Recensione Google Pixel Buds Pro 2: gli auricolari quasi perfetti
Gli AirPods di Apple hanno un nuovo e agguerrito contendente: Google ha davvero rivoluzionato i Pixel Buds Pro, con ottimi risultati.Google rilancia sugli auricolari true wireless con i Pixel Buds Pro 2, che hanno tutte le carte in regola per finire nella nostra raccolta dei migliori auricolari Bluetooth.
Scopriamo quindi in cosa sono migliorati rispetto agli originali Pixel Buds Pro e come si collocano in questo mercato quantomai ampio.
PRO
- Ottima cancellazione del rumore
- Più piccoli, comodi, leggeri e stabili
- Buona autonomia
- Buona cancellazione in chiamata
CONTRO
- Il prezzo sale
- Tra Gemini e Assistant c'è ancora un po' di confusione
- I microfoni suonano un po' metallici
- Autonomia non da primato
Unboxing
La confezione dei Pixel Buds Pro 2 non ha particolari sorprese all'interno, ma del resto nemmeno ce le aspettavamo.
Auricolari con custodia e gommini di taglia media già montati. In una pratica scatolina di cartone ci sono anche quelli taglia XS, S ed L, da sostituire a piacimento.
Più in basso, scavando in fondo alla confezione, troviamo anche gli immancabili manuali, ma non tanto per le istruzioni d'uso, quanto per garanzia e sicurezza. Evidentemente, al contrario di altri accessori, quelli è proprio obbligatorio metterli, vista quanta carta viene loro destinata.
Caratteristiche Tecniche
Iniziamo con una considerazione forse banale, ma che è importante sottolineare perché non è detto che tutti ne siano a conoscenza.
I Pixel Buds Pro 2 sono auricolari completamente nuovi, non una semplice evoluzione del precedente modello.
Il design è completamente diverso, e anche l'hardware al loro interno è stato aggiornato, al punto che più che di "aggiornamento" è più corretto parlare di rivoluzione.
Del resto basta dare un'occhiata all'immagine qui sopra per vedere quanto siano diversi dai primi Pixel Buds; ma il confronto tra loro lo approfondiremo poi.
Specifiche Tecniche
I Pixel Buds Pro 2 si accoppiano con qualsiasi dispositivo dotato di Bluetooth 4.0 o successivi, ma gli auricolari stessi sono Bluetooth 5.4 e dotati anche di UWB.
L'accesso completo a tutte le funzionalità richiede però di usare uno smartphone Android 6.0+ (meglio ancora se un Pixel), un account Google e una connessione a internet.
Gli auricolari hanno certificazione IP54, mentre la custodia è IPX4 (cioè non è protetta dalla polvere).
Al loro interno c'è il nuovo chip Tensor A1, sviluppato da Google, e in grado di elaborare l'audio a una velocità 90 volte superiore a quella del suono, in modo da adattare in tempo reale la resa degli auricolari, sia in termini di qualità che per la cancellazione del rumore.
Quest'ultima si ricalibra rispetto all'ambiente circostante fino a 3 milioni di volte al secondo, e rispetto all'orecchio dell'utente, promettendo un'efficacia doppia rispetto al precedente modello, non solo nei suoni bassi, ma anche nelle alte frequenze.
Ciascun Pixel Buds è dotato di un driver dinamico da 11 mm progettato su misura, di 3 microfoni, si un sensore touch, di uno di prossimità a infrarossi, e infine di accelerometro e giroscopio.
La custodia è dotata di porta di ricarica USB-C, ma è anche compatibile con la ricarica wireless, con certificazione Qi.
La chicca in più
Ricordiamo infine che Pixel Buds Pro 2 supportano la nuova rete di Trova il mio dispositivo, lanciata da Google la scorsa primavera. Inoltre anche la custodia è dotata di un piccolo speaker, che all'occorrenza è possibile far suonare per ritrovarla facilmente, se siamo nelle vicinanze.
Esperienza d'uso
Dire che sono rimasto personalmente molto contento della prova dei Pixel Buds Pro 2 sarebbe quasi riduttivo.
Ho usato il precedente modello piuttosto spesso negli ultimi 2 anni, ma non mi aspettavo un miglioramento così netto. Al di là del confronto tra i due, che vedremo a breve, i Pixel Buds Pro 2 sono infatti convincenti a 360 gradi.
Ergonomia
Anzitutto sono davvero comodi, al punto che a volte sembra di non averli.
Sono piccoli, pesano meno di 5 grammi ciascuno e quasi scompaiono dentro l'orecchio, ma al contempo sono anche stabili e non si muovono né correndo, né stando in posizioni insolite (es. a testa in giù o su un fianco).
Il "fischio" del quale mi sono lamentato più volte, che nei primi Pixel Buds accompagnava ogni loro riposizionamento all'interno dell'orecchio, è qui del tutto assente.
