Recensione Nothing Ear (2): un gigantesco salto avanti

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

Nothing è un'azienda che nel giro di soli due anni si è fatta un nome nel settore tech: può non piacervi, potete considerarla come l'azienda fighetta che si fa notare con i prodotti trasparenti, ma non potete ignorarla. Ogni volta che Nothing lancia qualcosa torna sulla bocca di tutti, e il lancio dei Nothing Ear (2) è un po' il giro di boa.

Perché l'azienda di Carl Pei è arrivata alla seconda versione di un prodotto molto riuscito (tra Ear 1 e Ear Stick, hanno venduto oltre un milione di auricolari) e con Ear (2) deve dimostrare di saper migliorare un modello già molto buono. 

Spoiler: c'è riuscita, le Nothing Ear (2) costano di più ma sono nettamente migliori, anche se non manca qualcosa che mi fa storcere il naso.

PRO

  • Ottima qualità audio
  • Ottima cancellazione del rumore
  • Leggere e comodissime
  • Resistenza a polvere e liquidi (su case e cuffie)
  • Multipoint
  • App con tante funzioni utili
  • Ricarica wireless
  • Ottimi controlli a pressione (personalizzabili) 

CONTRO

  • Autonomia inferiore alla media
  • Per controllare il volume, lo swipe era più comodo
  • Prezzo meno invitante

Confezione

La confezione di vendita è abbastanza standard: due coppie di gommini (S ed L) che si aggiungono a quelli applicati di default e un cavetto USB/USB-C, corto ma di buona fattura. Nota: ancora una volta, Nothing sceglie la distruzione degli imballaggi, per aprire la confezione si tira una linguetta che taglia in due la scatola.

Costruzione ed Ergonomia

I Nothing Ear (2) somigliano moltissimo al primo modello: sia la custodia di ricarica che gli auricolari riprendono completamente le forme della prima generazione e le minuscole differenze sono per lo più trascurabili. Ai fan del design trasparente, farà piacere sapere che case e auricolari sono ancora più trasparenti (è stato utilizzato un processo produttivo diverso); inoltre, il case è leggermente più piccolo (e quindi più facile da far entrare in tasca).

Gli auricolari hanno un form factor praticamente identico e questo è bene: così come gli Ear (1), anche i Nothing Ear (2) sono comodissimi, forse gli auricolari più comodi da indossare in assoluto, insieme agli AirPods (dai quali palesemente si ispirano).

Sono anche molto leggeri (4,5 grammi) e potete indossarli per ore e ore senza avvertire alcun fastidio.

In termini di design e scelte estetiche, i commenti sono sempre gli stessi: il design di Nothing è iconico e, per quanto mi riguarda, anche piuttosto spettacolare. Amo poter sbirciare l'interno, mi piace vedere gli auricolari nella custodia e adoro guardare i componenti degli auricolari e immaginare l'assemblaggio. È un design divisivo e che può non piacere, ma difficile da ignorare. Ci sono anche tutte le stesse chicche del primo modello: pallini rossi e bianchi per indicare destra e sinistra, l'avvallamento nel case per poggiarci il dito e giocarci, il (discutibile) font puntinato, e tutto il resto.

Qualche piccola novità sul fronte della resistenza a polvere e liquidi: gli auricolari godono di certificazione IP54, ma stavolta anche il case resiste all'acqua, con certificazione IP55.

Qualità audio e scheda tecnica

La qualità audio di Nothing Ear (2) è decisamente buona: una delle novità più importanti del nuovo modello è proprio il nuovo driver progettato da Nothing.

Si tratta di un altoparlante da 11,6 mm, completamente riprogettato: spicca soprattutto per la struttura a doppia camera, che permette di dare maggiore risonanza ai bassi senza però coprire le altre frequenze.

