Recensione HPRT 11: etichettatrice bella come un portacipria

La confezione di HPRT 11 è molto simile a quella della Mini Qutie, dunque si presenta alquanto essenziale: include l'etichettatrice, un cavo USB-C per la ricarica, della manualistica ridotta all'osso nella sola lingua inglese (e cinese) ed un nastro di etichette separate da 4 metri nel formato da 60 x 14 mm. Il nastro è già installato, quindi basta togliere l'apposita linguetta applicata sull'estremità per cominciare ad usare il prodotto sin da subito. Purtroppo manca il gancetto opzionale visto nella Mini Qutie.

• Connettività: Bluetooth
• Compatibilità: Android, iOS
• Ricarica: USB-C
• Stampa: termica a 203 dpi / 15 mm di altezza
• Velocità massima di stampa: 30 ppm
• Dimensioni: 74 x 74 x 39 mm
• Peso: 112 grammi
• Batteria: 1.000 mAh

Proprio come il precedente modello, HPRT 11 fa del formato compatto il suo punto di forza. L'idea è quella di portarla ovunque voi vogliate, in borsa o in un borsello, anche se risulta un po' più spessa rispetto alla Mini Qutie, ma con dimensioni leggermente ridotte.

Si presenta con una scocca circolare dalla superficie liscissima, il cui coperchio si apre proprio come se fosse un portacipria, rivelando l'incavo nel quale installare il nastro.

Tocco di classe è il pulsante d'accensione: è soft-touch, quindi basta posizionare il dito sull'apposito bottone per qualche secondo in modo tale da avviarla. 

Il LED segnala l'avvenuta accensione e il corretto inserimento del nastro quando la piccola luce brilla di bianco: il rosso, invece, evidenzia una problematica relativa all'installazione, che tuttavia è molto semplice, poiché basta tirare il nastro facendo in modo che sia in prossimità della bocca di uscita.

Manca però una levetta per tagliare le etichette una volta stampate, sostituita da una semplice zigrinatura con la quale strapparle. Infine, sul retro rispetto al pulsante d'accensione frontale, c'è l'ingresso USB-C per la ricarica, con un'autonomia che assicura almeno una stampa di 11 nastri prima di scaricarsi.

Nonostante sia compatibile con l'app "Sorticker", la medesima di Mini Qutie, il produttore consiglia di utilizzare "HerePrint" per HPRT 11, ovviamente disponibile per Android e iOS.

L'inizializzazione è semplicissima e avviene perlopiù in automatico, proprio come la stragrande maggioranza dell'app per etichettatrici smart.

L'applicazione vi chiede anzitutto qual è il tipo di nastro installato nell'etichettatrice, se a striscia continua (a 15 mm di altezza) o ad etichette divise, cioè con lunghezze prestabilite (come quello incluso nel pacchetto, a 60 x 14 mm), e spazi tra una e l'altra. 

HerePrint è praticamente la copia carbone di Sorticker, ma offre alcuni strumenti di precisione aggiuntivi: allinea automaticamente i testi e gli elementi grafici, con tanto di frecce direzionali tramite le quali spostare gli elementi di pochi millimetri. 

Per il resto, si tratta del medesimo editor dove poter applicare adesivi, testi, disegni ed immagini con cui personalizzare la vostra etichetta. Purtroppo mancano le cornici e soprattutto i modelli predefiniti, sui quali lavorare per accelerare i tempi. Manca anche una opzione per poter salvare modelli creati ed eventualmente organizzarli a dovere, ma almeno è possibile salvarli nella cronologia e attingere da lì per stampe future.

L'app però si comporta bene, è veloce e apre velocemente la galleria nel caso vogliate importare elementi come loghi, disegni vettoriali e scritte.

Non vi sono differenze nella qualità di stampa di HPRT 11 rispetto alla Mini Quite, visto che la risoluzione è ferma a 203 dpi. La stessa qualità delle etichette non prevede diversità, con spellatura semplice, impermeabilità e ottima resistenza, oltre che aderenza su superfici come vetro, plastica, legno o anche metallo.

L'unico appunto che vale la pena segnalare è nella velocità di stampa, che è minore rispetto ai suoi concorrenti, cioè 30 ppm (quando solitamente si è sui 50 ppm).

HPRT 11 è disponibile su Amazon Italia a partire da 27,99€ in due colorazioni, rosa e beige. Nel prezzo, come anticipato, è incluso un rotolo di etichette separate 60 x 15 mm da 4 metri. Nella stessa fascia c'è la MakeID L1 da 300 dpi che dispone di una risoluzione maggiore ed un'applicazione più completa, ma meno precisa rispetto a quella offerta da questa appena recensita, insieme ad un'estetica non così gradevole.

Per quanto riguarda le ricariche, potete acquistarle direttamente da Amazon al costo di circa 9,99€ per nastro, ma i pacchi da 3 unità vi consentono di risparmiare molto sul prezzo finale.