Recensione macOS Catalina: se non hai un iPad godi solo a metà (video)
Nella recensione di iOS 13 ho raccontato come mi sia precipitato ad installare il sistema operativo mobile non appena Apple rese disponibile la prima beta, a giugno. Per macOS Catalina è estato esattamente l'opposto. Mi sono preso i miei tempi, ho atteso il rilascio ufficiale e ho perfino ritardato l'aggiornamento, a causa di un problema che causa una sorta di boot loop quando c'è poco spazio disponibile: seriamente, se avete meno di 25 GB liberi, prendetevi del tempo per fare spazio prima di avviare l'update.
Ho ritardato l'aggiornamento perché, per l'utilizzo che faccio del Mac, non ci sono novità di grande rilievo, eccetto una: Sidecar. Dopo qualche settimana di utilizzo, confermo le mie impressioni: Sidecar, che porta la possibilità di utilizzare l'iPad come monitor secondario, è senza dubbio il principale motivo per cui voler installare Catalina. E se non avete un iPad, godete solo a metà (anzi, anche meno di metà). Ma andiamo con ordine e analizziamo le principali novità del nuovo sistema operativo di Apple.
Addio 32bit, benvenute seccature
La prima cosa da tener presente prima di aggiornare è che macOS Catalina rimuove il supporto ai software 32 bit. Con l'ultima versione del sistema operativo, infatti, tutte le applicazioni devono essere compilate in 64 bit, e questo vale anche per le librerie utilizzate dai software. Prima di aggiornare, quindi, accertatevi che tutti i programmi che utilizzate siano completamente in 64 bit o potreste trovarvi a non poter più utilizzare alcune applicazioni o giochi. Qualche esempio?
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Però intendiamoci: il passaggio a 64 bit è una cosa giusta e necessaria. Porta diverse migliorie in termini di performance ed è una transizione che prima o poi avverrà ovunque ma, come ogni cambiamento, ha un piccolo costo, specialmente nelle fasi iniziali.
Catalyst: App iPad su macOS
PRO
- Sidecar è fantastico
- Apple Arcade anche sul Mac
- Finalmente iTunes è stato smembrato
CONTRO
- Le nuovi opzioni di sicurezza sono cosa giusta ma... quanti popup!
- Il passaggio a 64 bit porta con sé qualche problema di compatibilità
Con macOS Catalina vediamo finalmente concretizzarsi Project Catalyst: annunciato durante il WWDC 2019, permette agli sviluppatori di convertire facilmente le app per iPad in software per Mac. È probabile (e auspicabile) che questa novità porti una botta di vita all'App Store, sebbene al momento non siano ancora moltissime le app mobile che sono state convertite. Tra i primi software disponibili e degni di nota, oltre Borsa e Home di Apple, troviamo Twitter, CARROT Weather, Rosetta Stone, Jira, GoodNotes, TripIt e qualche altra.
Personalmente, trovo che usando queste app si percepisca immediatamente che non sono software pensati per macOS e che si tratta di un porting: d'altra parte, questo era proprio il timore degli sviluppatore più attenti alla user experience, poiché un'interfaccia pensata per il touch potrebbe risultare innaturale se utilizzata col mouse.
D'altra parte, si tratta comunque di un passo in avanti, che amplierà la scelta dell'App Store.
Per il momento, purtroppo, manca ancora un'app nativa di Netflix per Mac ma per aumentare le chance di vederla, sono pronto a sopportare ogni controindicazione.
La sicurezza è bella, i popup meno
Catalina introduce anche un gran numero di nuove funzioni di sicurezza: c'è un nuovo strumento che protegge da keylogger e app malevole che registrano lo schermo, nuove funzioni per Gatekeeper (il software che verifica l'autenticità delle app da installare), un nuovo sistema che richiedere l'autenticazione per accedere ai file e molto altro. Tutto ciò, prevedibilmente, si traduce in continui popup di richiesta di autenticazione, specialmente nei primi giorni di utilizzo. Dovete farci l'abitudine, e anche non lamnetarvi troppo (è pur sempre la vostra sicurezza).
Addio iTunes: non ci mancherai
Il 1 novembre arriverà Apple TV+, il servizio di film e serie TV in streaming della società di Cupertino. Sarà forse anche per questo che con macOS Catalina Apple ha finalmente deciso di smembrare iTunes, in assoluto uno dei software più mastodontici e confusionari, che negli anni aveva accorpato a sé qualsiasi cosa avesse a che fare con contenuti multimediali.
