Recensione LG OLED CX 48": il TV che si crede un monitor gaming

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master

La linea di demarcazione tra monitor e televisore si fa sempre più sottile. I modelli OLED di casa LG cercano di romperla una volta per tutte, anche se ovviamente non è sempre così facile trovare uno spazio adeguato per usare un televisore in ambito lavorativo. In queste ultime settimane abbiamo sfruttato il modello LG CX da 48" sia come schermo da lavoro che come dispositivo di intrattenimento. Ovviamente, vista la qualità del pannello e l'eleganza delle sue linee, non sfigurerebbe in nessun salotto. Scopriamo insieme di che pasta è fatto!

PRO

  • Pannello OLED bellissimo dotato di un sacco di modalità di utilizzo
  • Ottima resa audio
  • G-Sync, VRR, HDMI 2.1
  • Perfetto per la next-gen (e anche per PC Gaming)

CONTRO

  • Prezzo elevato
  • Base ingombrante
  • Problemi con schede grafiche NVIDIA

Il montaggio

I televisori della linea CX non sono propriamente banali da montare, per il semplice motivo che tutta la parte superiore dello schermo è praticamente solo vetro molto sottile. Il colpo d'occhio è meraviglioso, ma va da sé che proprio la parte superiore è decisamente più delicata. La base richiede un po' di passaggi per essere assemblata, e occupa anche un bel po' di spazio sul mobile o sulla scrivania su cui deciderete di collocarlo. Non manca ovviamente l'attacco VESA (300 x 200 nel modello 48") per attaccarlo ad una staffa da muro. La parte inferiore, quella vicina alla base per intenderci, è ben più spessa e resistente: è lì che si trova tutto l'hardware del televisore. In ogni caso, per montarlo al meglio vi conviene probabilmente poggiare lo schermo su una superficie morbida (divano o letto), assemblare la base e successivamente sollevarlo (possibilmente in due).

Il televisore nudo e crudo

Il fatto che LG CX vanti tutta una serie di caratteristiche pensate in ottica gaming, non significa certo che sia un televisore che non sappia il fatto suo in tutti gli altri campi.

E visto che ci siamo, chiariamo sin da subito una cosa: si tratta di un modello top di gamma a cui non manca praticamente niente. Il prezzo, di conseguenza, è piuttosto salato, ma sa ripagarvi con una quantità di funzionalità davvero enorme. Anche l'eleganza non è trascurata, anzi. Come già accennato, tutta la parte superiore è praticamente una lastra di vetro sottile. Le cornici sono altrettanto sottili (7 mm). Lo stesso non si può dire della base che, una volta assemblata occuperà 24,5 cm in profondità. Finché si tratta di collocarla in salotto nessun problema, se dovete posizionarla in una scrivania per creare una postazione PC invece, considerata la profondità media dei piani da scrivania, potreste ritrovarvi con il volto troppo vicino allo schermo. In ogni caso la base è particolarmente pesante e dona un'ottima stabilità al televisore. Più che discreta la dotazione di porte, con un solo, piccolo problema. Di lato troviamo 3 ingressi HDMI e una USB, ma antenna, uscita ottica, le altre porte USB e l'ultimo ingresso HDMI sono posti sul retro.

Se collocate il TV su una staffa da muro diventa obbligatorio lasciare un po' di spazio libero per far passare i cavi.

Sotto il cofano, LG CX nasconde il processore α9 di terza generazione, che va a sfruttare l'intelligenza artificiale per ottimizzare sia la resa delle immagini che quella sonora. L'IA ad esempio riconosce i testi che passano su schermo, rendendoli più nitidi e facili da leggere, o va ad analizzare la scena riprodotta e il suo genere di appartenenza (Film, Sport, Videogioco) proponendo in automatico la modalità di immagine più azzeccata. C'è persino la modalità Filmmaker, realizzata in collaborazione con la UHD Alliance e varie case cinematografiche, per ricreare sullo schermo i colori come sono stati pensati in fase di realizzazione del film.

Il pannello è un bellissimo OLED 4K che, lato HDR, supporta il Dolby Vision IQ, un Dolby Vision evoluto che va a regolare colore e contrasto a seconda del tipo di contenuto e delle condizioni di luce ambientale.

