GoPro Fusion, la recensione (foto e video)
Il mondo dei contenuti sferici è diviso da sempre (o almeno da quando esiste) in due categorie: prodotti per tutti, controllabili principalmente con app per smartphone e prodotti per professionisti, composti da dispositivi molto costosi o da composizione di dispositivi molto costosi. E poi c'è GoPro, che decide di inserirsi nel mezzo con la sua Fusion. Un prodotto che vuole essere per tutti: per chi vuole fare semplicemente buoni contenuti a 360° e per i professionisti che sono stanchi di girare con 6 GoPro e attrezzatura pesante. È una missione difficile quella di Fusion, ma il brand GoPro alle spalle non è certo da poco. Scopriamo se l'azienda è riuscita nel suo intento.
PRO
- Ottima qualità video
- Massima flessibilità
- Software Fusion Studio stabile e funzionale
- L'overcapture GoPro apre nuovi mondi
CONTRO
- Tempi di esportazione molto lunghi
- Non c'è ancora l'overcapture dinamico
- Le app per smartphone al momento sono inutili
- I tempi di avvio di GoPro Fusion sono importanti
Costruzione e usabilità
Non abbiamo potuto provare la confezione finale quindi quello che abbiamo ricevuto è la GoPro Fusion, una custodia semi-rigida morbida con la chiusura a cerniera e un selfie stick molto robusto che funge anche da treppiede. Non è dei più stabili (vista proprio la sua concezione) ma è sicuramente molto pratico e indispensabile quasi in varie occasioni. L'attacco sotto la Fusion è particolare: è il classico GoPro a vite ma può essere rimosso facendolo scivolare via da una guida. Chissà che GoPro non abbia pensato a una nuova serie di agganci per questo prodotto.
La forma è diversa dalle classiche GoPro viste fin'ora e questo è ovviamente giustificato dall'avere due sensori grandangolari e una batteria molto più grande degli altri dispositivi. I due sensori hanno un processore dedicato e l'immagine non viene quindi fusa sul momento. Questo lo si capisce anche del fatto che nell'alloggiamento laterale, lo stesso della batteria, troviamo infatti due microSD che salvano i flussi video.
Troviamo poi la connessione USB-C, il tasto di accensione e il tasto di scatto. Questi due tasti permettono anche di navigare nei menù del piccolo (ma chiaro) lcd per cambiare praticamente tutte le funzionalità di cui potreste aver bisogno direttamente dalla telecamera.
Fusion non è impermeabile ma resiste agli spruzzi. Potrete quindi usarla sotto la pioggia ma non sott'acqua per realizzare riprese classiche (quelle 3D non potrebbero funzionare a causa della rifrazione dell'acqua). L'utilizzo di un selfie stick è quasi obbligatorio considerando che reggere la telecamera con la mano vuol dire far venire la stessa mano in buona parte dell'inquadratura sferica. La scocca leggermente gommata, come gli altri prodotti dell'azienda e questo le conferisce una buona robustezza in caso di utilizzo action.
Qualità e funzioni
Se le immagini non appaiono sferiche premeteci sopra per aprirle su Facebook
Come in praticamente tutte le videocamere a 360° le modalità di utilizzo sono tre: video, foto e timelapse. GoPro può scattare foto sferiche da 16 megapixel e video in 5.2K a 30 fps.
Questi dati vanno sempre considerati per quanto riguarda l'immagine "piatta" che una volta resa sferica perde di risoluzione se si considera una singola inquadratura. Ma 5.2K è comunque la risoluzione più alta mai vista in una fotocamera compatta sferica e permettono di arrivare alla risoluzione Full HD nell'inquadratura standard, rendendola quindi in un certo senso la prima vera sferica HD in circolazione (a patto che non passiate alla composizione di camere).
Nei limiti dei contenuti a 360° questa GoPro Fusion è sicuramente la regina in termini di qualità per quanto riguarda foto e video. Le immagini sono definite, sopratutto nelle parti centrali, il punto di giunzione è praticamente invisibile (se non esattamente sotto all'inquadratura) e l'esposizione è calcolata bene con immagini sempre ben esposte. Ovviamente con poca luce le situazioni peggiorano, ma proporzionalmente a quello che accade già con le altre action cam GoPro. A questa risoluzione i filmati e le foto iniziano ad avere senso non solo nella loro forma sferica ma anche ritagliate con un campo più stretto.
Come vi spiegherò a breve è proprio così che GoPro ha concepito Fusion.
In termini di funzionalità non legate ai software aggiunti troviamo le funzionalità più classiche. Per le foto potete attivare anche gli scatti in sequenza e la modalità notturna, oltre che usare il ProTune per modificare alcune impostazioni manuali. Questo è vero anche nei video dove le risoluzioni possibili sono 5.2K 30 fps e 3K a 60fps. Infine abbiamo la possibilità di abilitare o meno la connessione Wi-Fi e i comandi vocali. Non cambia molto in tal senso rispetto alle altre GoPro.
