Humanity recensione: una nuova follia giapponese per gli appassionati di puzzle (e di Shiba Inu)

Un titolo molto particolare per PC, PS4 e PS5, giocabile anche in realtà virtuale
Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master
Humanity recensione: una nuova follia giapponese per gli appassionati di puzzle (e di Shiba Inu)

Humanity è uno di quei titoli che non possono rimanere indifferenti. Già dopo aver visto il primo (pazzo) trailer avevo capito si sarebbe trattato di un gioco strano, completamente fuori dall'ordinario, ma le mie aspettative sono state ben superate sin dai primi livelli. In questa recensione completa vi parlerò di tutti gli aspetti di Humanity, dal gameplay alla storia, senza fare grandi spoiler, ma con una premessa: scavare nella follia di un gioco così particolare non è affatto semplice, perché è molto più misterioso di quanto faccia credere.

PRO

  • Gameplay vario e divertente
  • Trama misteriosa e filosofica
  • Stile grafico molto piacevole
  • Colonna sonora niente male
  • Prezzo buono

CONTRO

  • Telecamera di gioco a volte fastidiosa
  • Ricompense non sempre interessanti
  • Stressante se giocato per molte ore consecutive

Scheda videogioco

  • Publisher Enhance
  • Sviluppatore tha ltd.
  • Genere Puzzle, Azione
  • Numero giocatori Giocatore singolo
  • Lingua Italiano
  • Disponibile su

Cos'è Humanity

Humanity è un gioco in stile puzzle, con alcuni elementi platform e d'azione. Prende spunto da uno dei classici del genere, il leggendario Lemmings, introducendo però una miriade di piccole innovazioni tecniche e contenutistiche, che nel complesso lo rendono un titolo originale e fresco a livello di gameplay.

Il protagonista è un tenero cagnolino, uno Shiba Inu fatto di luce, che sente delle strane voci nella sua testa e ha il compito di guidare dei flussi di umani tramite precise indicazioni. La meccanica principale è una sola: condurre il flusso di umani dal portale di origine fino alla zona di uscita dal livello. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi.

humanity shiba

Su PC si può giocare sia con mouse e tastiera che tramite gamepad, ed è quest'ultima la soluzione che vi consiglio. Il set di pulsanti da premere è abbastanza limitato e con il controller li avete tutti subito a portata di polpastrello.

Il gioco ha solo suoni e testo, nessun tipo di doppiaggio, ed è completamente tradotto in italiano.

Una particolarità di Humanity è che può essere giocato sia in versione classica su un monitor che in 3D grazie alla realtà virtuale. Supporta sia i visori per PlayStation, come PSVR e PSVR2, che la maggior parte dei visori compatibili con Steam.

Modalità

Le modalità di gioco di Humanity sono principalmente tre: la modalità storia, le scene personalizzate (i livelli creati dalla community) e la creazione di scene (l'editor di livelli). Sono tutti accessibili sin dall'inizio dal menu principale, ma vi consiglio ovviamente di prendere confidenza coi comandi e con il gameplay della storia prima di buttarvi nella creazione di nuove mappe.

La modalità storia è strutturata in diversi scenari, con 90 livelli totali, ma alcuni di questi sono secondari e possono essere saltati. In alcune fasi sono piazzati dei livelli speciali, considerabili come delle boss fight, nel quale è necessario affrontare scenari più grandi e complessi rispetto ai livelli standard.

La progressione della storia è abbastanza veloce: già dopo il prologo abbiamo diversi poteri da gestire e via via vengono aggiunti elementi di gameplay che rendono gli scenari sempre più complessi.

Il ritmo è abbastanza sostenuto, la varietà tra i livelli non manca mai, in ogni nuovo livello c'è qualcosa da imparare.

L'intera modalità storia ha per sottofondo una trama dai toni oscuri e misteriosi. Le domande sono sempre più delle risposte: chi è il cane protagonista del gioco? Perché sente delle strane voci nella sua testa? Chi sono gli umani che si muovono in fila negli scenari di gioco? Che ruolo hanno i nuclei colorati che ci parlano? Chi sono gli "altri" e le macchine che dovremo affrontare nel corso della storia? Non tutte le domande troveranno risposta, ma è comunque una trama interessante e dai tratti filosofici, sicuramente promossa per quanto mi riguarda.