Google ha indubbiamente fatto un grande lavoro a livello ergonomico. L'azienda dice di averli progettati utilizzando "45 milioni di input ottenuti da scansioni delle orecchie per ottenere la forma ottimale per il massimo comfort e una vestibilità eccezionale".
Al di là dei proclami, e per quanto la comodità possa essere soggettiva, il risultato raggiunto ci sembra ottimo.
ANC
Il secondo aspetto che colpisce dei Pixel Buds Pro 2 è la cancellazione del rumore.
Come abbiamo già ribadito qui sopra, il lato hardware c'è tutto, e anche qui il risultato si vede e si sente. In una stanza con lieve brusio di sottofondo sembra quasi di essere nel silenzio completo, nel traffico le auto sono distanti, e in generale sembra di avere nelle orecchie un paio di cuffie piuttosto che dei piccoli auricolari.
Non c'è mai quel senso di pressione all'interno dell'orecchio, tipico di alcune soluzioni ANC (le più datate, mi verrebbe da dire - NdR), e soprattutto la resa degli auricolari non è penalizzata dalla cancellazione del rumore; al contrario viene esaltata.
Con il "silenzio" indotto dall'ANC i bassi hanno più corpo e gli alti riescono a farsi sentire comunque in modo chiaro e ben distinto.
Se non fosse infatti già abbastanza chiaro, la cancellazione dei Pixel Buds Pro 2 è efficace anche sui toni alti, quantomeno molto più che in passato.
Si tratta di frequenze che è più difficile "cancellare", e non stiamo dicendo che ci riescano in pieno, ma il risultato è comunque notevole.
E i microfoni?
Un primo difetto dei Pixel Buds Pro 2 viene dai microfoni.
Da una parte sono ottimi nel catturare la voce e nel cancellare i rumori di fondo. Dall'altra però non c'è modo di personalizzare questa funzione via software.
Per metterli alla prova abbiamo registrato varie clip, con diverse app, camminando a margine di un viale trafficato: non si sentiva passare nemmeno mezza macchina, sembrava di essere in un parcheggio deserto.
Peccato però che in questo modo la voce suoni un po' metallica. È un difetto tipico di questi sistemi, ma ci sarebbe piaciuto avere un po' di controllo sulla resa finale, in modo da poter bilanciare qualità e cancellazione.
Diciamo che è ultra-efficace, a costo però di un po' di qualità.
E anche in ambienti silenziosi l'audio catturato suona ancora un po' non del tutto naturale. È il classico esempio di eccesso d'uso del software, un "difetto" che Google ogni tanto esibisce.
Tutto il buono dei Pixel Buds Pro
Il DNA dei Pixel Buds Pro non è cambiato, soprattutto a livello software.
- connettività multipoint tra 2 dispositivi (arrivare a 3 sarebbe stato un sogno), con cambio automatico
- audio spaziale
- controlli touch impeccabili (per quanto la superficie sugli auricolari sia un po' piccola)
- modalità trasparenza che esalta i suoni di fondo
- lettura automatica delle notifiche (qui abbiamo riscontrato un piccolo bug di gioventù nelle impostazioni)
- rilevamento di conversazioni, per passare automaticamente alla modalità trasparenza durante una conversazione
- equalizzatore a 5 bande ed equalizzatore del volume
C'è insomma tutto quello che a cui Google ci aveva già abituato, e se i continui aggiornamenti ricevuti dal precedente modello sono di qualche indicazione è che anche dai Pixel Buds Pro 2 è lecito aspettarsi un lungo supporto.
A proposito dell'interazione con l'assistente, scegliendo Google Gemini è possibile sia richiamarlo con una pressione prolungata su uno dei due auricolari, che farsi leggere automaticamente le notifiche in arrivo.
Abbiamo però avuto un'esperienza un po' irregolare con questa funzione, e cliccando sulle impostazioni si presenta spesso un bug che ci impedisce di modificarle. Supponiamo che la gioventù di Gemini e il suo avvicendamento con Assistant siano la causa, più che i Buds Pro 2, fatto sta che un po' ci vanno di mezzo anche loro. Chi volesse approfondire come usare Gemini al posto di Assistant può leggere la nostra guida dedicata.
E la qualità audio?
I Pixel Buds Pro 2 offrono un suono dettagliato e bilanciato, con bassi potenti (soprattutto giocando con l'equalizzatore) e alti chiari, senza eccessi.
Chi ascolta musica elettronica, hip-hop o altri generi con una forte componente di basse frequenze ne sarà felice, ma sia chiaro che non c'è dominanza dei bassi, a meno appunto di modifiche manuali.
Il difetto principale, se dovessimo puntare il dito, è proprio nella resa predefinita un po' piatta, priva di profondità. Cosa che può appunto essere rimedita facilmente dalle impostazioni.
