Recensione Jabra Elite 10: una pietra miliare

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Recensione Jabra Elite 10: una pietra miliare

Io amo le aziende che sanno dove vogliono andare, e Jabra è sempre stata una di queste aziende. Da anni il marchio danese è una certezza nel mercato degli auricolari true wireless e nel tempo si è preso i suoi spazi per innovare, ma ha saputo anche rimanere saldo nelle sue scelte, a dispetto dei trend.

I nuovi Jabra Elite 10 sono la nuova conferma che Jabra è un'azienda che sa tracciare un suo percorso: negli ultimi anni la società sta studiando il comfort negli auricolari, e gli Elite 10 sono tra le cuffiette più comode che possiate trovare in giro. Ma sono anche tra le migliori in assoluto per qualità del suono, e hanno ancora i pulsanti fisici tipici di Jabra, che amiamo. E poi ottimi microfoni, ANC, Dolby Atmos con Head Tracking e codec LC3 in arrivo.

Un pacchetto davvero completo per uno dei migliori modelli di auricolari true wireless sulla piazza.

PRO

  • Ottima qualità audio
  • Comodissime da indossare
  • Elevata resistenza a polvere e liquidi (certificazione IP57)
  • Ottimi pulsanti fisici
  • Buon ANC
  • Buoni microfoni
  • Supporto al multipoint 

CONTRO

  • Il prezzo è cresciuto
  • Nessun codec ad alta risoluzione (ma codec LC3 in arrivo!)
  • Sporadici bug nell'applicazione

Confezione

Confezione di vendita senza grandi sorprese e dotazione quasi standard: un cavetto USB/USB-C piuttosto corto e tre coppie (uno in più del solito) di gommini aggiuntivi, che si aggiungono ai gommini di taglia M montati di default.

Costruzione e comodità

Per i nuovi Elite 10, Jabra ha continuato a rinnovare e rifinire il lavoro di design iniziato con gli Elite 7 Pro, analizzando e studiando la forma di migliaia di orecchie: il risultato è che gli Elite 10 sono ancora più compatti ed ergonomici rispetto le generazioni precedenti, e hanno un rivestimento gommato che li rende molto piacevoli al tatto. Anche i gommini sono diversi del solito: questi realizzati da Jabra (chiamati EarGel) hanno una forma ovale e leggermente spiovente, che segue la forma del canale uditivo.

Come risultato, i Jabra Elite 10 sono tra gli auricolari più comodi disponibili sul mercato, sicuramente i più comodi in assoluto se li confrontiamo con quelli compatti che stanno completamente nelle orecchie (senza astina esterna in stile AirPods, per intenderci).

Questo anche perché il design semi-aperto non blocca il condotto, alleviando la sensazione di affaticamento che si prova quando l'orecchio è completamente ostruito.

Sulla superficie esterna degli auricolari troviamo i tasti fisici: ancora una vola, Jabra preferisce dei pulsanti che si premono davvero rispetto ai sensori touch, e io non potrei essere più felice. I tasti fisici danno un feedback chiaro e immediato quando si premono, e funzionano anche con i guanti.

Eccellente la certificazione IP57, che assicura resistenza a polvere e acqua: non sono molti gli auricolari progettati per resistere sia a polvere che a liquidi, e ancor meno sono quelli che raggiungono un livello così elevato di protezione.

Cambia leggermente anche la forma della custodia di ricarica, che è ora stondata sul fondo e più sottile, forse anche più facile da inserire nel taschino dei jeans. Molto apprezzato il rivestimento opaco che non trattiene le impronte; sul fronte trovaimo il LED multicolore che indica lo stato di carica e, sul fondo, il connettore USB-C.

Qualità sonora

La qualità audio di questi Jabra Elite 10 Pro è davvero ottima, ed è stata francamente una bella sorpresa: Jabra ha sempre fatto abbastanza bene con l'audio, ma qui mi pare si sia fatto un netto salto in avanti, che porta questi Elite 10 Pro nella fascia dei non plus ultra

Per questi auricolari, Jabra ha usato un nuovo driver da 10 mm: il suono è arioso, con un soundstage abbaztanza ampio e un livello di dettagli notevole. Con l'equalizzazione di default ho apprezzato soprattutto le frequenze medie, che mi sono sembrate particolarmente buone rispetto la media: le voci sono calde e corpose e staccano bene rispetto il resto della musica. Per fortuna c'è anche un buon equalizzatore a cinque bande, che vi permette di rifinire la risposta: personalmente, ho alzato di un po' bassi e medio-bassi, che mi sembravano un po' sacrificati nel profilo di default, specialmente considerando che sono ottimi bassi, molto morbidi e vibranti.