La modalità scene personalizzate propone contenuti creati dagli utenti tramite l'editor integrato nel gioco. Una sezione molto importante e ricca di potenziale, visto che con la giusta dose di fantasia si possono creare livelli estremamente elaborati. Per fortuna i livelli creati dagli utenti sono cross-platform tra PC e PS4/PS5, dunque tutti ne potremo approfittare, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.

La longevità di Humanity dipende quasi esclusivamente dalle abilità del giocatore, come ogni buon puzzle che si rispetti. Terminare la modalità storia al 100% non è affatto semplice per un giocatore medio, ma è richiesta una buona dose d'impegno. Inoltre, grazie alla sezione delle scene personalizzate, il gioco potrebbe continuare a proporre livelli nuovi per diversi mesi e anni, per sfide sempre fresche ogni volta. Tutto dipenderà dal successo del gioco e dal supporto della community, che dovrà impegnarsi a creare con l'editor di gioco.

Gameplay

Il gameplay di Humanity è ricco di soluzioni geniali per renderlo sempre interessante con l'avanzare dei livelli. Ciascuno di essi presenta una mappa, con uno o più portali dai quali escono gli umani e una o più zone di uscita nelle quali bisogna indirizzarli.

Tutto si basa sui comandi impartiti dal cane, il nostro personaggio. Il piccolo Shiba Inu è i grado di correre e saltare sulle piattaforme, posizionare comandi e schiacciare pulsanti.

Nel corso della modalità storia ci vengono forniti via via diversi poteri per indirizzare gli umani: le frecce direzionali, diversi tipi di salto, la leggerezza, la diramazione e altri ancora.

Gli umani possono interagire con alcuni elementi della mappa: possono scalare muri, premere pulsanti sul terreno, spostare blocchi, camminare su nastri scorrevoli e addirittura nuotare.

Ci sono poi i Goldy, vale a dire dei giganti dorati che si trovano in posizioni particolari dei livelli. Possono essere "sbloccati" facendo passare un po' di umani sul loro corpo e devono poi raggiungere la zona d'uscita insieme a tutti gli altri. Per ogni livello ci possono essere diversi Goldy da collezionare, ma quasi sempre sono obiettivi opzionali.

I Goldy permettono di creare particolari situazioni di gameplay e sbloccano anche particolari ricompense (oltre 30 in tutto il gioco): l'avanzamento veloce del tempo, la telecamera libera per esplorare la mappa, cappelli e vestiti speciali per gli umani ma anche la selezione della musica e la visualizzazione delle statistiche delle sfide.

Non sempre le ricompense sono interessanti e molte sono solo modifiche estetiche per gli umani.

Sin dall'inizio della modalità storia il livello di sfida è buono, con un mix avvincente tra nuove meccaniche da imparare e nuovi enigmi ambientali da decifrare. Già dal terzo scenario la difficoltà media si alza e bisogna iniziare a impegnarsi a fondo per poter completare i livelli: i poteri del cane diventano limitati nell'utilizzo, il tempo comincia a essere una componente fondamentale per la risoluzione degli scenari e bisogna guardare ovunque per prevenire i pericoli.

Su questo, la telecamera di gioco non è sempre dalla nostra parte. Anzi, nelle mappe che presentano elementi stretti o conformazioni particolari, diventa difficile districarsi tra le varie parti dello scenario.

Inoltre, a un certo punto entrano in scena anche "gli altri", forme di umani vestiti di nero che diventano presto nostri avversari, così come le macchine, che ci sparano a vista non appena passiamo nei loro paraggi.

Insomma, a questo punto dell'avventura ogni livello si trasforma in un tripudio di laser, ostacoli che cadono dal cielo, fiumi di umani e di "altri" che si combattono, un vero casino.

Stesso discorso vale anche per quelle che possiamo chiamare boss fight, particolari scenari molto complessi che possono essere anche molto difficili da battere se non si padroneggiano bene tutte le meccaniche viste in precedenza.

Se non si fosse ancora capito da tutto quello che ho scritto sinora, Humanity è un gioco difficile da completare, almeno per un giocatore medio. Per fortuna, all'interno del gioco stesso si possono visualizzare le soluzioni dei puzzle, con video dettagliati che spiegano come fare ad arrivare in fondo al livello.