E che dire a riguardo della sua resa: potremmo spendere fiumi di parole sulla resa dei colori, sull'HDR o sui neri assoluti che riproduce. Vi basti sapere che in praticamente tutti i contesti sa essere sbalorditivo. Tutte le uscite HDMI sono 2.1, in grado quindi di gestire flussi in 4K a 120 frame al secondo. Una delle tre porte laterali ha il supporto allo standard eARC. Per sfruttarla vi servirà una soundbar con HDMI out eARC.

A tal proposito, siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche dal lato audio: ovvio che una soundbar saprà restituire un suono migliore (con un modello magari di fascia medio/alta), ma stiamo comunque parlando di un sistema di diffusori integrato 2.2 per un totale di 40W. Lo abbiamo sfruttato per la musica, per i videogiochi o per contenuti multimediali di varia natura senza mai sentire la necessità di collegare supporti audio aggiuntivi. Per quanto riguarda il codec audio il TV supporta il Dolby Atmos.

  • Schermo: OLED 48" 4K (3.840 x 2.160 pixel), pixel dimming, 120 Hz, tempo di risposta 0,2 ms, 750 nit di picco, Dolby Vision IQ
  • Processore video: α9 Gen 3 con Intelligenza Artificiale
  • SO: webOS 5.0
  • Connettività: Wi-Fi, LAN, Bluetooth
  • Porte: 3 x HDMI 2.1. 1 x HDMI 2.1 ARC/eARC, SAT, 3 x USB, uscita ottica, jack audio
  • Condivisione: Miracast, App Smartphone, Magic Link, DLNA
  • Gaming: NVIDIA G-Sync, AMD Free Sync, VRR (Variable Refresh Rate), Instant Game Response, ALLM, HGiG
  • Audio: 2.2 ch, 40W, Dolby Atmos
  • Peso: 15,9 kg con stand, 14 kg senza
  • Dimensioni (senza stand): 1071 x 618 x 46,9 mm
  • Dimensioni VESA: 300 x 200
  • Classe Energetica: A

webOS 5.0, nell'attesa che arrivi l'aggiornamento alla sesta versione dell'SO proprietario, si fa usare senza troppi problemi. All'accensione del televisore ci troviamo di fronte il tipico carosello che fa parte dell'ecosistema LG oramai da tempo. Oltre a tutte (nessuna esclusa) le applicazioni per accedere ai servizi di streaming, ci sono anche un browser web, un galleria per consultare i contenuti multimediali presenti su dispositivi di archiviazione esterna, Alexa e altre utility.

C'è anche Art Gallery, che trasforma LG CX in una sorta di quadro interattivo con varie opere o foto d'autore a rotazione e volendo persino una colonna sonora scelta ad-hoc. C'è anche lo store dove è possibile scaricare qualche gioco e tante altre app di terze parti, come anche Plex. In generale è tutto molto reattivo, e le applicazioni ci mettono davvero poco ad avviarsi. Ci sarebbe poi da approfondire tutta la parte relativa alla domotica. LG CX può diventare il vostro hub di riferimento per gestire tutti i dispositivi smart della vostra abitazione.

In definitiva da un punto di vista puramente televisivo, LG CX è praticamente impeccabile. Se proprio vogliamo trovargli un ulteriore difetto, le impostazioni sanno essere un po' macchinose da gestire, con tanti sotto menu non sempre intuitivi.

Telecomando

Il telecomando della linea CX è allo stesso tempo uno dei suoi punti di forza e una delle sue debolezze. Da bravo telecomando di nuova generazione, integra tra i suoi pulsanti anche quelli per accedere velocemente a Netflix e Prime Video, oltre ad un pulsante Movies che in realtà riporta a Rakuten TV.

Se alcuni marchi, come Samsung, cercano di realizzare telecomandi sempre più moderni con pochi tasti e dimensioni contenute, quello di LG vanta invece dimensioni standard con una dotazione estremamente classica di pulsanti. C'è comunque qualche chicca aggiuntiva di non poco conto. La croce direzionale posta al centro è coadiuvata ad esempio da una rotella in stile mouse per scrollare velocemente tra i contenuti.

