Recensione Little Nightmares 2: l'incubo più bello (foto e video)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Se c’è un videogioco che riesce a dipingere efficacemente gli incubi, in grado di dargli una forma, quello è Little Nightmares. Dopo un ottimo primo capitolo, Tarsier Studios ne lancia un altro: ecco la nostra recensione di Little Nightmares 2.

PRO

  • Visivamente disarmante
  • Atmosfera eccezionale
  • Sorprendente, dall'inizio alla fine
  • Buona varietà ritmica di situazioni

CONTRO

  • Combattimenti imprecisi
  • "Prova e sbaglia" alle volte frustrante
  • Sbavature nelle animazioni

Editore Bandai Namco Entertainment
Sviluppatore Tarsier Studios
Piattaforme PS4, Xbox One, PC Windows, Switch | PS5, Xbox Series X|S (prossimamente)
Versione provata PS5 in retro-compatibilità
Genere Avventura, Horror
Modalità di gioco Singolo giocatore
Lingua Italiano

Premessa

Nonostante sia un seguito diretto, Little Nightmares 2 può essere affrontato senza aver giocato né completato il primo episodio, seppur sia molto consigliato. La protagonista, infatti, non è più Six: il nuovo "eroe" si chiama Mono ed è un ragazzino che si risveglia spaesato in una foresta: ha un sacchetto di carta in testa ed è attratto dagli schermi televisivi. Questi lo attirano, e, ogni volta che li sfiora, viene catapultato in uno strano corridoio che è al centro della vicenda.

Il gioco si diverte a raccontare nuovamente una storia senza mai usare la parola attraverso delle efficaci rappresentazioni degli incubi tanto meravigliose quanto terrorizzanti. È ancora una volta un’esperienza visiva quella di Little Nightmares 2, dove è l’ambiente a snocciolare silenziosamente la sua trama densa di misteri, molti voluti e che non trovano mai risposte. I temi affrontati ripercorrono alcune delle paure umane più note, tra cui quella della scuola, spesso sottovalutata ma che Little Nightmares 2 traduce con attenzione e minuziosità.

Abbiamo dunque apprezzato sia la scelta del cambio di protagonista, sia la nuova ambientazione, molto più varia delle Fauci viste nell’originale.

Giocabilità

Little Nightmares 2 ricalca fedelmente il predecessore, fornendo un videogioco di piattaforme a scorrimento orizzontale in cui ci si può muovere anche profondità. Alterna enigmi a fasi dove bisogna nascondersi dagli occhi del nemico di turno, spesso enorme e inarrestabile. Approfondisce però la formula mediante due aggiunte sostanziose: Six, cioè la protagonista del primo capitolo, ritorna come un compagno praticamente onnipresente, guidato dall’intelligenza artificiale. Sarà lei ad aiutarvi a risolvere i rompicapi, a farvi raggiungere posti altrimenti inaccessibili e, alle volte, sporadicamente, cercherà anche di difendervi dai nemici. Malgrado non si parlino, è bello il legame che si crea tra i due attraverso le interazioni.

In più, sono state implementate delle timide meccaniche di combattimento, che fungono più che altro da approfondimento degli enigmi. Le armi sono pesantissime e vanno utilizzate solo in precise situazioni, le quali purtroppo risultano frustranti a causa delle imprecisioni che vigono nelle regole delle lotte.

Il tutto si basa solo ed esclusivamente sul premere un tasto con tempismo non appena l’avversario cerca di agguantarvi. La forbice non solo è ridottissima, ma spesso i nemici si posizionano in punti un po’ strani, più lontani dall’arco d’azione del colpo, che rendono difficoltosa la lettura dell’animazione.

L’interattività, tuttavia, vanta una profondità maggiore, non solo per la presenza di Six come compagna. Nel dettaglio, sono disponibili più oggetti con cui interagire, la torcia ha un ruolo più centrale e la risoluzione degli enigmi non è mai scontata. Purtroppo il “prova e sbaglia”, cioè la morte vista come parte integrante di una soluzione, si rivela talvolta ingombrante a causa di una manciata di situazioni che sembrano presupporlo: i tempi di reazione richiesti sono brevi, quando i controlli rispondono lievemente in ritardo rispetto a ciò che invece esige l’azione.

