Recensione Logitech G G502X (PLUS): il Re dei mouse è tornato

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Recensione Logitech G G502X (PLUS): il Re dei mouse è tornato

Mouse gaming senza fili con LED

Il G502 è uno dei mouse gaming tra i più apprezzati e venduti di sempre, anche nella sua variante solo cablata. Il suo successore ha di conseguenza un ruolo gravoso: migliorare un prodotto già di per sé ottimo senza però stravolgere la sua essenza. Ecco quindi le impressioni di utilizzo di Logitech G502 X nella sua variante PLUS con anche qualche considerazione sulle due varianti più economiche (ma non per questo peggiori).

PRO

  • Look rinnovato ed azzeccato
  • Più leggero e scattante
  • Tanti pulsanti programmabili
  • Comodo e personalizzabile

CONTRO

  • Confezione povera
  • "Vietato" ai mancini
  • 1.000 Hz iniziano a stare stretti?
  • No Bluetooth

Unboxing

L'unboxing della confezione della variante PLUS di Logitech G502 X non riserva purtroppo grosse sorprese. Al suo interno troviamo il mouse, un cavo USB-C per la ricarica (o l'utilizzo in modalità cablata) in plastica (dov'è il mio cavo in tessuto?!), il dongle LIGHTSPEED per l'uso senza fili e un pulsante sostitutivo su cui torneremo più tardi. C'è anche un adattatore USB-A / USB-C femmina femmina. Visto il prezzo a cui viene proposta la variante PLUS ci saremmo aspettati qualcosina in più.

Caratteristiche ed aspetto

Logitech G502 X è una evoluzione diretta del suo predecessore. Come tale mantiene intatto lo spirito gaming della linea, che ritroviamo sia nella scheda tecnica che nelle linee aggressive. A primo acchito troviamo a bordo tutto ciò che aveva reso celebre il G502: la rotellina del mouse che permette anche movimenti orizzontali, il tasto per passare dallo scroll iperveloce a quello a scatti, 6 pulsanti programmabili (oltre ai due di base e alla rotellina premibile 4D), la comodità, la velocità e il suo essere pensato esclusivamente per una utenza destrorsa.

Analizzandolo un po' nel dettaglio si scorgono però alcune differenze.

Le linee che interrompono la scocca ospitano, nel modello PLUS, la nuova illuminazione LED. L'aletta dove si poggia il pollice destro è leggermente più ampia e comoda, e la zigrinatura è pensata più per favorire la presa che per essere bella a livello estetico. Anche l'incavo destro, quello su cui di solito si appoggia il mignolo, è leggermente più comodo. La striscia in cui trovano alloggiamento la rotella del mouse e altri due pulsanti non è più interrotta. Quella precedente formava quasi un cappuccio di Batman. Sul retro fanno sfoggio i nuovi piedini bianchi in PTFE sempre più diffusi sui mouse gaming di fascia alta. La porta di ricarica è finalmente una USB-C, e sempre sul retro ritroviamo il pulsante di accensione e il classico sportellino da rimuovere per collocare il dongle Wi-Fi. Approfitto anche per specificare che permane la compatibilità con la tecnologia POWERPLAY: potete quindi usare il tappetino a induzione che vi farà dimenticare per sempre di ricaricare il mouse (anche se a caro prezzo).

Basta sostituire lo sportellino sul retro e il gioco è fatto. Occhio però che in tal caso aumenta leggermente il peso.

Tralasciamo per un momento l'estetica e concentriamoci sulle caratteristiche nude e crude. Il sensore di cui è dotato il nuovo G502 X è l'HERO 25K capace di arrivare a 25.600 DPI. Lo avevamo già provato sul Logitech G PRO X SUPERLIGHT tempo fa. Il sensore permette regolazioni di 50 in 50 dpi, da un minimo di 100 fino ai 25.600 massimi consentiti. Per mettere mano ai parametri (non solo i DPI) serve ovviamente il software ufficiale. Ne parliamo nel paragrafo relativo alle funzionalità. La connettività senza fili è affidata al classico adattatore LOGITECH LIGHTSPEED che, a detta di Logitech, garantisce tempi di risposta più rapidi del 68% rispetto alla generazione precedente. Il polling rate rimane comunque di 1.000 Hz, sia in modalità cablata che con dongle LIGHTSPEED. Bene, ma non benissimo: la concorrenza si spinge a 2.000 Hz in Wi-Fi e 8.000 Hz via cavo.