Ma non solo: per navigare tra i contenuti potete usare il telecomando come un puntatore, e tale funzionalità può essere sfruttata anche in vari altri dispositivi compatibili, come decoder, lettori Blu-ray e simili. Altra presenza immancabile in dispositivi di nuova generazione è il microfono per la ricerca vocale e per accedere agli assistenti vocali. Non male il feedback dei vari tasti, realizzati in plastica gommata che, alla pressione, emettono un clic riconoscibile. Un ottimo telecomando insomma, che risulta forse solo un po' anacronistico proprio per via dei tanti pulsanti e delle sue dimensioni.

Un monitor da 48" e passa la paura

Come anticipato, oltre che come schermo principale per i nostri test di videogiochi dedicati a PC, PS5 e Xbox Series X, abbiamo deciso di provare a sfruttare LG CX come monitor da lavoro. Qual è il responso? Che per determinati aspetti sarà molto difficile tornare indietro. Dopo aver provato uno schermo così ampio, caratterizzato tra l'altro da un'ottima nitidezza, colori fedeli e altre accortezze che migliorano la leggibilità dei testi, passare ad uno schermo QHD classico, anche fosse da 32", sarà ardua. La nostra scrivania non era esattamente la postazione ideale dove collocarlo, soprattutto per via della base così ampia. La soluzione ideale sarebbe una staffa da muro, ma essendo appunto un test e non una soluzione definitiva ci siamo adattati al meglio delle possibilità. Il fatto che gli elementi su schermo siano "più distanti del solito", vista l'ampiezza dello schermo, non è stato un gran problema.

Per le nostre prove abbiamo sfruttato la Modalità immagine Gioco anche al di fuori del contesto videoludico.

Grazie alle impostazioni è facile passare da una modalità all'altra controllando in tempo reale le differenze di resa, ad esempio, del testo a schermo. La modalità immagine comunque è diversa dalla Instant Game Response, una funzionalità dei televisori LG, di cui è dotato anche questo CX, che switcha automaticamente ad un'apposita modalità gaming non appena si cerca di riprodurre un videogioco. Instant Game Response funziona alla perfezione anche su PC, per la cronaca, riconoscendo quando si passa dal desktop ad un videogame qualsiasi. Tra gli altri vantaggi gaming troviamo il VRR (Variable Refresh Rate), l'ALLM (Auto Low Latency Mode), la modalità HGiG e un tempo di risposta di 1 ms. Come se non bastasse avete a disposizione NVIDIA G-Sync e AMD Free Sync. Nel nostro caso abbiamo avuto modo di sfruttare la prima modalità, visto che il nostro PC è dotato di una NVIDA GeForce RTX 3070. Da Windows è possibile passare alla modalità di immagine a 120 Hz, sfruttando quindi il refresh rate massimo messo a disposizione dal pannello.

Certo, per giocare a determinati tipi di titoli 120 Hz sono appena sufficienti, se non del tutto fuori target. Ci riferiamo ovviamente a giochi di tipo competitivo, come possono essere Overwatch, Call of Duty, Fortnite o Apex Legends, tutti in grado di essere riprodotti in 4K a un frame rate anche di gran lunga superiore a 120 fps con schede video di fascia medio/alta. Da un punto di vista lavorativo invece non ci sono problemi di alcun genere, e anzi, passare da un 4K a 60 Hz ad uno a 120 Hz fa la sua differenza. Se poi per voi il frame rate non è così importante e puntate magari invece a massimizzare i dettagli o a sfruttare appieno il Ray Tracing, 120 Hz possono andare benone. Su LG CX ci abbiamo giocato praticamente tutta la campagna di Cyberpunk 2077 (oltre 70 ore per intenderci), proiettandoci ancora di più dentro Night City anche grazie ai colori intensi e alle dimensioni dello schermo.