Insomma, Jabra Elite 10 ampiamente promossi sul fronte sonoro. Il mio termine di paragone sono stati gli ottimi Sony WF-1000XM5: in generale gli auricolari di Sony sono ancora un pelino superiori per fedeltà, ma i due modelli giocano nello stesso campionato, e ci sono alcuni dettagli che mi sono piaciuti anche di più sui Jabra.

Per quanto mi riguarda, gli Elite 10 sono una pietra miliare per l'azienda danese in termini di qualità sonora.

App e funzioni

La companion app di Jabra, chiamata Sound+, è ricca di funzioni e personalizzazioni, ma abbastanza ben organizzata da non far perdere l'utente.

Oltre la possibilità di personalizzare il suono e l'equalizzatore, troviamo i controlli relativi ad ANC e HearThrough (quest'ultimo regolabile in intensità), la modalità Soundscape che riproduce suoni della natura (che io trovo utile per leggere in metropolitana), e poi i menu per personalizzare i controlli, sia in ambito multimediale che per chiamate.

Tra le opzioni utili c'è anche FindMyJabra, ossia la funzione per ritrovare gli auricolari smarriti (tramite ultima posizione nota e/o facendoli suonare) e Spotify Tap, che avvia automaticamente contenuti da Spotify con un doppio clic sull'auricolare sinistra, e che ora funziona anche su iOS.

Ma la grande novità in termini di funzioni è il supporto all'audio spaziale Dolby, con o senza tracciamento della testa. L'head tracking funziona sorprendentemente bene, praticamente al pari di quello di Apple con gli AirPods: rimango sempre in dubbio se sia una funzione che possa mai servire davvero, ma è sicuramente scenica. A prescindere da questo, anche l'audio spaziale in sé funziona abbastanza bene, ma francamente non è qualcosa che consiglierei di tenere sempre attivo. Nella maggior parte dei casi, infatti, l'ascolto di musica risente dell'audio spaziale e, anche se con alcuni brani mi ha dato qualche soddisfazione, in generale non lo consiglio granché per ascoltare la musica. Occhio poi anche ai suoni di sistema: sembra sciocco, ma con l'audio spaziale sempre attivo, anche i feedback sonori del sistema operativo vengono alterati e, ad esempio, il rumore della tastiera su iOS diventa davvero buffo (e anche un po' fastidioso, sembra un po' un didgeridoo).

Al contrario, l'audio spaziale è una figata per film e serie TV, soprattutto per i contenuti che supportano Dolby Atmos, ed è un piacere ritrovare tutta la spazialità audio di questa tecnologia in un paio di auricolari di Jabra. 

Infine, una nota negativa: curiosamente, dall'app sono sparite due funzioni utili, ossia il test di vestibilità per gli EarGel, e MySound, ossia il test che serviva per personalizzare automaticamente il suono in base alle frequenze che le nostre orecchie riescono a sentire.

Cancellazione del rumore

La cancellazione del rumore funziona piuttosto bene: non siamo ai livelli dei mostri sacri del settore (come WF-1000XM5), ma i risultati sono comunque buoni, specialmente considerando il design semi-open delle cuffiette. Proprio per via della forma che lascia "respirare" di più le orecchie, Jabra parte in svantaggio rispetto ad altri modelli che invece bloccano di più il canale uditivo. 

In generale, l'ANC dà ottimi risultati con i rumori bassi e costanti: ad esempio, va benissimo in metro o in treno, ma anche per ridurre il fastidio dato da una lavatrice in funzione.

Al contrario, funziona un po' meno bene con i suoni "improvvisi", come ad esempio lo sferragliare di un tram che passa vicino. 

Nel complesso è comunque promosso, ed è più che sufficiente per garantire il giusto livello di isolamento sui mezzi di trasporto o in un ufficio affollato.

Buona anche la modalità HearThrough, che per me si conferma una delle migliori modalità trasparenza del mercato, con suoni estremamente naturali.