Il mouse non risulta compatibile con NVIDIA Reflex, ma è possibile che venga aggiornato in seguito con questa feature.

Il peso è ridotto rispetto al passato: 107 grammi con coperchio POWERPLAY, 103 grammi con coperchio presente in confezione, 101,5 grammi circa senza coperchio. In passato il G502 arrivava di base a 121 grammi, e per chi non lo ricordasse, si poteva applicare fino a 18 grammi in più grazie ad un set di pesi presenti in confezione. Il G502X del 2022 perde non solo peso, ma anche la possibilità di modificare in alcun modo il bilanciamento. Non c'è quindi lo sportellino removibile sul retro, e l'unica modifica che si può fare consiste appunto nella rimozione del coperchio (con un guadagno però di appena 1,5 g). Perché questa inversione di tendenza? Perché con il passare degli anni il pubblico (e i produttori) hanno preferito soluzioni più leggere, anche per migliorare le performance negli FPS o nei giochi di azione che richiedono movimenti fulminei.

Vi assicuro che quei 18 grammi in più si fanno sentire: spostandoli entrambi sulla stessa superficie si percepisce la "fatica" in più che si deve fare per spostare il vecchio G502. È anche vero che si è perso in personalizzazione. C'è chi potrebbe preferirlo più pesante, e la nuova generazione non permette modifiche sensibili in tal senso.

Sempre ottima la rotellina del mouse, da sempre uno dei fiori all'occhiello di questa famiglia di mouse. Cambia la zigrinatura e, anche se di poco, l'altezza. Come già accennato subito sotto c'è il tasto che permette di passare dalla modalità di scroll infinito a quella a scatti. Quella a scatti è molto precisa e dotata di un buon feedback. Inoltre, come suggerito da due piccole frecce che vanno verso l'esterno, la rotellina è 4D: si muove quindi anche verso destra o sinistra, permettendo di associare comandi specifici alle due direzioni. Subito sotto i tasti per variare il movimento della rotella ne troviamo uno (il G9) dedicato al passaggio da un profilo all'altro.

La memoria integrata nel mouse permette di memorizzare un massimo di 5 profili. L'illuminazione LED in questo caso torna comoda anche per capire, in base al colore, a quale profilo siamo passati.

I due tasti principali integrano i nuovi switch LIGHTFORCE, ibridi ottico-meccanici. Oppongono più resistenza di quelli in dotazione al precedente modello, e il clic è bello deciso e dal gusto appunto meccanico. Integrando la tecnologia ottica però sono anche più veloci, visto che vanno ad interrompere un fascio di luce dando il via al comando applicato ancor prima di concludere la corsa completa del tasto. Costituiscono effettivamente un passo in avanti rispetto al precedente modello, e come se non bastasse sono effettivamente premibili su tutta la loro superficie, anche vicinissimo alla scocca. Nessun problema quindi in caso di presa ad artiglio.

Veniamo agli altri pulsanti extra. G7 e G8, i tasti che si affiancano a quello principale di sinistra, sono più lunghi e vantano anche un feedback migliore.

Scendendo più in basso, vicino all'incavo del pollice, troviamo G4 e G5, altri due pulsanti programmabili che, a differenza del passato, sono identici tra di loro. C'è poi il tasto Cambio DPI, anche conosciuto come il tasto Cecchino: l'idea è quella di abbassare i DPI solo se il pulsante rimane premuto. Una funzionalità che gli amanti degli FPS troveranno molto comoda. Certo, non è stata inventata da Logitech, ma se non altro su questo mouse è diversa dal solito. Il pulsante può essere rimosso e sostituito con quello alternativo presente all'interno della confezione. Quello base può anche essere ribaltato, in modo da allontanarlo o avvicinarlo al pollice. Questo per evitare che persone con il pollice più lungo della media lo premano per errore. Volendo può anche essere rimosso del tutto. Peccato che non ci sia un tappino per coprire il foro nel caso non volessimo pulsanti.