Non è però tutto oro quello che luccica. LG CX sembra avere qualche problema con le schede grafiche di casa NVIDIA. Sostanzialmente la prima accensione del computer non va a buon fine. Dopo la primissima schermata di boot, il TV non riesce a trovare il segnale video rendendo di fatto impossibile accedere al sistema operativo. Nel nostro caso l'unica soluzione è spegnere forzatamente il PC e riaccenderlo, e questo ogni volta che vogliamo accendere il PC. Il problema sussiste anche cambiando cavo HDMI (ovviamente utilizzando cavi High Speed), passando da una porta HDMI all'altra o anche mettendo mano al BIOS per cercare di impostare la scheda video come periferica iniziale per l'output del display. Fortunatamente, si fa per dire, è una seccatura comune: ci sono varie testimonianze all'estero e anche in Italia di problemi simili. Anche altri modelli di televisori possono dare complicazioni simili, ma non è certo una giustificazione. Inoltre talvolta, durante l'utilizzo in ambito lavorativo, il televisore tende a passare alla modalità gaming all'improvviso, ripassando quasi immediatamente alla modalità di utilizzo normale, il tutto ovviamente senza ci sia stato un tentativo di avvio di un gioco.

Probabile che la IA confonda qualche contenuto di Facebook o di altre pagine web per un videogioco, forzando l'avvio della modalità gaming e causando di conseguenza un'interruzione del flusso video che può anche portare al crash di applicativi legati alla suite Adobe.

Un paio di scocciature niente male insomma, ma siamo comunque riusciti a sopravvivere per più di un mese soprassedendo su quanto appena descritto, visti anche i tanti lati positivi che porta con sé.

Oltre a questo, abbiamo sfruttato poi LG CX per testare la modalità a 120 Hz di PlayStation 5 e Xbox Series X. Per sfruttare tali modalità di utilizzo infatti non è sufficiente avere monitor con refresh rate pari o superiore a 120. Servono dispositivi dotati di porte HDMI 2.1, proprio quelle in dotazione al televisore di casa LG. A riguardo comunque non c'è molto da dire, nel senso che il televisore svolge egregiamente il suo lavoro. Entrambe le console hanno riconosciuto sin dal primo avvio la compatibilità con i 120 Hz.

L'unico cruccio sono alcuni giochi come Call of Duty: Black Ops Cold War che, almeno su PS5, richiedono di mettere mano alle impostazioni di sistema per forzare i 120 Hz invece di abilitare una semplice spunta dalle impostazioni del gioco. Comunque, giocare a 120 frame al secondo in alcuni ambiti, come appunto quello dello sparatutto competitivo di Activision, è una vera goduria. Di fatto però sono davvero pochi i giochi che supportano tale modalità, a scapito tra l'altro di migliorie grafiche di vario genere.

Prezzo

Il prezzo, come anticipato, è da vero top di gamma: si parla di ben 1.599€. C'è da dire che praticamente tutti i modelli OLED, almeno i più attuali, vantano prezzi elevati. A meno di non puntare linee più vecchie appunto, come anche gli ottimi LG BX, si va incontro a prezzi di questo genere. E c'è anche da considerare tutte le notevoli aggiunte che ci sono lato software e hardware che rendono LG CX un vero concentrato di tecnologia.

Un dispositivo del genere lo si acquista con in mente anche un utilizzo gaming di un certo tipo, e non solo in un'ottica di intrattenimento classico.

Giudizio Finale

LG OLED CX 48

LG CX potrebbe davvero rappresentare l'anello di congiunzione tra i monitor e i televisori. A bordo troviamo tutta una serie di comodità che permettono di abbinarlo anche ad una postazione PC di alto livello. Grazie all'HDMI 2.1 è possibile godersi al meglio anche le console next-gen (se solo fossero facilmente acquistabili), per non parlare di tutto ciò che ruota attorno al lato "Smart TV" dal funzionamento praticamente impeccabile. Il prezzo, d'altro canto è bello sostanzioso, e alcuni problemi legati a una possibile incompatibilità tra il software della TV e i driver NVIDIA potrebbero far dannare alcuni utenti.

Voto finale

LG OLED CX 48

Pro

  • Pannello OLED bellissimo dotato di un sacco di modalità di utilizzo
  • Ottima resa audio
  • G-Sync, VRR, HDMI 2.1
  • Perfetto per la next-gen (e anche per PC Gaming)

Contro

  • Prezzo elevato
  • Base ingombrante
  • Problemi con schede grafiche NVIDIA

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.