Tecnologia

Malgrado le molte similitudini con l'originale, Little Nightmares 2 continua a sorprendere nella realizzazione del disegno dei livelli.

Ogni stanza è frutto di una cura maniacale dei dettagli: vi sono molti oggetti con cui interagire e i fondali raccontano sempre una storia senza aprire bocca. Notevole anche il comportamento di Six: le sue reazioni sono naturali e sembra davvero sia mossa da una sua volontà, e non da fredde linee di codice. È molto reattiva e sa cosa fare, con alcune piccole animazioni che vi strapperanno un sorriso per l'attenzione ai particolari.

Progressione e Contenuti

L'avventura può essere completata in circa 6 ore, una longevità che può raggiungere anche le 8 o 10 ore a seconda del tempo che impiegherete nella risoluzione degli enigmi. La durata è buona, ma abbiamo sentito l'esigenza quantomeno di un pezzo aggiuntivo tra la parte centrale e quella finale, che potesse dare un pizzico di robustezza in più all'esperienza. Ciò non toglie che il ritmo sia serratissimo e persino più vario del predecessore, anche se il "prova e sbaglia" potrebbe generare della frustrazione.

Non mancano dei collezionabili, tra cui dei cappelli con i quali personalizzare Mono.

Grafica

Little Nightmares 2 è un campione di atmosfera. È uno dei quei titoli da giocare in silenzio, con le cuffie sulle orecchie e senza il caos attorno, perché l'estetica gode di una direzione artistica da primo della classe, che non sente l'esigenza di spaventare, ma di illustrare gli incubi con grande competenza e "realismo", estrapolandoli dall'immaginario collettivo. Gli artisti di Tarsier Studios si sono superati, regalando una resa talvolta persino fotorealistica, che ci piacerebbe tanto vivere in realtà virtuale. Vanno rimproverate delle sbavature nelle animazioni, più di quante ce ne aspettassimo a dire il vero, delle perdite di fotogrammi di raccordo che sporcano un po' la resa, ma tutto sommato il lavoro è assolutamente promosso. Lo abbiamo giocato su PS5 in modalità retro-compatibile, quindi è come se lo avessimo giocato su PS4 Pro: gira a 30 fotogrammi al secondo, gode di caricamenti ridotti e non presenta alcuna grana.

Una versione per console di nuova generazione è in via di sviluppo e sarà pubblicata nel corso dell'anno.

Sonoro

Il comparto sonoro racchiude sostanzialmente i classici suoni provenienti dal filone dell'orrore per aumentare la tensione. Funzionano e fanno benissimo il loro dovere, accompagnati da una colonna sonora non invadente ma che sa quando entrare in scena, tanto è vero che ha un ruolo più determinante rispetto all'originale.

Prezzo

Little Nightmares 2 è disponibile nei negozi digitali e fisici a 34,99€, un prezzo commisurato al tipo di produzione. La versione di scorsa generazione include anche quelle per PS5 e Xbox Series X|S, le quali saranno pubblicate nel corso del 2021 senza alcun costo aggiuntivo.

Immagini

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Giudizio Finale

Little Nightmares 2

Little Nightmares 2 è un ottimo seguito di quel piccolo videogioco che tanto ci fece emozionare qualche anno fa. Non vuole spaventarvi, non vuole terrorizzarvi, ma desidera solo dare forma agli incubi, e li rende affascinanti. Tarsier Studios ci riesce ancora una volta, illustrando paure più mature, al netto di qualche dubbio legato specialmente ai combattimenti.

Sommario

Premessa 9

Giocabilità 8

Tecnologia 8

Progressione e Contenuti 7.5

Grafica 8.5

Sonoro 8

Prezzo 8

Voto finale

Little Nightmares 2

Pro

  • Visivamente disarmante
  • Atmosfera eccezionale
  • Sorprendente, dall'inizio alla fine
  • Buona varietà ritmica di situazioni

Contro

  • Combattimenti imprecisi
  • "Prova e sbaglia" alle volte frustrante
  • Sbavature nelle animazioni

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.
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