Recensione Dreame L20 Ultra: definitivo

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Il mondo dei robot per la pulizia avanza più veloce di tutti gli altri nel campo della tecnologia. Solo nelle ultime settimane abbiamo recensito un gran numero di robot aspirapolvere, ma nessuno è come questo Dreame L20 Ultra. Ve lo anticipiamo.

PRO

  • Aspirazione molto potente
  • Il miglior sistema di lavaggio in circolazione
  • Supporta il detergente
  • Led per una migliore visione notturna

CONTRO

  • La pulizia è un po' più lunga
  • Non si può agganciare alle acque scure per lo svuotamento
  • Prezzo non per tutti

Abbiamo perso il conto delle volte che su queste pagine abbiamo raccontato il mondo dei robot per la pulizia come quello più innovativo di questi anni. E in questa innovazione Dreame è stata sicuramente uno dei leader. Oggi vi parliamo dell'ultimo prodotto dell'azienda, il vero top di gamma (premium) del suo catalogo: Dreame L20 Ultra.

È un prodotto in parte di rottura per Dreame, perché oltre alle novità che vi racconteremo ci sono anche dei cambiamenti che lo distinguono nel design e nel funzionamento rispetto al passato. Partiamo proprio dal design della base, che è totalmente diverso rispetto al passato. Crescono le dimensioni in modo considerevole e la forma diventa più squadrata. Ricorda un po' quella dei più grandi Ecovacs. Questa base ha una finitura in plastica a righe e uno sportello argentato, che gli donano un look molto elegante. Rimane il fatto che le dimensioni siano cresciute notevolmente.

Sul retro c'è un piccolo sportello che vi permetterà (con un kit da acquistare a parte) di collegarvi all'impianto idrico per rifornirsi d'acqua pulita. Purtroppo non c'è il corrispettivo per scaricare l'acqua sporca.

Superiormente il grosso sportello vi permette di accedere ai due contenitori dell'acqua. Sono molto grandi: 4,5L di acqua pulita e 4L di acqua sporca. Al centro un piccolo coperchio nasconde la spazzolina per la pulizia della base e lo spazio dove inserire il flacone del detergente, incluso nella confezione. Sotto lo sportello argentato invece troviamo il sacchetto che raccoglie la polvere, anche questo molto grande: 3,5L. C'è anche un piccolo alloggiamento per un sacchetto di sostitutivo, un piccolo tocco molto apprezzato.

La base dove il robot si "parcheggia" è invece dotato di una piastra in plastica che si può rimuovere per facilitare il lavaggio della stessa, cosa che può essere fatta anche "sul posto" aiutandosi con la spazzola e una modalità apposita che rilascia acqua sulla base.

Il robot aspirapolvere è sempre circolare, ma cambiano leggermente le finiture, come anche la forma del cassetto aspirapolvere, il suo filtro e il paraurti frontale. Il coperchio superiore si aggancia magneticamente e copre il cassetto dello sporco, mentre il cassetto dell'acqua da 80 ml non è accessibile. Si riempie continuamente ogni volta che il robot torna alla base per lavare i panni. Inferiormente abbiamo una singola spazzola laterale (peccato che non sia doppia) e una spazzola in gomma molto efficace per sollevare ogni tipo di sporco. Sul retro abbiamo invece due spazzole per il lavaggio: sono più grandi, si toccano al centro per non lasciare aree scoperte e quella destra ha un braccio per estendersi e arrivare fino al punto più esterno della larghezza del robot. È la prima volta che vediamo questa soluzione e avrete probabilmente già capito che è una soluzione geniale per riuscire a lavare anche vicino ai muri e agli arredi, dove prima invece c'erano alcuni centimetri "asciutti" dovuti alla distanza della spazzola dal muro.

Il robot tornerà poi a lavare nella porzione asciutta fra i due panni che si crea quando quello destro viene "spinto" verso il bordo. Questo sistema di spazzole ha poi due altre novità: il sollevamento e lo sganciamento. I panni infatti si sollevano fino a 10 millimetri, più dei classici 7 dei concorrenti e si possono poi sganciare ed essere lasciati alla base. Ottimo se si vuole solo aspirare.

E solo quello che vi abbiamo raccontato fino a ora dovrebbe essere sufficiente a raccontarvi il perché questo robot è davvero nuovo e innovativo. Ma non è finita qui. Il robot infatti è dotato di un motore di aspirazione che genera fino a 7.000 Pa di potenza di aspirazione, un valore record e che stacca non di poco i concorrenti. Anche per questo forse il robot è appena più spesso e alloggia all'interno una batteria da 6.400 mAh. Dai nostri test una pulizia completa di una casa di 100 mq con due tappeti con il lavaggio si è consumato il 60% della batteria in 1h e 40 di pulizia.

