Loop Hero è una droga, ma devo ancora capire il perché (recensione)

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master

Devolver Digital non sbaglia un colpo. È incredibile la capacità di questo publisher di individuare progetti non solo desiderosi, ma anche meritevoli di sostegno. Gli sviluppatori sono gli stessi di Please, Don't Touch Anything, la software house Four Quarter. E Loop Hero, esattamente come il titolo appena citato, è alquanto particolare. Scopriamolo insieme.

PRO

  • Meccaniche originali
  • Una fusione di più generi
  • È una droga... "ancora un giro mamma, poi vado a letto!"
  • Prezzo contenuto

CONTRO

  • Solo in inglese
  • Come si smette?
  • Perché non riesco a smettere? PERCHÉ?!

Editore Devolver Digital
Sviluppatore Four Quarters
Piattaforme PC Windows, macOS
Genere Rouge-like, Strategia, RPG
Modalità di gioco Singolo giocatore
Lingua Inglese

Premessa

Probabilmente non vi troverete d'accordo con quanto sto per dire, ma la pixel-art ha un po' rotto le scatole. Da una parte ci sono tanti titoli che ne fanno un uso sapiente, mostrandoci su schermo delle piccole opere d'arte in 8 o 16 bit. Dall'altra c'è tutta una schiera di sviluppatori che la usa quasi come una scusa per farsi notare. Eppure, come ci ha insegnato Supergiant Games, non c'è bisogno di super grafiche tridimensionali o appunto della pixel-art per salire alla ribalta e per far sì che i propri lavori siano spesso preferiti a produzioni tripla A visivamente sbalorditive. Ogni riferimento a Hades è puramente casuale.

Che... diavolo è sta roba? Beh, potrebbe essere la vostra prossima droga. Non giudicate un libro dalla copertina.

Prendetelo pure per un "rant", ma forse non c'era bisogno che Loop Hero avesse questo aspetto. Shader da tubo catodico (CRT), font delle scritte in tema Pixel e stile della grafica dei personaggi, del tabellone di gioco e di tutti gli elementi che lo compongono con un fortissimo richiamo al passato remoto dell'era dei videogiochi.

Per non parlare di tutto ciò che concerne l'audio. Nel caso di questo gioco lo stile retro è ovviamente voluto, ma le meccaniche di gioco sono a loro modo così originali e ben congeniate che forse non c'era bisogno che si presentasse in questo modo. E il bello, si fa per dire, è che le meccaniche stesse ci mettono un po' per prendere il via, per farci entrare nel così detto loop. Di conseguenza un acquirente potrebbe non solo essere scoraggiato dall'aspetto, ma anche da ciò che il gioco ha da offrire agli albori (ovvero "poco"), ricorrendo ad un eventuale rimborso.

Il Lich ha imprigionato il mondo in un loop fuori dal tempo, facendo piombare la popolazione in un caos senza fine. Usa un deck di carte mistiche in continua espansione per posizionare nemici, edifici e terreni mentre il tuo coraggioso eroe intraprende una missione all'interno del loop.

Anche la descrizione potrebbe lì per lì frenarvi.

Sembra un mix tra un card game e un match-three, e in effetti c'è un fondo di verità. La premessa vera e propria però, quella che ci introduce alle meccaniche del gioco, sta nel primo periodo della descrizione che avete appena letto. Il mondo è nel caos completo, nessuno ha memoria di niente, e il nostro impavido eroe dovrà in sostanza ricostruire il mondo recuperando i ricordi. Per fare ciò si sfrutterà tutta una serie di meccaniche che difficilmente si riescono a collocare in un solo genere videoludico. Ci sono dinamiche roguelike, da gioco di ruolo puro, da match-3 e di conseguenza da puzzle game, altre più gestionali, deck-building e, perché no, anche avventura. Un "mischione" tale che è davvero difficile da tenere in piedi. Eppure, Loop Hero ci riesce.

Giocabilità

Il gameplay si basa proprio sul concetto di loop. Il nostro eroe parte completamente nudo, trovandosi ad esplorare una strada generata casualmente chiusa a circuito praticamente all'infinito, a meno che non siate voi a fermare il tutto.

Ecco come potrebbe presentarsi uno di questi "circuiti" all'inizio della partita:

Ad ogni giro si generano nuovi mostri che lasciano cadere equipaggiamenti sempre più potenti e carte di gioco. Queste ultime servono sostanzialmente a popolare l'ambientazione con rocce, montagne, foreste, lanterne e quant'altro. È come se il protagonista recuperasse i ricordi della vita passata, andando a mettere insieme i pezzi (letteralmente) del mondo circostante. Il problema è che non tutti gli elementi che raccoglierete sono esattamente positivi. Con il tempo piazzerete in giro selve oscure, nidi di ragno, castelli di vampiri, campi di battaglia che trasformeranno i mostri sconfitti in fantasmi e così via. Un vero e proprio crescendo, che piano piano riempie sempre di più la mappa fino ad arrivare a risultati del genere:

L'azione è in tempo reale, e ogni combattimento viene gestito in automatico semplicemente calcolando i valori di attacco e di danno in base alle statistiche vostre e dei mostri.