In totale ci sono 11 pulsanti programmabili, e il conteggio sale a 13 se consideriamo anche la rotazione oraria o anti-oraria della rotellina. Tutti possono essere modificati tramite G Hub. E devo ammettere che nessuno dei tasti extra si preme per errore, un valore aggiunto davvero incredibile considerato che non per tutti i mouse è così.

Costruzione ed ergonomia

Come avrete oramai capito, tutti i tasti programmabili si concentrano sul lato sinistro del mouse. Ciò significa che non è un mouse propriamente adatto ai mancini. L'impugnatura è pensata proprio per accogliere al meglio la mano destra, con il pollice che trova la sua comoda nicchia sul lato sinistro e il mignolo che invece si posiziona sul fianco destro. Entrambe queste sezioni vantano classiche scanalature pensate per aumentare il grip del mouse. Si percepisce tra l'altro il passaggio dalla plastica della scocca alla gomma della zigrinatura. La parte superiore della scocca, nella versione PLUS, è interrotta per fare spazio alla nuova illuminazione LED.

Anche in passato il G502 si illuminava (nel logo e in altri indicatori), ma sul G502X PLUS è stata resa più elegante e sensata. I colori sono belli e volendo anche in tonalità pastello, e la luce emessa è ben visibile anche in stanze illuminate. Si tratta unicamente di un vezzo, tant'è che la versione G502X LIGHTSPEED è identica in tutto e per tutto a questa, facendovi risparmiare circa 20€ nel caso non sentiate il bisogno di avere LED sul mouse.

Le dimensioni complessive lo collocano tra i mouse medio/grandi: si parla di 131,4 x 79,2 x 41,1 mm, per un peso complessivo di 106 grammi. Quest'ultimo, considerati i tanti tasti aggiuntivi, l'illuminazione a LED, la batteria integrata, switch ottico-meccanici per i tasti principali, è sufficientemente contenuto. E nel caso lo voleste ancora più leggero, a listino c'è il già citato PRO X SUPERLIGHT. Ad aumentare la sensazione di leggerezza e scorrevolezza concorrono i piedini in PTFE e il sensore precisissimo.

Tornando alle dimensioni, se avete le mani particolarmente piccole potrebbe non essere il mouse più adatto. Stiamo parlando di misure anche più grandi del recente ROCCAT Kone XP Air di cui vi abbiamo parlato su SmartWorld.

Ho usato Logitech G502X Plus nel corso di tutte le ultime giornate lavorative, anche in trasferta lavorativa (è venuto con me all'evento Logi PLAY di Berlino). Ovviamente, vista la sua natura, il mouse mi ha fatto compagnia anche nelle sessioni di gioco, ma nulla vieta di usarlo come strumento poliedrico per gaming e lavoro. Banalmente il tasto "Cecchino" può essere usato anche per lavori di precisione su Photoshop. In gioco vi stupirà la scorrevolezza e la velocità. È vero, mi sono "lamentato" del polling rate fermo a 1.000 Hz, ma è un valore più che sufficiente per far sì che i vostri comandi siano pressocché istantanei. Anzi, occhio ad usarlo a DPI troppo alti: i mouse moderni, grazie ai piedini in PTFE e alle scocce ultraleggere, si muovono ben più agilmente delle generazioni precedenti.

Adattarsi alle sue forme è stato semplicissimo. Sarà che il mio mouse di riferimento è oramai da tempo proprio il G502, nonostante i tanti modelli testati nel tempo, ma in ogni caso se la vostra mano non è troppo piccola e se non siete mancini, vi troverete subito alla grande con il G502X. Non è né troppo pesante né esageratamente leggero; scorre bene su quasi tutte le superfici (anche sul legno lucido infame senza grossi problemi); i tasti in più non si premono per errore e la rotellina ha la doppia funzione storica che in tanti adorano.

Un ultimo cenno alla qualità costruttiva prima di procedere oltre. Non abbiamo notato particolari debolezze strutturali, scricchiolii o altre criticità. Anzi, forse è addirittura un pelo più solido del predecessore, vista anche l'assenza della copertura removibile inferiore. Il feedback dei tasti, come già accennato, è ottimo.