Il risultato è ottimo: l'audio è di qualità e i bassi sono davvero goduriosi: potenti, vibranti, ma allo stesso tempo morbidi e non soverchianti. Anche frequenze medie e alte mi sono sembrate migliori della media, ma in questo caso probabilmente una buona differenza (per me) l'ha fatta il test audio implementato da Nothing.

Come moltissimi altri modelli, anche Nothing adesso dall'app include una funzione per monitorare l'udito e migliorare le frequenze che non riusciamo a sentire bene. In questo caso, il test è sviluppato da Mimi Hearing e mi è sembrato che l'equalizzazione automatica dopo il test fosse particolarmente riuscita: sia le voci che gli alti mi sembrano sensibilmente più chiari con il profilo audio generato per me.

Dall'applicazione è disponibile anche un equalizzatore, dal quale scegliere uno dei 4 preset (Bilanciato/Più bassi/Più alti/Voce) o da modificare manualmente regolando la quantità di bassi, medi e alti che preferiamo.

L'equalizzazione di default (Bilanciato) è un profilo che spinge parecchio sui bassi (e un po' anche sugli alti): a volte le voci possono risultare leggermente sacrificate, ma è un profilo divertente, piacione, che gioca tanto sulla dinamica della musica. E, in ogni caso, è modificabile a piacimento.

Molto apprezzata anche la presenza di LHDC 5.0, codec ad alta risoluzione certificato Hi-Res Audio Wireless. Come sempre, per beneficiare del codec LHDC dovrete avere un dispositivo supportato e utilizzare file audio consoni (probabilmente con della normale musica in streaming da Spotify non notereste la differenza).

Connessione

Il Bluetooth è in versione 5.3 e la connessione è ottima: rispetto gli Ear (1), le antenne sono state spostate e migliorate, per garantire una miglior connettività ed evitare i bug di gioventù dei primi modelli di Ear (1), che avevano occasionali problemi di disconnessione.

In questo caso non ho mai riscontrato nulla del genere. I codec supportati sono AAC, SBC e LHDC, che supporta la trasmissione di musica con risoluzione fino a 24 bit/192 kHz e con velocità di trasmissione fino a 1 Mbps.

Infine, i Nothing Ear (2) supportano anche il multipoint, ossia la possibilità di connettersi  simultaneamente a due dispositivi. Dall'applicazione è anche possibile controllare (e modificare) i dispositivi a cui sono accoppiati gli auricolari.

Cancellazione del rumore

ANC e trasparenza

Anche la cancellazione del rumore funziona molto bene: non arriva ai livelli dei super top di gamma (come AirPods Pro 2), ma si difende bene. Nothing dichiara una riduzione del rumore fino a 40 dB, ma dato che cifre simili in fondo non dicono molto di come funzionano nella vita vera, vi racconto la mia esperienza.

Ho utilizzato quotidianamente i Nothing Ear 2 per quasi due settimane: la cancellazione del rumore è praticamente impeccabile quando si parla di eliminare i rumori di fondo di treni e metropolitane, ma leggermente meno efficace di quella di AirPods Pro 2 per rumori estremamente forti e vicini, come ad esempio lo sferragliare della metropolitana che si ferma alla banchina.

Anche con le voci si comporta bene e mi ha permesso di lavorare tranquillamente in ufficio piuttosto affollato.

Come per tutti gli auricolari, gli Ear (2) non riescono ad eliminare completamente il vociare (che rimane vagamente udibile se non c'è nulla riproduzione), ma lo rendono impercettibile quando si ascolta musica.

Insomma, la cancellazione del rumore è promossa e rispetto agli Ear (1) ci sono anche delle novità: l'ANC può essere ora regolato su tre livelli (Alto/Medio/Basso) o essere impostato su Adattivo, lasciando che Nothing decida automaticamente quale profilo applicare a seconda del contesto. Inoltre, sull'app Nothing X è disponibile un test (da eseguire in ambienti rumorosi) che personalizza l'ANC in base all'utente

Anche la modalità trasparenza funziona bene e restituisce i suoni in modo molto naturale: considerando la pletora di funzioni disponibili nell'app, mi sono stupito di non trovare la possibilità di regolare anche la modalità Trasparenza, magari con qualche opzione per focalizzarsi sulle voci.