Più del solito, ma giustificato dalla pulizia approfondita che viene fatta.

Come sappiamo bene infatti i tappeti sono un livello di complicazione non indifferente per i robot lavapavimenti come questo. Dreame L20 Ultra riesce a gestirli al meglio. Non solo i panni si sollevano, ma i tappeti vengono riconosciuti in automatico, evitati durante il lavaggio e poi aspirati separatamente andando ad aumentare la potenza di aspirazione e indugiando in modo particolare sui bordi, dove spesso è più difficile ottenere una buona pulizia. Potete anche scegliere, in modo molto intelligente, di far sì che invece di sollevare i panni questi vengano direttamente lasciati alla base. Altrimenti non è comunque impossibile che sfiorino il bordo del tappeto su questo è più alto di 10mm.

Dreame L20 Ultra è poi dotato ancora di un'altra novità: i due led frontali che si accendono in automatico durante la pulizia se il robot dovesse rilevare che l'illuminazione fosse insufficiente.

Questo permette al robot di migliorare non tanto la pulizia quando il riconoscimento degli oggetti durante il suo funzionamento. Abbiamo notato che in effetti L20 Ultra sembra più preciso dei suoi predecessori nel riconoscere gli oggetti, nell'evitarli e poi nel mostrarli chiaramente sulla mappa a fine pulizia per "spiegare" all'utente perché questo ha evitato di pulire in una specifica zona. Questa telecamera può essere utilizzata per la sorveglianza della casa e ha ancora più senso visto la presenza dei led. Si può non solo pattugliare casa a distanza (dopo aver messo un pin e dopo che una voce ha avvisato i presenti che la telecamera è accesa) oppure programmare delle "ronde" in zone specifiche dell'abitazione.

Non staremo a elencare tutte le funzionalità presenti poi nell'app (vi rimandiamo alla recensione di L10S Ultra per quello), ma segnaliamo come anche qui sia cambiato il paradigma. La pulizia "classica" viene relegata come opzione, mentre quella principale è la nuova CleanGenius, che ha due modalità Daily e Ultimate.

In sostanza se volete una pulizia normale o approfondita. Le altre impostazioni le deciderà lui, anche in base al tipo di stanza, al tipo di pavimento e alla quantità di sporco che trova sul suo percorso. Ovviamente ci sono anche le opzioni della base da eseguire manualmente: lavaggio dei panni, asciugatura e svuotamento automatico. Tra le altre opzioni troviamo il lavaggio nella direzione del pavimento e l'aggiunta o meno del detergente.

Dreame L20 Ultra viene venduto su Amazon a 1.199€, oppure 1.299€ con un pacchetto promozionale di ricambi in modo che siate liberi dall'acquisto di altri consumabili per lungo tempo. Un prezzo alto e non per tutti, ma poco più alto del prezzo di lancio dei precedenti modelli, decisamente meno tecnologici.

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Giudizio Finale

Dreame L20 Ultra

Dreame L20 Ultra è (ad oggi) il robot definitivo. La perfezione non esiste, ma questo dispositivo è quello che al momento più ci si avvicina. La novità sono tante: panni che si estendono verso il bordo, sistema di sgancio automatico dei panni nella base, led illuminanti frontali, nuovo sistema CleanGenius per la pulizia e una super potenza di aspirazione. Il prezzo è alto, probabilmente non per tutti, ma non cresce rispetto al passato. Ed è già un ottimo punto di partenza.

Voto finale

Dreame L20 Ultra

Pro

  • Aspirazione molto potente
  • Il miglior sistema di lavaggio in circolazione
  • Supporta il detergente
  • Led per una migliore visione notturna

Contro

  • La pulizia è un po' più lunga
  • Non si può agganciare alle acque scure per lo svuotamento
  • Prezzo non per tutti

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Ho fondato AndroidWorld nel 2008 durante il mio periodo di studi di ingegneria a Firenze. Ho continuato a gestire AndroidWorld e poi SmartWorld, espandendo quindi l'ambito di competenza, all'interno prima di Banzai Media e poi di Mondadori. A oggi svolgo principalmente il lavoro di gestione del mio team e di rapporto con i marchi, ma non per questo sono meno operativo. Sono conosciuto principalmente per le mie video recensioni di smartphone su YouTube, ma la mia specializzazione riguarda anche wearable (come smartwatch e smart ring), dispositivi di domotica e altri gadget tecnologici sfiziosi. Dal 2011 al 2014 ho lavorato sulla rivista Android Magazine disponibile in edicola e in versione digitale. Sono autore di tre guide riguardanti Android edite da LSWR. Molti di questi trovano spazio sul canale TikTok di SmartWorld. Tre le mie passioni principali la musica elettronica (in quasi qualsiasi declinazione) e le costruzioni LEGO, che sono il principale nemico del mio conto in banca.
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