In ogni momento si può premere la barra spaziatrice per mettere in pausa l'azione, in modo che usciti da un eventuale combattimento possiate collocare le carte ambiente con relativa calma. Il tasto con la silhouette dell'uomo che corre in basso a destra serve a terminare il ciclo, portandosi a casa le risorse accumulate nel tempo grazie alle carte collocate sul tabellone o ai giri effettuati. Così facendo scoprirete che tra una terminazione del ciclo e l'altra, l'eroe potrà contribuire a ricostruire un villaggio di sopravvissuti, che esattamente come voi cerca di rimettere insieme i pezzi componendo brandelli di ricordi confusi. Le risorse saranno utili a mettere insieme edifici in grado di facilitarvi la vita, sbloccando ad esempio pozioni, equipaggiamenti di partenza o sbloccando persino nuove classi da utilizzare per completare i loop. Ad ogni giro però ci sono delle barre di progressione: una indica il ciclo giorno/notte, responsabile tra le altre cose dell'apparizione di mostri o tesori in determinate caselle, l'altro è una sorta di indicatore di minaccia.

Quando riempito, apparirà il boss finale, il Lich che vi ha messo in questa situazione. Lich che ovviamente è quasi imbattibile, sennò che gusto ci sarebbe!

In realtà le dinamiche di gioco non si limitano a quanto detto finora. Costruendo edifici si sbloccano nuove carte di gioco, portandoci quindi alla sezione deck building. Alcuni degli elementi che collocate nel tabellone possono poi combinarsi tra loro (da qui il cenno alle meccaniche match-3). Con sei montagne e tre rocce ad esempio create un'unica, imponente montagna, che simpaticamente inizierà a generare delle arpie nelle caselle del percorso, donandovi anche 50 hp bonus. Una volta sbloccata la carta villaggio (che nulla ha a che vedere con il villaggio gestito nella fase tra un loop e l'altro), ad ogni giro inizierete anche a guadagnare punti esperienza, sbloccando dei perk validi solo per la singola permanenza in quel giro, e anche delle quest che richiederanno la morte di determinati mostri (potenziati per l'occasione).

Costruendo un solido riparo per i sopravvissuti ho sbloccato la classe Rogue. E si ricomincia con il loop!

Tutte queste dinamiche non vengono messe sul piatto in un'unica volta. Un rapido tutorial vi spiega quelle che sono le basi del gameplay, poi sarete letteralmente lasciati a voi stessi. Ad ogni nuovo loop potreste scoprire meccaniche inedite e sinergie che fino a quel momento non avevate capito. C'è quindi anche il gusto della scoperta, oltre a quello derivante dalla gestione delle risorse, dallo scegliere l'equipaggiamento giusto e così via. Potreste organizzare un loop per la raccolta di risorse, ottimizzando certi aspetti invece che altri. Altri loop invece potrebbero essere compiuti per testare una nuova classe, per provare nuove sinergie e così via. Piano piano vi accorgerete che sarete lì, a schiacciare i soliti pulsanti dopo ore, senza aver capito bene il perché.

Comparto Tecnico

Un po' inutile dare un voto al comparto tecnico. La grafica è quello che è, idem il comparto sonoro. Ovvio che si tratta di un omaggio al passato dei videogiochi, e considerandolo in tal senso il lavoro svolto è ottimo.

Purtroppo al momento il tutto è disponibile nella sola lingua inglese. Dubito fortemente che arrivi una traduzione in italiano in tempi brevi, a meno che qualche buon samaritano non si offra per tradurlo gratuitamente.

Una considerazione prima di passare oltre. Dopo qualche giro mi è venuto spontaneo pensare che un titolo del genere si sarebbe prestato benissimo ad un contesto mobile. Oltre a essere leggerissimo (il download pesa poco più di 150 MB) ed offline, le meccaniche potrebbero sposarsi tranquillamente con i touchscreen. E infatti, facendo una rapida ricerca su Google ho scovato LooPatHerO, la versione alpha di Loop Hero, una demo che all'epoca era stata concepita per Windows, Linux e Android. La trovate qui. Possibile quindi che gli sviluppatori stiano pensando ad un port mobile del gioco, o che si siano spaventati di fronte alla pirateria che imperversa su Android. Su Steam il gioco sta andando alla grande, considerato che l'hanno acquistato più di mezzo milione di utenti.

Prezzo

Loop Hero è acquistabile su Steam a 14,99€. Il prezzo non solo è contenuto, ma per così vi dà accesso ad un gioco che mette sul piatto decine e decine di ore gameplay.

Screenshot

Giudizio Finale

Loop Hero

Loop Hero è originale, potenzialmente dura un sacco e costa pure poco. Se riuscite a passare sopra allo stile grafico (sempre che non amiate alla follia tutto ciò che è retro), al fatto che è in inglese e che non si riesce a smettere di giocare, avrete trovato una delle prime perle indie di questo 2021.

Sommario

Premessa 5.5

Giocabilità 9

Prezzo 9

Voto finale

Loop Hero

Pro

  • Meccaniche originali
  • Una fusione di più generi
  • È una droga... "ancora un giro mamma, poi vado a letto!"
  • Prezzo contenuto

Contro

  • Solo in inglese
  • Come si smette?
  • Perché non riesco a smettere? PERCHÉ?!

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.