Recensione It Takes Two: un piccolo, grande capolavoro (foto e video)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

It Takes Two è prezioso: lo si può affrontare solo e soltanto con un’altra persona in cooperativa a schermo condiviso in modalità locale o online, proprio come il suo predecessore spirituale, A Way Out. È prezioso perché racconta la storia di una coppia sull'orlo del divorzio che, a causa di un misterioso incantesimo generato dal dolore della figlia, si ritrova tramutata in bambole di pezza.

PRO

  • Meraviglioso, dall’inizio alla fine
  • Varietà di situazioni impressionante
  • Minigiochi spassosi
  • Mai un'idea fuori luogo…

CONTRO

  • ... peccato che alcune non si sviluppino fino in fondo
  • Il doppiaggio in italiano sarebbe stato gradito

Editore Electronic Arts
Sviluppatore Hazelight Studios
Piattaforme PS5, Xbox Series X|S, PS4, Xbox One, PC Windows
Versione provata PS5
Genere Avventura, Gioco di Piattaforme
Modalità di gioco Multigiocatore (Locale, Online)
Lingua Testi in Italiano

L’avventura in salsa platform conduce i protagonisti, cioè Cody e May, ad affrontare continue sfide e avversità che, con allegorie e realtà, snocciolano le difficoltà delle relazioni amorose e giocano sull'importanza del lavoro di squadra. La tematica è complessa ma viene raccontata con leggerezza, senza però tralasciare tanti tocchi di classe e momenti emozionanti in una narrazione molto dolce, ricca di filmati che strizzano l'occhio allo stile Pixar.

Giocabilità

Indipendentemente dalla sezione affrontata, It Takes Two vanta sempre, in ogni momento, un sistema di controllo reattivo ed intuitivo. La macchinosità di A Way Out è ormai un lontano ricordo perché l’ultimo lavoro di Hazelight è ben rifinito: ci piace come i personaggi si muovono, la loro velocità, come avviene il calcolo dei salti (e doppi-salti), ma anche tutto ciò che è legato alle interazioni con l'ambiente.

Si arricchisce di nuove meccaniche a cadenza più che regolare, cucite sul ritmo della narrazione: è lineare, ma accenna anche zone aperte con piccole attività secondarie.

L'azione è sempre molto leggibile e le situazioni spruzzano creatività da tutti i pori. Infatti non si smette mai di meravigliarsi, in un'esperienza che esalta le meccaniche cooperative: enigmi basati sull'utilizzo di un magnete a metà, scontri a fuoco in cui ogni giocatore ha un'arma complementare all'altra, sezioni dove uno deve preparare il percorso per l'altro, e tantissimo altro ancora. Non brilla per profondità, ma sicuramente per assortimento di situazioni.

Pur essendo un’avventura collaborativa, nascosti e disseminati per i livelli vi sono dei minigiochi competitivi davvero ben fatti, con i quali sfidare il vostro partner. Ce ne sono tanti da gustare, tra scacchi, slot car e persino una simpatica rivisitazione del classico “acchiappa-la-talpa”, dove un giocatore farà la talpa, mentre l’altro terrà il martello: è il nostro preferito!

Progressione

Il punto di forza dell'esperienza è la sua anima poliedrica. Parte da una base fatta di avventura, azione e una forte componente di titolo di piattaforme, per poi cambiare regole costantemente: esplora infatti tante tipologie di videogioco direttamente connesse a ciò che accade nella storia.

Cambia forma e diventa un gioco di aerei, di macchine, un picchiaduro, uno sparatutto e la cosa sorprendente è che non solo funziona, ma è anche coerente con la struttura. Questo aiuta l'esperienza a mantenersi freschissima e curiosa, una delle più varie dell’intero panorama videoludico.

Ciò detto, questo continuo cambio di registro che, ripetiamo, mantiene spesso un principio di platform, non permette ad alcune idee di svilupparsi a dovere. Anzi, a dirla tutta, alle volte terminano sul più bello: è chiaramente una scelta per mantenere alto l’interesse e il ritmo, e ci riesce alla grande, ma in più di un paio di occasioni avremmo preferito che alcune sezioni fossero più lunghe. Del resto, è il prezzo da pagare per un’avventura così varia.