Funzioni e controlli

App Nothing X

L'applicazione Nothing X ha fatto salti da gigante dal lancio degli Ear (1) e include ora tantissime opzioni interessanti.

C'è tutto quel che ci si aspetta, come la possibilità di controllare la carica residua, personalizzare l'equalizzatore, modificare i controlli, far suonare gli auricolari per ritrovarli e l'immancabile test di aderenza dei gommini, ma quel che colpisce di più è sicuramente il test audio di Mimi Hearing.

Il test in questione funziona in modo un po' diverso rispetto a tutti quelli provati finora: riproduce un costante rumore di fondo, sul quale si stagliano poi dei bip che coprono le diverse frequenze; l'utente deve cliccare e tener premuto il grande pulsante al centro quando sente i segnali acustici, rilasciarlo quando sente solo il rumore.

I risultati mi sono sembrati particolarmente buoni: il profilo che ho ottenuto compensa le frequenze medio-alte e alte (sempre le prime a perdersi, con l'avanzare dell'età) e mi ha permesso di godere di maggiore chiarezza in questo spettro di frequenze.

Inoltre, dopo aver eseguito il test, è possibile personalizzare ulteriormente le modifiche che verranno apportate al suono: si può scegliere tra tre profili (Più morbido / Consigliato / Più ricco) e per ognuno dei tre profili, regolare l'intensità desiderata.

Forse anche troppa personalizzazione, ma in fondo non fa male.

Dall'applicazione è possibile abilitare anche la Gaming Mode, che riduce al minimo la latenza per migliorare l'esperienza nei giochi. Questa modalità si attiva automaticamente con Nothing Phone (1) quando avviamo un videogame; a scanso di equivoci, questa attivazione automatica è l'unica "funzione esclusiva" per i possessori di Nothing Phone (1), tutte le altre funzionalità sono disponibili per Android e iOS tramite l'app Nothing X.

Controlli

Per gli Ear (2), Nothing abbandona i pulsanti touch e, come per gli Ear (stick), passa ad un sistema di controlli basato sul pizzicare l'astina, in stile AirPods Pro. In generale, l'esperienza d'uso complessiva è nettamente migliore, di gran lunga: al clic viene riprodotto un feedback sonoro che sa tanto di clic meccanico (anche se non lo è), in pieno stile Apple.

C'è solo una cosa che mi fa storcere il naso: è stata rimossa la possibilità di controllare il volume con uno slide sull'astina.

Un vero peccato: è una funzione che amo avere sugli auricolari ed è sempre terribile quando un'azienda rimuove una funzione presente su un precedente modello.

In ogni caso, è comunque possibile controllare il volume tramite il clic: i comandi sono ampiamente personalizzabili (individualmente, per auricolare destro e sinistro). Anche se il controllo del volume non è disponibile di default, è possibile aggiungerlo. Di base, i controlli sono i seguenti:

  • Clic (SX e DX, non modificabile): Play/Pausa 
  • Doppio clic (SX e DX): Traccia successiva
  • Triplo clic (SX e DX): Traccia precedente
  • Clic prolungato (SX e DX): ANC/Trasparenza
  • Doppio clic e tieni premuto (SX e DX): [non assegnato]

Come potete notare dagli screenshot qui sotto, personalmente ho ampiamente modificato queste impostazioni.

Dulcis in fundo, non manca il Play/Pausa automatico: la musica va in pausa quando sfilate gli auricolari dalle orecchie e riparte quando li indossate di nuovo.

Batteria e autonomia

L'autonomia è l'aspetto meno entusiasmante delle cuffie: parliamo di circa 4 ore con ANC attivo (5 ore senza cancellazione del rumore).

