JBL Soundgear BTA, la recensione dello speaker indossabile (foto e video)

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

JBL Soundgear BTA è uno speaker da indossare. Sì, avete capito bene. Ricordo chiaramente che la prima volta che ho sentito parlare di questo genere di prodotti mi sono domandato che senso avessero e chi mai potrebbe volere questo strano ibrido, un po' cassa un cuffie. Dopo un mese di utilizzo ho completamente cambiato idea e in questa recensione provo a spiegare perché mi sono innamorato di questa tipologia di prodotti.

PRO

  • È uno speaker da indossare. E questo è sicuramente un pro.
  • Ottima spazialità del suono
  • Leggero e ben costruito

CONTRO

  • Bassi migliorabili
  • Prezzo non per tutti
  • Poco flessibile

Costruzione e design

JBL Soundgear BTA si presenta come un collare semi-rigido da poggiare sulle spalle. Sulla parte posteriore ci sono due perni flessibili che permettono di allargarlo un po' quando lo indossate, ma lo speaker è sostanzialmente rigido e dovrete tenere a mente questo aggettivo. All'inizio, infatti, avrete voglia di allargare di più i due bracci per indossarlo, anche considerando che l'impressione iniziale è che il collo ci passi a mala pena (e io non ho un collo particolarmente grosso). In realtà è solo questione di abitudine e di capire come indossarlo: personalmente, trovo molto comodo tenerlo in mano dai bordi interni per farlo scorrere lungo il collo, in modo da evitare che la plastica faccia resistenza contro la pelle.

Detto questo, lo speaker risulta solido e ben costruito: la parte inferiore è in plastica siliconata, mentre quella superiore è rivestita in tessuto. Questa scelta è particolarmente azzeccata: muovendosi, capita relativamente spesso che il collo sfreghi contro il JBL Soundgear, ma essendo a contatto col tessuto la sensazione non è sgradevole.

Sul lato sinistro, dalla parte esterna si trovano i tre canonici tasti Volume+, Volume-, Play/Pausa, mentre dalla parte opposta, sulla destra, c'è il pulsante Bluetooth e uno slider da tener premuto verso l'alto per accendere o spegnere il dispositivo. Lo speaker si ricarica tramite microUSB, tramite un connettore posto sul retro (e coperto da uno sportellino).

Il JBL Soundgear ha una forma leggermente ondulata che segue l'andamento delle spalle: anche grazie a questo design, lo speaker si porta comodamente e il peso di 350 grammi non sarà affatto un problema. Certo, se decidete di usarlo anche fuori casa sicuramente non passerete inosservati e la gente penserà che avete una strana tavoletta del water poggiata sulle spalle, ma questi sono i soliti rischi di essere pionieri nel campo della tecnologia.

Funzioni e qualità audio

Partiamo dalle note negative: dalla qualità audio ci si poteva aspettare qualcosa in più, considerando che parliamo di JBL. Intendiamoci, i quattro driver fanno il loro dovere e non suonano malissimo, ma si perde decisamente qualcosa negli alti e soprattutto nei bassi, che risultano un po' artificiali.

Molto meglio i medi, decisamente più orecchiabili e coinvolgenti; infine, i bassi gracchiano un po' a volume elevato. A volume medio, comunque, l'ascolto è generalmente godibile e un orecchio non troppo esperto non baderà alle sbavature.

D'altra parte, il vero punto di forza del JBL Soundgear è la spazialità del suono: la sensazione è quella di avere la testa immersa in una bolla di musica, con il suono che vi cicrconda completamente. È davvero un effetto strano da spiegare, che non è paragonabile né all'ascolto con cuffia, né alla riproduzione da un classico speaker. Il suono sembra venire dal retro e dai lati e ci si sente come se alle spalle ci fosse una serie di casse posizionate a ferro di cavallo. Grazie all'ottima direzionalità del suono, è un piacere ascoltare tracce che sfruttano adeguatamente l'effetto stereo: vi sembrerà di essere circondati da un'orchestra che suona per voi.

Proprio per questa grande attenzione alla spazialità, questo dispositivo è in grado di migliorare tantissimo le esperienze in realtà virtuale: una volta indossato il visore e poggiato il JBL Soundgear sulle spalle sarete completamente immersi nel mondo in cui avete deciso di lanciarvi, senza però perdere il contatto con la realtà (quella vera, della quale sentirete comunque i suoni).

Ma la comodità del JBL Soundgear va ben oltre la realtà virtuale: come accennato, nelle settimane in cui l'ho utilizzato quotidianamente a casa, mi sono pian piano innamorato di questa tipologia di prodotti. Avere uno speaker sulle spalle vuol dire che la tua musica ti segue continuamente: quando studi alla scrivania, quando ti alzi per andare a fare un caffè, quando cucini, quando metti i panni sporchi in lavatrice, e così via. Questi sono tutti contesti in cui ho realmente utilizzato il Soundgear, che mi hanno fatto apprezzare le potenzialità di questo dispositivo.