Connettività

I Jabra Elite 10 hanno Bluetooth 5.3 e supportano codec SBC e AAC. Manca quindi il supporto a codec ad altra risoluzione, ma c'è anche un'ottima notizia: Jabra ha annunciato l'imminente supporto al codec LC3, che sarà il futuro dell'audio Bluetooth.

LC3 sarà infatti il codec di riferimento per il Low Energy Audio, garantendo qualità migliore a parità di bitrate e maggiore autonomia: non c'è ancora sugli Elite 10, ma arriverà con un prossimo aggiornamento.

I Jabra Elite 10 supportano il multipoint (connessione simultanea a due dispositivi), che funziona molto bene, e possono ricordare fino a 10 dispositivi associati.

Controlli

I Jabra Elite 10 hanno i pulsanti fisici tipici di Jabra, che apprezzo moltissimo: hanno una corsa breve, sono quindi facili da premere e restituiscono un chiaro feedback meccanico. 

Le azioni dei pulsanti sono completamente (ma davvero completamente) personalizzabili dall'app Sound+ e includono anche il controllo del volume. Di default, i comandi sono:

  • Auricolare SX:
    • Clic: controllo del rumore (ANC/HearThrough)
    • Doppio clic: assistente vocale (o avvia Spotify Tap)
    • Clic prolungato: abbassa volume
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: traccia successiva
    • Triplo clic: traccia precedente
    • Clic prolungato: alza volume

Autonomia

Jabra dichiara un'autonomia fino a 6 ore con ANC attivo e fino a 8 ore senza ANC, che diventano 27/36 ore con le ricariche fornite dalla custodia. È un buon risultato, non il più alto del settore, ma più che sufficiente per garantire un utilizzo senza compromessi in termini di batteria.

Il case supporta la ricarica rapida (1 ora di ascolto dopo 5 minuti di carica) e anche la ricarica wireless.

Microfoni

Ottimi i microfoni dei nuovi Jabra Elite 10, che riprendono l'eccellenza degli Elite 7 Pro. Sugli Elite 10 troviamo un totale di 3 microfoni (3 per auricolare) che riescono a catturare la voce e isolare i rumori di fondo. Dai test effettuati, ho notato che gli Elite 10 tendono a sopprimere completamente i rumori esterni, a costo di ridurre la qualità della voce, che però rimane sempre udibile.

A seconda del contesto in cui vi trovate, quindi, potreste avere una voce più o meno metallica, ma comunque sempre comprensibile. Ottima anche la riduzione del rumore del vento, che funziona veramente bene. Potete farvi un'idea della qualità in chiamata (anche in contesti difficili) dalle due registrazioni qui sotto.

Prezzo

I Jabra Elite 10 hanno un costo di 249,90€, e sono gli auricolari più cari mai prodotti dall'azienda danese.

Ma sono anche i migliori mai realizzati, un modello senza compromessi che rivaleggia con gli altri top di gamma del settore, che a volte hanno prezzi perfino più alti.

Giudizio Finale

Jabra Elite 10

I Jabra Elite 10 sono tra gli auricolari più comodi che possiate trovare: grazie al design semi-open e i gommini ComfortFit potete indossarli per ore senza provare fastidio. La qualità audio è eccezionale, una delle migliori in assoluto, e il Dolby Atmos (con tracciamento della testa) funziona bene (ma va meglio con i film che con la musica). Non mancano ANC e modalità HearThrough, che fanno il loro dovere. Il prezzo è alto (il più alto di sempre per Jabra), ma se potete permettervele non rimarrete delusi.

Sommario

Confezione 6.5

Costruzione e comodità 9

Qualità sonora 8.5

App e funzioni 8

Autonomia 8

Microfoni 8

Prezzo 6

Voto finale

Jabra Elite 10

Pro

  • Ottima qualità audio
  • Comodissime da indossare
  • Elevata resistenza a polvere e liquidi (certificazione IP57)
  • Ottimi pulsanti fisici
  • Buon ANC
  • Buoni microfoni
  • Supporto al multipoint 

Contro

  • Il prezzo è cresciuto
  • Nessun codec ad alta risoluzione (ma codec LC3 in arrivo!)
  • Sporadici bug nell'applicazione

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.
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