App e software
Il bello di questa GoPro è però scoprire cosa i software dell'azienda possono fare per espandere le funzioni di Fusion. Non dovremo quindi solo analizzare il "come" questi software gestiscano la GoPro, che rimane però un tassello importante. L'app Android al momento non esiste ancora e quella per iOS è abbastanza inutile riducendosi a cambiare le impostazioni e guardare l'inquadratura, che in una camera che riprende tutto non ha poi molto senso.
Chiuso il capitolo app smartphone un po' deprimente passiamo a Fusion Studio per Windows e macOS che è un nocciolo fondamentale per la camera. Questo principalmente perché senza questo software non potrete unire i video in uno sferico e perché vi permetterà di andare molto oltre.
L'app è pensata per lavorare direttamente con la Fusion collegata via USB-C al computer, ma provvederà lei a copiare i video sul computer prima di elaborarli. L'app è chiara e di facile utilizzo ma richiede un po' di pazienza quando le SD sono piene visto che rielaborerà le miniature ad ogni avvio. È possibile rivedere molto semplicemente i contenuti sferici, correggere l'inclinazione, modificare tonalità e colori e scegliere di tagliare un video in uno spezzone più piccolo. Dopo ogni modifica si potrà mettere il contenuto in coda in modo da poter avviare l'esportazione e l'elaborazione una sola volta per tutta la coda. Ci sono un paio di funzioni magiche però in questo software: la stabilizzazione (in beta) e l'Overcapture.
La stabilizzazione è ottima è permette di far diventare solo leggermente mossi video che altrimenti sarebbero totalmente traballanti. Non è affatto un'elaborazione scontata considerando che un video a 360° non è da stabilizzare "classicamente". L'overcapture è invece molto di più. È l'idea di poter estrapolare da un video a 360° una singola inquadratura standard. È possibile farlo direttamente dal software e in pochissimi passi, cambiando il formato (16:9, 4:3 o 1:1). In questo modo potrete avere inquadrature singole di buona qualità in "poco" tempo. Quello che ad oggi manca in Fusion Studio è la possibilità di cambiare l'inquadratura più volte durante il tempo del video, cosa che era stata promessa e che arriverà in futuro, anche sull'app mobile.
Per ovviare a questa mancanza e per dare ai professionisti un tool in più assieme a Fusion Studio anche 3 plugin per Adobe Premiere. Il primo permette di cambiare l'inquadratura e correggere l'inclinazione del video, il secondo vi permette di inserire dei testi o loghi in sovrimpressione e posizionarli nello spazio 3D e l'ultimo è quello dedicato all'overcapture che permette di variare il posizionamento del punto di vista durante la riproduzione del video, più volte e con velocità di transizione variabile, utilizzando come un generico plugin Premiere.
Ma quanto ci mette Fusion Studio a esportare una clip? La risposta è: tantissimo. Questo processo appare molto più lungo di una classica esportazione sferica perché include anche l'unione delle due sfere, eventualmente la stabilizzazione e l'esportazione finale in un filmato 5.2K non compresso. 20 secondi di filmato pesano circa 2 GB e richiede anche fino a 30-40 minuti di esportazione su un computer con CPU i7 (generica, abbiamo fatto varie prove) e 16 GB di RAM. In quel periodo poi Fusion Studio occupa tutte le risorse del vostro computer e, a differenza degli altri software di video editing, non vi darà quasi possibilità di utilizzare il computer per altri compiti.
Autonomia
La batteria di questa GoPro è nella media per questa tipologia di prodotti e permette di offrire con una singola carica più di un'ora di registrazione 5.2K. Quanto superiore ad un'ora dipenderà da vari fattori. Considerando però che realizzare lunghi video non è consigliato (i file diventano enormi e lavorarci non è facile) è comunque una buona autonomia.
Prezzo
GoPro Fusion ha un prezzo di 729€. Non certo una cifra stracciata, visto che è circa il doppio più cara rispetto ad altre concorrenti economiche, ma comunque molto meno cara rispetto ai sistemi professionali esistenti. GoPro Fusion si pone nel mezzo e cerca di prendere entrambi i mondi offrendo il meglio per gli amatori ed i semi-professionisti. E in questo contesto il prezzo è giusto e anzi quasi buono.
Acquisto
GoPro Fusion è disponibile sullo store ufficiale dell'azienda ad un prezzo di lancio di 729€.
Foto
Giudizio Finale
GoPro Fusion
Sommario
Costruzione e usabilità 8.5
Qualità e funzioni 9
App e software 8
Autonomia 7
Prezzo 7.5
Voto finale
GoPro Fusion
Pro
- Ottima qualità video
- Massima flessibilità
- Software Fusion Studio stabile e funzionale
- L'overcapture GoPro apre nuovi mondi
Contro
- Tempi di esportazione molto lunghi
- Non c'è ancora l'overcapture dinamico
- Le app per smartphone al momento sono inutili
- I tempi di avvio di GoPro Fusion sono importanti