Contenuti

La longevità di It Takes Two si aggira intorno alle 15 ore, una durata complessiva sorprendente e francamente perfetta, in virtù anche della qualità riposta nel confezionamento dei contenuti, dai quali spiccano anche i citati minigiochi che, una volta sbloccati, possono essere rigiocati direttamente dal menu ogni volta che lo si desidera.

In generale, si percepisce la voglia di includere quanti più contenuti possibili, il desiderio di voler dare il massimo nel racconto e nel ritmo.

Tecnologia

Il punto cardine attorno al quale ruota la giocabilità di It Takes Two è la presenza (quasi) costante dello schermo condiviso, anche se si gioca online. L’espediente viene adoperato non solo per la risoluzione di enigmi, ma anche come soluzione registica, cambiando fluidamente in base alla situazione. Ormai è una firma dei titoli di Hazelight, con cui lo studio gioca e sperimenta: vi assicuriamo che rimarrete sorpresi dall’utilizzo che ne fa, anche se ammettiamo di aver desiderato qualche sezione in più a schermo pieno, priva quindi la separazione.

Sorprende anche l'interattività con l’ambiente: oggetti che non hanno alcun fine nel proseguimento godono comunque di effetti e reazioni concrete, rendendo così l’universo vivo. Per dire, c'è una stanza piena di strumenti musicali funzionanti, che producono suoni fedeli alla realtà, ma di esempi simili se ne possono fare a valanghe, ma preferiamo non rovinare la sorpresa.

Grafica

I nostri test si sono consumati su una PS5, dove It Takes Two è semplicemente molto piacevole da vedere. Non impressiona per quantità di poligoni, ma di certo per varietà di scenografie, bellezza degli scenari e ovviamente per il suo stile dolcissimo. L'atmosfera che si respira è quella di Toy Story: del resto si vivono ambienti casalinghi e giardini dagli occhi di piccoli giocattoli. Abbiamo notato dei caricamenti un po' frequenti per gli standard PS5, ma bisogna considerare che lo abbiamo gustato insieme ad un giocatore PS4, quindi sono adattati di conseguenza.

Sonoro

Non godrà di musiche memorabili, ma di sicuro fanno il loro dovere nell'accompagnare i momenti e soprattutto i tanti cambi di ritmo dell'avventura. Ciò che ci ha stupito è sicuramente il doppiaggio: ammettiamo che l'assenza delle voci italiane dispiace, data la presenza di molti filmati, eppure quelle inglesi hanno confezionato un lavoro certosino, dal quale emerge un grande entusiasmo.

Prezzo

It Takes Two arriva sugli scaffali dei negozi fisici e digitali al prezzo di 39,99€.

Il prezzo è ottimo considerando la qualità e la durata dell’esperienza, anche in virtù della presenza di un Pass Amico scaricabile liberamente gratis dai relativi store. In pratica, basta solo una copia per poter giocare in due, poiché il secondo giocatore può scaricare gratuitamente il client del gioco completo: tuttavia, non potrà guadagnare trofei o ospitare partite, solo fare le veci dell'ospite e partecipare in quelle avviate da chi possiede, appunto, la versione completa. Inoltre, i giocatori PS5 (o Xbox Series X) possono giocare con gli utenti PS4 (o Xbox One) e viceversa: dunque il cross-platform è possibile solo sulle piattaforme della stessa famiglia.

Immagini

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

It Takes Two

It Takes Two è un videogioco cooperativo eccezionale, uno di quelli da custodire gelosamente sullo scaffale e nel cuore. Curato maniacalmente e dalla meraviglia costante, l'ultima fatica di Hazelight Studios è un'esplosione di creatività, un inno all'amore e al videogioco fatto con amore. Imperdibile.

Sommario

Giocabilità 9

Progressione 9

Contenuti 10

Tecnologia 9

Grafica 8.5

Sonoro 8

Prezzo 9

Voto finale

It Takes Two

Pro

  • Meraviglioso, dall’inizio alla fine
  • Varietà di situazioni impressionante
  • Minigiochi spassosi
  • Mai un'idea fuori luogo…

Contro

  • ... peccato che alcune non si sviluppino fino in fondo
  • Il doppiaggio in italiano sarebbe stato gradito

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.