Con quest'ultimo aggiornamento di macOS, scompare iTunes e al suo posto arrivano tre applicazioni separate: Musica, Podcast e TV.
I nomi dei tre programmi sono abbastanza esplicativi, ma andiamo comunque a fare una panoramica e qualche commento. Musica è l'app che più di tutte raccoglie l'eredità di iTunes: permette di ascoltare i propri brani salvati in locale, gli album acquistati su iTunes nel corso degli anni, ma anche e soprattutto musica in streaming tramite Apple Music. Personalmente utilizzo Spotify per la musica in streaming, ma ogni volta che riprovo Apple Music, ricordo quanto sono curate bene le radio e mi verrebbe voglia di abbonarmi di nuovo.
Podcast riprende molto le funzioni e l'interfaccia della controparte per iPad e, ovviamente, si sincronizza anche con la versione per iPhone. Nonostante ascolti podcast principalmente in mobilità tramite Pocket Casts, l'idea di un'app desktop sempre sincronizzata potrebbe farmi rivalutare la proposta di Apple.
Infine, passiamo alla vera novità: TV.
Dal 1 novembre, da quest'applicazione sarà possibile guardare gli show di Apple TV+, ma è qui che si trovano tutti i film già disponibili sul catalogo di iTunes, che possono essere acquistati o noleggiati. Trovo che l'interfaccia di quest'app sia un enorme passo avanti rispetto alla vecchia UI di iTunes: molto più simile a quanto offerto da Netflix e Prime Video, finalmente non ricorda più un software gestionale di una videoteca.
Un'ulitma nota a proposito del passaggio da iTunes a Musica: se utilizzate software musicali che si interfacciano alla libreria di iTunes, prima di aggiornare dovreste accertarvi che gli sviluppatori abbiano aggiornato l'app, rendendola compatibile con Catalina. Il nuovo Musica, a differenza di iTunes, di default non salva la libreria musicale in XML e questo impedisce ad alcuni software di accedere alla lista dei brani,.
App rinnovate
macOS Catalina integra alcune novità che abbiamo già visto su iOS13, in particolare abbiamo:
- Promemoria completamente rinnovata
- Note con vista a griglia, per ritrovare le note a colpo d'occhio
- Foto completamente rinnovata
- Mail con opzioni Annulla iscrizione (per disiscriversi dalle mailing list) e Silenzia
- Tempo di utilizzo, nuova funzione disponibile dalle Impostazioni che ci permette di vedere quali app abbiamo utilizzato di più, su iPhone, iPad e Mac
Per maggiori dettagli sulle novità di queste applicazioni, vi rimandiamo alla recensione di iOS 13.
Apple Arcade
Proprio come su iPhone e iPad, anche su Mac arriva Apple Arcade, il servizio in abbonamento della mela che permette di giocare ad un gran numero di titoli, alcuni dei quali esclusivi, per un prezzo di 4,99€ al mese. Ovviamente è possibile collegare controller (PS4, Xbox One e qualsiasi altro controller compatibile) per godersi al meglio l'esperienza di gioco.
Apple Arcade è incluso in App Store e, una volta scaricato il gioco, è possibile giocarci anche in assenza di connessione wireless.
Sidcar
Dulcis in fundo, Sidecar. Come già detto sin dall'inizio, Sidecar è indubbiamente il miglior motivo per aggiornare a macOS Catalina: permette di utilizzare il proprio iPad come uno schermo secondario, è incredibilmente facile da abilitare e funziona sorprendentemente bene.
Sidecar è utilizzabile via cavo o via wireless (è sufficiente che i due dispositivi siano collegati alla stessa rete WiFi): per abilitarlo, basta cliccare sull'icona di AirPlay e quindi sull'iPad che volete utilizzare come monitor. È davvero più facile a farsi che a dirsi.
Una volta collegato, l'iPad viene gestito come un qualsiasi altro schermo esterno: è possibile scegliere se duplicare il monitor principale (utile magari per condividere quel che stiamo vedendo con una persona) o se configurarlo come un monitor secondario, scegliendone la disposizione. Ovviamente, l'iPad va a sommarsi ad altri display eventualmente connessi, dandovi la possibilità di ottenere facilmente delle configurazioni come quella che vedete qui sotto.