Qualcuno potrebbe obiettare: ma non bastano un paio di cuffie wireless, per far sì che la musica ti segua ovunque? Certo che sì, ma l'esperienza è completamente diversa. In primo luogo, con questo speaker da spalla non ci si isola dal mondo circostante: nonostante la musica, riesco a sentire chiaramente il suono del caffè che viene su dalla moka o la mia coinquilina che bussa alla porta.

Inoltre, trovo che questo genere di dispositivi siano più adatti per un ascolto prolungato: personalmente, dopo ore (e ore e ore...) di ascolto con cufie o auricolari, mi capita di percepire un certo fastidio alle orecchie, "stressate" da un'eccessiva stimolazione, mentre con il JBL Soundgear l'unica cosa che sentirete sarà sempre il solito, leggero peso sulle spalle.

D'altra parte, c'è da considerare che l'esperienza d'ascolto è personale ma non troppo: in sintesi, non potete pensare di indossare questo speaker sperando che le altre persone nella stanza non sentano quel che state ascoltando. Il suono è direzionale e, ovviamente, è pensato per essere indirizzato verso chi indossa il JBL Soundgear: d'altra parte, trattandosi comunque di uno speaker, è inevitabile che le onde sonore si propaghino in ogni direzione. In linea di massima, con un ascolto a volume medio, una persona a meno di tre metri di distanza riuscirà a sentire chiaramente cosa state ascoltando; ovviamente, la situazione cambia quando il volume diminuisce o quando aumentano le distanze.

A proposito di volume, solitamente ho utilizzato questo speaker con il volume impostato a metà, o anche meno: portandolo al massimo, diventa davvero molto rumoroso, al limite del fastidioso. Questo perché i quattro driver si trovano relativamente vicini alle orecchie e, tutto sommato, questo è un bene: sia perché permette di godere della propria musica senza doverla "sparare" al massimo, sia perché contribuisce a garantire una buona durata della batteria.

JBL dichiara un'autonomia di 6 ore di riproduzione continua e noi possiamo confermare queste stime: nei nostri test forse è durato anche qualche manciata di minuti in più (ma, come già detto, il volume era spesso impostato a meno di metà). La batteria da 800 mAh ci mette circa 2 ore per ricaricarsi completamente: un dettaglio da tenere a mente, considerando che un cavo attaccato sul retro uccide tutta la portabilità del Soundgear.

 

JBL Soundgear risulta particolarmente indicato anche per guardare film, perché utilizza la tecnologia aptX Low Latency, che garantisce che audio e video siano sincronizzati (un aspetto tutt'altro che scontato quando si parla di dispositivi Bluetooth).

Inoltre, nella confezione della versione BTA è incluso anche un trasmettitore Bluetooth che permette di utilizzare il Soundgear anche con classiche TV non dotate di Bluetooth: non dovrete far altro che collegare il trasmettitore al televisore usando il cavo ottico digitale (incluso anch'esso nella confezione) o il jack audio, per poi associare il Soundgear al trasmettitore.

Abbastanza buona anche la qualità delle chiamate, grazie ai due microfoni con cancellazione del rumore: ovviamente, parliamo di chiamate eseguite in casa, dato che portarsi in giro il JBL Soundgear non è una cosa da tutti.

A tal proposito, ci sentiamo di consigliare particolarmente questo prodotto a chi lavora da casa e, più in generale, a chi passa molto tempo ad ascoltare musica in ambiente domestico, magari spostandosi spesso da una stanza all'altra.

Prezzo

JBL Soundgear BTA viene venduto al costo di 229,99€ sul sito ufficiale, ma è disponibile su Amazon al prezzo di 209€. È un costo abbastanza importante, sicuramente non adatto a tutte le tasche; d'altra parte, si tratta di un prodotto decisamente peculiare, con pochissima concorrenza (e i cui rivali costano tutti sensibilmente di più).

Foto

Giudizio Finale

JBL Soundgear BTA

JBL Soundgear BTA è un tipo di prodotto completamente nuovo, del quale ci si innamora facilmente: l'ottima spazialità del suono e la comodità di portare la propria musica mentre ci si sposta per casa sono due fattori che vi conquisteranno. La qualità sonora è ok (anche se avremmo voluto qualcosa in più dai bassi!), peccato solo che il prezzo non sia per tutti (nonostante sia il dispositivo più economico di questo tipo).

Sommario

Costruzione e design 7.8

Funzioni e qualità audio 8.0

Prezzo 7.0

Voto finale

JBL Soundgear BTA

Pro

  • È uno speaker da indossare. E questo è sicuramente un pro.
  • Ottima spazialità del suono
  • Leggero e ben costruito

Contro

  • Bassi migliorabili
  • Prezzo non per tutti
  • Poco flessibile

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.