su piccole mappe con l'obiettivo di raccogliere 2.000 frutti Wumpa prima degli avversari. 

Una volta raccolti, è necessario consegnarli nelle rispettive Banche Wumpa, previa un breve tempo di attesa. Ogni personaggio ne può trasportare una quantità limitata, a seconda della classe scelta.

Proprio come Overwatch e compagnia bella, ciascun personaggio vanta abilità uniche: c'è chi se la cava meglio nella raccolta dei frutti (i Marcatori), chi invece è un ottimo picchiatore e fa in modo che ostacoli la consegna dei frutti nemici (i Difensori), mentre i Potenziatori come Coco e Cortex sono i più tecnici, quelli che danno man forte alla squadra.

Il personaggio lo si sceglie prima di scendere in partita insieme ad un potere, che si carica facendo quello che meglio riesce alla classe selezionata: ce ne sono diversi, dalle piante carnivore ai frigoriferi in grado di curare gli alleati vicini.

Poi, sparse per la mappa, oltre ai Wumpa e alle casse contenenti più frutti, fanno capolino le reliquie, utili ad attivare pedane potenziamento con cui sbloccare miglioramenti per voi e per la squadra, tutti provenienti dall'universo di Crash, come Uka Uka o l'ufo di Nitros Oxide, che brucerà gli avversari dall'alto.

Da non sottovalutare, infine, le gemme, qui rappresentate come delle piattaforme sospese che, se conquistate, offrono un bonus temporaneo ai Wumpa raccolti. È vitale tenerle dalla propria parte, proprio perché, spesso e volentieri, sono loro a modificare l'esito della partita.

Quel che ne viene fuori è un esperimento originale, con meccaniche che funzionano e creano anche situazioni concitate, soprattutto quando gli indicatori dei Wumpa sono quasi pieni per entrambe le squadre e bisogna prendersi a schiaffoni per impedire che l'uno o l'altro consegni.

Al momento, nonostante la formula sia solida, il bacino di contenuti risulta davvero fin troppo ridotto. È poco più di una modalità multigiocatore di un videogioco più grande che attualmente esiste solo a metà.

Contenuti

Come avevamo già tutti un po' odorato sin dalle prime prove e dalla timida comunicazione di Toys for Bob, il grave problema di Crash Team Rumble lo si riscontra nella quantità di contenuti

Facendo un rapido conto, l'offerta mette sul piatto solo 8 eroi e una sola modalità. Il numero di mappe è l'unico passabile, cioè 9, ma non sufficiente ad alleviare la sensazione di monotonia fomentata già nelle prime ore. Anche i poteri selezionabili deludono le aspettative, visto che se ne contano solo 7.

Fortunatamente i personaggi si amalgamano bene e costituiscono un bel miscuglio: personalmente mi sono trovato molto bene con Crash e Coco, sia perché i loro attacchi verticali costituiscono un'ottima offensiva contro i Difensori, sia per la buona agilità. Anche Cortex è molto divertente da utilizzare, poiché può rendere inoffensivi gli avversari trasformandoli temporaneamente in animali. In buona sostanza gli eroi sono ben confezionati, ma risultano comunque troppo pochi.

Manca del tutto un filone dedicato al giocatore singolo, che può sì, dilettarsi in partite private contro i bot, ma questi sono mossi da un'intelligenza artificiale scarna. In più, il gioco in questa modalità non offre né stimoli, né ricompense. Completare le partite, infatti, premia con dei punti esperienza per mezzo dei quali potrete sbloccare nuove personalizzazioni: i costumi sono graziosi, eppure il sistema di sblocco è davvero lentissimo e sono necessarie davvero molte ore prima di poter iniziare a vedere qualche bel cosmetico, oltre alle solite icone, reazioni, banner e altra roba di pochissimo conto.

Ciò detto, il potenziale per future modalità c'è ed è forte: anche solo un normalissimo deathmatch con un focus sulle reliquie potrebbe già scuotere un minimo l'esperienza. La prima iniezione di contenuti gratuiti ha promesso l'arrivo di 2 nuovi eroi e di nuove modalità a tempo, ma al momento l'offerta lascia altamente a desiderare.

Grafica e Sonoro

Crash Team Rumble è palesemente una costola di Crash Bandicoot 4: It's About Time, uscito nel 2020. Sembra quasi sia la sua modalità multigiocatore che, per una ragione o l'altra, è stata rimossa per essere lanciata in un secondo momento, cioè inspiegabilmente tre anni dopo. 

Visivamente ci sono delle rifiniture rispetto a Crash Bandicoot 4: It's About Time, specie nelle animazioni, ma nulla di davvero così clamoroso che faccia pensare che siano passati tre anni. 

Ciò detto, rimane comunque un bel vedere: le aree sono ben confezionate, dei veri e propri gioiellini che vivono di vita propria, rifinite e curate per essere pulite e piacevoli alla vista, in maniera tale che una partita tiri l'altra senza appesantire gli occhi.

I poteri attivabili con le reliquie godono di un'effettistica azzeccatissima, così come le animazioni dei vari eroi, che è possibile leggere bene per eventualmente effettuare un contrattacco, almeno quanto la latenza non gioca brutti scherzi.

L'unico appunto che mi sento di fare per il comparto tecnico è nei caricamenti, un pelino troppo lunghi, presumibilmente a causa del cross-play tra le varie generazioni di console.

Buonissimo invece l'audio, con una marea di musiche provenienti dai capitoli passati. C'è anche il doppiaggio in italiano, spinto da un Pietro Ubaldi in formissima nei panni del commentatore della partita in atto.

Prezzo e Pass Stagionali

Crash Team Rumble arriva nei negozi in due versioni:

  • Standard Edition - Solo Digitale - 29,99€: include il gioco base e il primo Battle Pass
  • Deluxe Edition - Digitale e Fisica - 39,99€: include anche il secondo Battle Pass, bonus estetici e 25 livelli già sbloccati per il primo Battle Pass

Il prezzo budget aiuta un minimo la diffusione, ma il titolo avrebbe beneficiato di un formato free-to-play o quantomeno ibrido, considerando la pochezza dei contenuti: se fosse stato offerto tramite PS Plus e Xbox Game Pass, sarebbe stato sicuramente meglio recepito.

Infine, non sappiamo i prezzi dei Battle Pass, perché Activision non si è ancora espressa in merito.

Crash Team Rumble - Screenshot

Giudizio Finale

Crash Team Rumble

I fan sfegatati di Crash Bandicoot staranno già giocando a Crash Team Rumble e non avranno bisogno di questa recensione, perché già si saranno resi conto di una cosa: Toys for Bob ha confezionato un esperimento multigiocatore originale e indubbiamente con del potenziale, ma che in questo momento non è affatto maturo e rischia di terminare il suo fascino in poco tempo. Tutto sta nella vostra voglia di migliorarvi e, soprattutto, nel supporto post lancio. Sarà all'altezza?

Sommario

Giocabilità 8

Contenuti 5.5

Grafica e Sonoro 7.5

Prezzo e Pass Stagionali 5.5

Voto finale

Crash Team Rumble

Pro

  • L'indiscutibile fascino dell'universo di Crash
  • Formula originale e solidissima
  • Tanto potenziale nelle meccaniche...

Contro

  • ... ancora inespresso per i pochi contenuti
  • Caricamenti un pelino lunghi
  • Sblocco lento dei cosmetici

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.
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