Di default, Sidecar mostra una barra laterale (con una serie di tasti funzione) e la Touch Bar (identica a quella dei MacBook): entrambe possono essere disattivate facilmente dalle impostazioni e sono utilizzabili solo via touch. A proposito di touch, l'unico aspetto che non mi ha fatto impazzire di Sidecar è proprio la confusione che genera tra input via mouse e touch. Considerando che macOS non prevede il supporto via touch, anche quando si utilizza l'iPad come monitor esterno, non è possibile usare le dita per interagire con l'interfaccia del Mac, e questo, almeno all'inizio, mi ha spiazzato un po'.
Tuttavia, c'è un'ecezione: non è possibile tappare, ma è possibile utilizzare le gesture. Ad esempio, è possibile fare un pinch to zoom o scorrere con due dita, in tutte le applicazioni e i documenti che supportano questo genere di interazione.
Tutto chiaro? Bene, perché aggiungiamo un altro tassello di complessità.
Una cosa da tener ben presente è che Sidecar non è nient'altro che un'app per iPad: questo vuol dire che può essere utilizzata in multitasking con altre app in Slideover. Tuttavia, i software in Slideover, essendo app per iPad, possono essere utilizzati solo col touch: in una situazione come quella che vedete qui sotto, quindi, ci si trova a dover utilizzare Spotify (che è in esecuzione su macOS) esclusivamente col mouse, e Safari (che è in Slideover, in esecuzione da iPad) esclusivamente col touch.
Il tutto può diventare un po' confusionario e, per la prima volta in vita mia, penso che Apple dovrebbe abbandonare la vecchia (sacrosanta) lezione di ergonomia di Steve Jobs e iniziare a valutare un'interazione touch per macOS.
Però non lasciatevi fuorviare da queste mie critiche: touch o non touch, Sidecar è una davvero una figata, un game changer, un motivo in più per abbracciare in pieno l'ecosistema di Apple.
Avere un secondo schermo sempre con sé è di una comodità imbarazzante. Qualche giorno fa mi son trovato a lavorare da una camera d'albergo e, grazie a Sidecar, avevo sempre sott'occhio il comunicato stapa dell'articolo al quale stavo lavorando. In generale, avere un secondo monitor quando ci si trova a dover lavorare fuori dall'ufficio fa una differenza enorme, in termini di produttività.
Inoltre, grazie a Sidecar è possibile utilizzare l'iPad come se fosse una tavoletta grafica: avviando un'applicaizone come Photoshop o Illustrator, è possibile utilizzare l'Apple Pencil per disegnare.
Conclusioni: aggiorno o aspetto?
È giunto il momento di tirare le somme: come avrete capito da quanto detto finora, credo che il principale motivo per voler aggiornare immediatamente a Catalina sia Sidecar. Se avete un iPad e utilizzate il Macbook in mobilità o per disegnare, aggiornate macOS immediatamente e non ve ne pentirete: avere un secondo monitor e/o una tavoletta grafica, può far davvero la differenza in termini di produttività.
Un altro buon motivo per aggiornare è Apple Arcade: se amate i videogiochi e magari avete già attivato l'abbonamento ad Arcade su iPhone o iPad, poter giocare ai propri titoli preferiti anche su Mac è un bel vantaggio.
Infine, qualche ragione in più per aggiornare arriverà il 1 novembre, quando sarà disponibile Apple TV+, il nuovo servizio per film e serie TV in streaming della società di Cupertino.
Ma se non avete un iPad, non vi interessa Apple Arcade e non avete intenzione di abbonarvi immediatamente ad Apple TV+, potrete decisamente prendervi qualche settimana in più: le altre novità non sono così emozionanti e vale la pena aspettare che tutti gli sviluppatori aggiornino i propri software, migliorando il supporto per Catalina.
Giudizio Finale
macOS Catalina
Voto finale
macOS Catalina
Pro
- Sidecar è fantastico
- Apple Arcade anche sul Mac
- Finalmente iTunes è stato smembrato
Contro
- Le nuovi opzioni di sicurezza sono cosa giusta ma... quanti popup!
- Il passaggio a 64 bit porta con sé qualche problema di compatibilità