Approfitto per segnalare che il mouse è un prodotto Carbon Neutral Certified, ovvero che le emissioni di carbonio del prodotto sono state misurate e ridotte, con eventuale compensazione di quelle rimanenti.

Funzionalità e Software

La gestione delle funzionalità del mouse è affidata come di consueto al software proprietario G HUB che, se mi permettete di dirlo, nel tempo è migliorato molto per stabilità. Di fatto però l'interfaccia di utilizzo è la stessa da anni: meglio così, almeno chi già la usava sa dove trovare le cose al primo colpo. La schermata di base è quella adibita alla modifica della Sensibilità. È possibile impostare 5 diversi valori di DPI. Considerate che il tasto Cecchino va ad impostare il valore DPI precedente a quello in utilizzo. Se usate sempre gli stessi due valori potete anche rimuovere i pallini che rappresentano le velocità, in modo da non impostare altre velocità per sbaglio.

Sempre nella stessa schermata si può anche optare per cambiare la velocità di aggiornamento del mouse.

Si passa poi ad Assegnazioni, che permette di scoprire quali sono le funzionalità assegnate di default a tutti i tasti e anche di personalizzarli a piacimento. Per non sovrapporre troppi tasti, il mouse è stato suddiviso in due diverse visualizzazioni: una dall'alto e una di lato. Devo ammettere che la scelta di comandi, tasti, azioni e funzioni di sistema che Logitech permette di assegnare al mouse è più ampia di quella offerta da molti competitor. Non manca un editor di macro che permette di crearle e gestirle a piacimento, per poi assegnarle a qualsiasi tasto vorrete.

Se come nel nostro caso avrete per le mani il G502X PLUS si sbloccherà anche la sezione LIGHTSYNC, che permette di personalizzare l'illuminazione LED del mouse a piacimento. Oltre a tutta una serie di effetti pre-impostati, tra cui c'è anche il così detto Pulsar Point (quello che si vede in tutte le immagini dimostrative del mouse), c'è anche la sezione Freestyle, che permette di assegnare 8 diversi colori alla particolare spaccatura della scocca.

Tra i pre-impostati ci sono anche Campionatore Schermo e Visualizzatore Audio, per far sì che i colori dipendano da ciò che c'è sullo schermo o dall'audio in riproduzione. C'è insomma di che divertirsi.

Come già accennato, il mouse ha una memoria integrata che permette la memorizzazione di 5 profili. Una volta creati i profili d'utilizzo, personalizzando qualsiasi aspetto vogliate, potete passare alla modalità d'uso Modalità memoria integrata per bloccare qualsiasi eventuale modifica e dimenticarvi potenzialmente per sempre del software. La modalità in questione è attivabile dal menu di selezione delle periferiche Logitech collegate al PC.

Diciamo che c'è praticamente tutto quello che si poteva sperare di trovare su un mouse programmabile. C'è chi offre qualcosina in più (ci viene in mente l'Easy-Shift+ di ROCCAT), ma le funzionalità universali ci sono tutte. È anche vero che non ci sono vere novità di rilievo rispetto al G502, se non la gestione dell'illuminazione LED che però è un qualcosa di puramente estetico.

Autonomia

L'autonomia di Logitech G502X PLUS con LED accesi si attesta sulle 40 ore. La conferma ci arriva anche dalla schermata di riepilogo di G Hub che calcola le ore residue in base anche all'utilizzo che ne facciamo. Il valore viene triplicato nel caso si decida di giocare con i LED spenti. Ottimo, ma a questo punto tanto vale puntare sul modello G502X LIGHTSPEED privo di luci. La batteria è una 500 mAh. Considerate comunque che ci sono tutta una serie di soluzioni per limitare il consumo di batteria in caso di inutilizzo. E 40 ore non sono così poche, se lo si usa solo per giocare. Come già accennato poi, se non avete problemi di budget potete equipaggiarvi di un tappetino POWERPLAY e scordarvi per sempre dei problemi di autonomia.