Il volume massimo, inoltre, non è particolarmente elevato, ma questo può anche essere un bene, tanto che c'è anche la funzione "benessere uditivo" che segnala una eventuale eccessiva esposizione a forti rumori.
Pixel Buds Pro 2 vs Pixel Buds Pro
Come abbiamo già sottolineato all'inizio, si tratta di due auricolari completamente diversi. Il paragone ha senso perché ovviamente si tratta dei modelli Pro di Google, ma per il resto è quasi come paragonare pere con mele.
Anziché analizzare quindi ogni singola differenza, vi diciamo quello che secondo noi i Pixel Buds Pro 2 fanno davvero meglio dei precedenti auricolari.
- I Pixel Buds Pro 2 sono più comodi.
- Suonano meglio, soprattutto con ANC attivo.
- La cancellazione del rumore è davvero al top.
Potremmo poi stare a spaccare il capello su tante cose, ma se ci pensate bene abbiamo toccato 3 elementi fondamentali nell'esperienza d'uso di un paio di cuffiette.
Il perché della maggiore comodità è da ricercarsi sia nel nuovo design, più piccolo ed ergonomico, che nel peso, ridotto di un paio di grammi abbondanti (i Buds Pro 2 sfiorano i 10 grammi a coppia, i Buds Pro superano i 12 grammi).
Il suono e la cancellazione del rumore sono frutto senz'altro del nuovo chip dedicato in primis, ma poi anche di tutta l'ottimizzazione fatta da Google agli auricolari in sé. È difficile trovare una causa precisa, fatto sta che sia nelle basse che nelle altre frequenze i Buds Pro 2 sono più nitidi, per quanto la qualità audio nel complesso non è che sia anni luce avanti (i Pixel Buds Pro erano già molto buoni).
Lo stacco più netto è nella cancellazione del rumore. Qui possiamo facilmente puntare il dito verso la nuova forma e il maggiore isolamento acustico, oltre che sul chip Tensor A1.
Fatto sta che non ci sono dubbi su quanto il nuovo ANC sia migliore, soprattutto sui toni alti, che sono sempre quelli più difficili da ridurre.
Valgono tutte queste migliorie una differenza di ben 120 euro (vedi paragrafo sotto)?
Ecco, questa è una bella domanda, e tendenzialmente la risposta potrebbe anche essere no. Vero è che, avendoli entrambi, e potendoli usare entrambi, non torneremmo mai indietro.
Autonomia
L'autonomia dei Pixel Buds Pro 2 è buona, ma non da primato. Partiamo intanto da quelli che sono i dati ufficiali.
- 12 ore senza la cancellazione attiva del rumore (fino a 48 ore totali di ascolto con la custodia).
- 8 ore con la cancellazione attiva del rumore (fino a 30 ore totali, con la custodia)
C'è comunque un miglioramento (circa un'ora, in entrambi i casi) rispetto ai precedenti auricolari, come abbiamo già evidenziato nel paragrafo relativo.
I campioni del settore restano altri, ma al contempo non c'è nemmeno nulla di cui lamentarsi, anche perché se gli auricolari si rimpiccioliscono e alleggeriscono, ma l'autonomia cresce, è senz'altro una vittoria.
La buona notizia è che 5 minuti all'interno della custodia forniscono circa un'ora e mezzo di ascolto senza ANC. È quindi piuttosto difficile restare senza musica, a patto che nella custodia sia rimasta un po' di carica residua.
Prezzo
Il prezzo, rispetto al passato, è cresciuto in modo abbastanza sensibile (circa il 14%).
I Pixel Buds Pro costavano 219 euro al lancio (adesso si trovano a 100 euro meno!), mentre i Pixel Buds Pro 2 vengono venduti ora a 249 euro.
Per quanto riguarda le colorazioni, Google è andato un po' agli estremi. Da un lato abbiamo Grigio creta e Grigio verde che sono abbastanza neutri, mentre il Verde matcha e il Rosa peonia sono assai più vistosi, e potrebbero non piacere a tutti.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Google che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha offerto alcun tipo di compenso monetario.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
Google Pixel Buds Pro 2
I Pixel Buds Pro 2 sono i migliori auricolari mai fatti da Google. Sono anche tra i migliori che possiate trovare oggi in commercio. Non costano poco (comunque meno degli ultimi AirPods) ma hanno tutto: comodità, ANC e qualità audio. Che volete di più?
Voto finale
Google Pixel Buds Pro 2
Pro
- Ottima cancellazione del rumore
- Più piccoli, comodi, leggeri e stabili
- Buona autonomia
- Buona cancellazione in chiamata
Contro
- Il prezzo sale
- Tra Gemini e Assistant c'è ancora un po' di confusione
- I microfoni suonano un po' metallici
- Autonomia non da primato