Con le ricariche fornite dal case, si arriva ad un'autonomia massima di 36 ore (senza ANC). Onestamente non credo sia un grande problema, perché fatico a ricordare giornate in cui ho tenuto gli auricolari per oltre 4 ore senza mai rimuoverli per una pausa caffè lasciandoli ricaricare nel case. Nonostante questo, si tratta di un'autonomia sensibilmente inferiore alla media del mercato.

Ottime invece le opzioni di ricarica: c'è la ricarica rapida (10 minuti di ricarica per 8 ore di autonomia) e anche la ricarica wireless (Qi, fino a 2,5W).

Microfoni

Microfoni con alti e bassi: tendenzialmente vanno molto bene e in contesti silenziosi sono davvero ottimi, mentre utilizzandoli all'esterno l'esperienza si complica. Durante la presentazione il team di Nothing ha sottolineato di aver lavorato molto per ridurre il rumore del vento dei microfoni e in tal senso il risultato è veramente incredibile: nella seconda registrazione il vento era davvero molto forte e francamente non credevo si sarebbe sentito nulla.

Al contrario, l'esperienza con rumori di fondo è meno entusiasmante: la prima delle due registrazioni qui sotto è stata fatta su una passerella che costeggia una tangenziale, in un momento molto affollato e con tanti rumori di traffico. Il contesto era quindi molto difficile e i risultati sono più che accettabili ma, come potete sentire, la compressione della voce è molto forte.

Nel complesso microfoni promossi, ma attenzione a quanto ci sono tanti rumori in strada.

Prezzo

Il prezzo dei Nothing Ear (2) è di 149€: teoricamente si tratterebbe dello stesso costo degli Ear (1) dopo l'aumento di prezzo, ma in realtà non credo ci siano davvero persone che abbiano pagato questa cifra per gli Ear (1) che, anche dopo il rincaro, erano sempre "in sconto" su Amazon cento euro.

In questo caso, invece, 149€ è il costo reale: non è un prezzo da flagship killer (per fare il verso a OnePlus), non è neanche particolarmente economico (considerando che ci sono tantissime alternative in questa fascia di prezzo), ma secondo me non è un costo azzardato.

I Nothing Ear (2) sono un prodotto maturo, nettamente migliore rispetto alla prima generazione e, tutto sommato, il costo è adeguato all'esperienza utente che offrono.

Gli auricolari sono in vendita a partire da oggi sul sito ufficiale nothing.tech, arriveranno su Amazon nelle prossime settimane.

Giudizio Finale

Nothing Ear (2)

I Nothing Ear (2) sono un prodotto maturo, un'evoluzione ben pensata di un modello che era già stato un ottimo esordio: rispetto gli Ear (1) non solo migliorano quel che era ovvio migliorare (qualità audio e ANC, entrambi davvero ottimi), ma portano tante ottimizzazioni software utili (audio personalizzato, ANC adattivo, multipoint) e un nuovo sistema di controlli molto più comodo, basato sulla pressione delle astine. Peccato solo non poter controllare il volume con uno swipe. Il prezzo è cresciuto (149€, ma stavolta per davvero) ma è cresciuta nettamente anche la qualità del prodotto.

Sommario

Confezione 6

Costruzione ed Ergonomia 8.5

Qualità audio e scheda tecnica 8.5

Cancellazione del rumore 8

Funzioni e controlli 8

Batteria e autonomia 7

Microfoni 7.5

Prezzo 7

Voto finale

Nothing Ear (2)

Pro

  • Ottima qualità audio
  • Ottima cancellazione del rumore
  • Leggere e comodissime
  • Resistenza a polvere e liquidi (su case e cuffie)
  • Multipoint
  • App con tante funzioni utili
  • Ricarica wireless
  • Ottimi controlli a pressione (personalizzabili) 

Contro

  • Autonomia inferiore alla media
  • Per controllare il volume, lo swipe era più comodo
  • Prezzo meno invitante

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.
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