Prezzo

Il voto del prezzo di listino sarebbe stato molto più basso se Logitech non avesse optato per proporre ben tre varianti di questo mouse.

Diciamo che così facendo ha cercato in tutti i modi di venire incontro agli utenti, proponendo 3 fasce di prezzo e caratteristiche che possano accontentare un po' tutti. Il modello base parte da 94,99€.

Si passa poi ai 165€ richiesti per il modello LIGHTSPEED. Sì, sono tanti, ma è un prezzo in linea con quello di altri mouse top di gamma attuialmente in circolazione.

Si passa infine al G502X PLUS, quello preso in analisi in questa recensione, che arriva a 179€. Che poi, ad essere sinceri, gli appena 15€ di differenza che corrono tra il LIGHTSPEED e il PLUS sono davvero irrisori. Si sta in ogni caso investendo una cifra importante.

L'altro grosso vantaggio dei mouse Logitech è che solitamente il marchio, una volta lanciato un modello di punta, lo mantiene saldo sul mercato per qualche anno prima di proporre alternative. Tra un anno quindi sarà ancora il mouse di punta di Logitech G, e sarà sicuramente acquistabile a prezzi ancora più convenienti.

Tra le alternative ancora più leggere vi consigliamo di dare un'occhiata al G PRO X SUPERLIGHT che si trova anche a prezzo scontato.

G502X vs G502X LIGHTSPEED vs G502X PLUS

Quale dei tre nuovi mouse Logitech comprare? Se non fosse che il modello base vanta un cavo in plastica di stampo estremamente classico (che poi è quello che troviamo nella confezione del PLUS, solo che non è removibile), sarei quasi portato a consigliarvi di risparmiare e di andare proprio sul G502X di base. Il resto delle specifiche tecniche (peso contenuto, switch ottico-meccanici, tasti programmabili, tasto DPI removibile o sostituibile) sono tutte lì, al loro posto. I mouse moderni sono fatti in modo da non far pesare affatto la presenza del cavo. Di solito però si preferiscono materiali alternativi (CORSAIR ad esempio usa cavi in Paracord), e nutro qualche dubbio sul fatto che quello in plastica possa essere alla pari degli altri. Se non altro l'assenza del modulo LIGHTSPEED fa sì che il peso scenda addirittura a 89 grammi.

Tra il modello LIGHTSPEED e il PLUS cambia solo ed unicamente l'illuminazione LED. Anzi: il LIGHTSPEED privo dei LED pesa qualche grammo in meno (nell'ordine degli 8/9 g a seconda del colore). Per rispondere alla domanda quindi: se il cavo non è un problema andate sul modello base; se volete il Wi-Fi a tutti i costi andate sul LIGHTSPEED; se non avete problemi di budget andate all-in con il PLUS.

Recensione Logitech G502X PLUS - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Logitech G G502 X

Se amate i mouse dal look gaming ma non troppo aggressivo, leggeri e dotati di ottima scorrevolezza, programmabili e con tanti tasti extra, vi troverete alla grande con il G502X (anche con la variante LIGHTSPEED). È pur vero che la concorrenza si è fatta particolarmente spietata negli ultimi anni, ma già dopo qualche minuto di utilizzo si percepisce tutta la qualità Logitech e lo studio che c'è dietro la sua struttura. Sembrerà banale, e l'ho già specificato nella recensione, ma il fatto che nessuno dei tasti extra sia premibile per errore durante l'utilizzo è già di per sé un traguardo a dir poco encomiabile. Però Logitech, ti prego, passa ai cavi in tessuto, anche per dare un tocco premium in più alla variante più economica dei tre G502X.

Sommario

Unboxing 6

Caratteristiche ed aspetto 9

Costruzione ed ergonomia 9.5

Funzionalità e Software 8.5

Autonomia 7

Prezzo 7

Voto finale

Logitech G G502 X

Pro

  • Look rinnovato ed azzeccato
  • Più leggero e scattante
  • Tanti pulsanti programmabili
  • Comodo e personalizzabile

Contro

  • Confezione povera
  • "Vietato" ai mancini
  • 1.000 Hz iniziano a stare stretti?
  • No Bluetooth

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.