Attenzione a non fare sessioni troppo lunghe con un gioco come questo, perché ne va della vostra sanità mentale. Il mio consiglio per Humanity – e per tutti i giochi puzzle – è di procedere a piccole dosi, sia per non terminarlo di corsa perdendovi i dettagli, sia soprattutto per evitare uno stress eccessivo.

Quando non riuscite a completare un livello dopo tante prove, è meglio prendersi una pausa dal gioco e riprenderlo dopo un po' che continuare a sbatterci la testa (virtualmente parlando).

Grafica e Sonoro

Uno dei tratti più caratteristici di Humanity è il suo stile grafico, minimalista e asettico. Non è una scelta casuale, ovviamente, ma è il frutto del lavoro del visual designer Yugo Nakamura e del game creator Tetsuya Mizuguchi, che hanno scelto un'ambientazione tanto particolare quanto affascinante.

La resa grafica di Humanity è molto piacevole, con animazioni ben fatte per il movimento degli umani, dei Goldy e degli altri elementi di gioco. Particolare attenzione è stata dedicata al piccolo Shiba Inu, che si muove per i livelli con grande naturalezza e presenta anche animazioni speciali quando attende nella sua posizione.

Quando i livelli iniziano a diventare più complessi e ricchi di elementi, è facile iniziare a creare coreografie di umani che si muovono in file ordinate, con cascate di folla dai blocchi più alti o spettacolari salti da una parte all'altra della mappa.

Sono quasi ipnotici da osservare, tutti coloratissimi e allegri (almeno all'apparenza).

Il tutto è impreziosito dalla colonna sonora originale dell'artista giapponese Jemapur, che ha realizzato una serie di musiche ambient molto interessanti e perfettamente intonate allo stile del gioco. Le canzoni del gioco saranno pubblicate come album digitale sulle principali piattaforme streaming ed è molto probabile che le inserirò tra le mie playlist.

Humanity non è molto esoso a livello di risorse hardware su PC: la GPU raccomandata per giocarlo è una NVIDIA GTX 1070, dunque potrete riuscire a ottenere ottime prestazioni anche con un computer non molto aggiornato.

La resa grafica è eccezionale anche se lo giocate in realtà virtuale, magari sui visori Sony come PlayStation VRPlayStation VR2. A dir la verità, il gameplay in VR non cambia molto e anzi risulta più confusionario rispetto alla visuale su schermo 2D, quindi non mi sento di consigliarvelo. Magari provarlo sì, ma giocare l'intero gioco in VR è forse un po' eccessivo.

Prezzo e Uscita

Humanity è disponibile dal 16 maggio 2023 al prezzo ufficiale di 29,99€ per diverse piattaforme: PC (Steam), PS4 e PS5. La versione VR è inclusa nel prezzo e può essere utilizzata con i visori PlayStation VR, PlayStation VR2 e la maggior parte dei visori compabili con Steam.

Da ricordare che il gioco sarà disponibile gratis sin dal day one per gli abbonati al servizio PlayStation Plus Extra o Premium. Una scelta assolutamente ottima per i clienti del servizio di Sony, che potranno subito iniziare a giocare e a costruire una bella community per il gioco.

Considerando tutto, possiamo dire che Humanity ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Se siete appassionati di giochi di logica, di puzzle o anche di strategici, questo titolo può garantire diverse ore di divertimento e scatenare la vostra creatività con l'editor integrato.

Giudizio Finale

Humanity

Humanity non è un gioco mainstream, ma in senso buono. Parte da un gameplay vecchio di 30 anni e lo porta direttamente nel futuro, con trovate geniali e quel pizzico di "follia giapponese" che ci sta proprio bene in un gioco così. Un gioco cinico, impegnativo, definibile addirittura "difficile" per i non avvezzi ai puzzle game. Non sarà un successo mondiale e non farà gridare al miracolo chi vuole spremere al massimo l'hardware del proprio PC, ma ha uno stile grafico molto piacevole, che probabilmente attirerà anche qualche non adepto alla setta degli hardcore gamer. Fatevi guidare dal piccolo Shiba Inu, non ve ne pentirete.

Voto finale

Humanity

Pro

  • Gameplay vario e divertente
  • Trama misteriosa e filosofica
  • Stile grafico molto piacevole
  • Colonna sonora niente male
  • Prezzo buono

Contro

  • Telecamera di gioco a volte fastidiosa
  • Ricompense non sempre interessanti
  • Stressante se giocato per molte ore consecutive

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.